Libri: Storia del Concilio Vaticano II – I Vescovi della Toscana al Concilio Vaticano II

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Presentazione Libri su Concilio Vaticano II

Sede della Provincia di Firenze: presentazione dei libri di Riccardo Burigana, “Storia del Concilio” (Torino Lindau, 2012) e “I Vescovi della Toscana al Concilio Vaticano II”, a cura di Renato Burigana – Riccardo Burigana (Firenze, Fondazione Giovanni Paolo II, 2012). Presenti il card. Francesco Coccopalmerio, mons. Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole, Marco Bontempi, e l’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede. Modera Andrea Fagioli, direttore di Toscana Oggi. Servizio di Riccardo Bigi

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Storia del Concilio Vaticano II

Storia del Concilio Vaticano IIIl Concilio Ecumenico Vaticano II fu indetto il 25 gennaio 1959, ma si aprì soltanto l’11 ottobre 1962. La sua preparazione fu infatti lunga e complessa. La commissione antepreparatoria, presieduta dal cardinale Domenico Tardini, consultò cardinali, vescovi, congregazioni, superiori generali, università cattoliche e facoltà teologiche, per chiedere suggerimenti sugli argomenti da affrontare. Nel 1960 fu poi nominata la commissione preparatoria, che elaborò gli schemi da sottoporre ai Padri conciliari. Proprio in questa fase del lavoro emersero i pensieri e le speranze di tanti cristiani, che ritenevano ormai necessario e urgente l’avvio di un processo di aggiornamento. Dopo le convulse vicende della prima Sessione, che si concluse senza l’approvazione di un solo documento, e i primi passi della prima intersessione, la scomparsa di Giovanni XXIII (il 3 giugno 1963) e l’elezione del cardinale Giovanni Battista Montini al soglio pontificio segnarono una svolta nella vita del Concilio. Paolo VI, infatti, fin dalle prime settimane del suo pontificato si impegnò per superare le difficoltà, anche di carattere procedurale. Fino alla conclusione dei lavori (l’8 dicembre 1965), non si trattò tuttavia di un percorso semplice, visti i temi affrontati: dalla natura dell’Istituzione ecclesiastica al dialogo ecumenico, dal ruolo della Bibbia nella vita della Chiesa al rapporto tra quest’ultima e il mondo moderno.

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I Vescovi della Toscana al Concilio Vaticano II

Il volume si propone di offrire un contributo alla conoscenza della partecipazione dei vescovi della Toscana al Concilio Vaticano II attraverso la lettura di una serie di testi: proposte, lettere pastorali, lettere dal Concilio, riflessioni. Vengono inoltre presentate le note manoscritte (inedite) di Mons. Carlo Baldini, vescovo di Chiusi-Pienza, alla prima sessione del Concilio Vaticano II (1962). Questi testi sono preceduti da una prefazione di Mons. Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole, dall’introduzione dei curatori e da due interventi, il primo di Mons. Alessandro Plotti, arcivescovo emerito di Pisa, sulla partecipazione dei vescovi toscani al Vaticano II e sulla sua recezione in Toscana, e il secondo del Prof. Paolo Nepi sulla figura di Giorgio La Pira negli anni del Vaticano II. Il volume si conclude con delle note bio-bibliografiche sui 39 vescovi toscani presenti a Vaticano II.

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Toscana Oggi

Nella cornice della Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, si è tenuto ieri l’incontro “Memorie del Concilio Vaticano II”, organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II e patrocinato dalla Provincia di Firenze. L’appuntamento è stato occasione per la presentazione dei volumi “Storia del Concilio” (Ed. Lindau) di Riccardo Burigana e “I vescovi della Toscana al Concilio Vaticano II” (Ed. Fondazione Giovanni Paolo II) di Riccardo e Renato Burigana. Il volume a cura dei fratelli Burigana contiene una serie di testi che raccontano l’importanza della presenza dei vescovi della Toscana al Concilio Vaticano II: lettere pastorali, lettere dal Concilio, commenti e note manoscritte – alcune delle quali inedite – di mons. Carlo Baldini, vescovo di Chiusi-Pienza, relative alla prima sessione conciliare, dell’anno 1962.

La prefazione ai testi, a cura di mons. Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole e presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, illustra con precisione l’intento del libro: “Con la pubblicazione di questo volume, che costituisce il secondo Quaderno della Collana di studi Colloquia Meditteranea, la Fondazione Giovanni Paolo II formula la speranza che ci possano essere nuove ricerche storico-teologiche con le quali recuperare la memoria di un tempo tanto ricco di progetti e di riflessioni. A distanza di cinquant’anni dall’apertura del Vaticano II appare così opportuno ritornare a leggere le parole dei vescovi della Toscana per alimentare la ricezione di un Concilio che vuole essere bussola per tutti i cristiani, impegnati quotidianamente a essere testimoni fedeli di Cristo, salvatore delle genti”.

A seguire il volume presenta l’introduzione dei curatori e due interventi, quello di mons. Alessandro Plotti e di Paolo Nepi, che approfondiscono il ruolo di Giorgio La Pira negli anni del Concilio. Nella parte finale, note bio-bibliografiche sui 39 vescovi toscani che furono presenti al Concilio Vaticano II.
Una nuova stagione. L’evento è stato moderato dal direttore di “Toscana Oggi”, Andrea Fagioli, che, dopo un’introduzione delle opere presentate, ha passato la parola all’assessore alla Cultura della Provincia di Firenze, Giovanni Di Fede, che per l’occasione ha sostituito il presidente della Provincia assente per impegni istituzionali. Per Di Fede “quest’incontro è un’utile riflessione per la nostra azione quotidiana, di noi amministratori e di tutti i cittadini. Affrontare questo tema fa bene a tutti, cattolici e non, e il tempo del Concilio è servito a tutta l’umanità, a tutti gli italiani e ai toscani dopo il terribile periodo di guerra, come rinascita. Il libro sui vescovi della Toscana è particolarmente importante perché mostra quanto il Concilio sia stato un effettivo dialogo tra le persone e tra i popoli, con una forte presenza dei laici”. E ha aggiunto: “Il Concilio fu determinato dalla necessità di cambiamento dei costumi e della società con l’azione di una Chiesa che è stata capace di andare oltre i soliti confini dell’Occidente, con un’importante apertura alle altre confessioni religiose. Un Concilio, in buona sostanza, che ha rotto gli schemi del passato ed ha guardato avanti”.

A seguire ha preso la parola il card. Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio dei testi legislativi: “Sono contento di essere qui per l’importanza del tema e per l’amicizia che mi lega ai fratelli Burigana. Il Concilio è stato interamente animato dal ‘desiderio di immergersi nel mistero cristiano per riproporlo ai fedeli’ e, nel dire questo, cito Benedetto XVI che l’11 ottobre scorso, in occasione del 56° anno dall’apertura del Concilio e data anche dell’apertura dell’Anno della fede, ha usato queste parole per sottolineare l’importanza che ha sempre attribuito al Vaticano II. Ratzinger, fin da quando era prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha dato sempre estrema importanza alla ricezione dei documenti conciliari, ed ancora oggi continua ad insistere sull’importanza dello studio delle fonti e sulla biografia di coloro che vi hanno partecipato”. In questo senso, “nonostante negli ultimi mesi siano state molte le pubblicazioni biografiche sul Vaticano II, i volumi dei fratelli Burigana sono stati particolarmente significativi. Riccardo, infatti, è da anni studioso e cultore della storia del Vaticano II e del Movimento ecumenico, di cui è presidente nazionale. Questi studi sono una sintesi delle più recenti ricostruzioni storiche del Vaticano II e aprono una nuova stagione conoscitiva di quest’assise”. Secondo il cardinale, “gli autori ci spiegano cosa è stato il Concilio per la storia della Chiesa e per tutta la comunità mondiale”. 
Per la Chiesa e per il mondo. All’incontro è intervenuto anche Marco Bontempi dell’Università degli Studi di Firenze: “La lettura di entrambi i volumi è stata senza dubbio stimolante; da sociologo quale sono, ho letto con grande rigore scientifico questi eventi storici la cui portata è stata molto grande per tutta la comunità. I due volumi rappresentano un lavoro storico di grande spessore e sono raccontati in maniera semplice ed accattivante. Essi danno la visione del singolo, dell’individuo, attraverso il punto di vita dei vescovi, dalla fonte dei loro diari, che offrono un vivace contributo al racconto della Storia”.

Mons. Giovannetti ha concluso l’incontro: “Fu detto che per recepire il Concilio ci sarebbero voluti settant’anni; dobbiamo ammettere che in gran parte il Vaticano II è stato recepito, ma ancora c’è del lavoro da fare, e questi sono anni decisivi per la storia dell’umanità. Momenti come questi, in cui a noi è data facoltà di dialogare e confrontarci su temi importanti, devono aprire la strada a sempre maggiore voglia di conoscere il Concilio nei suoi aspetti più profondi. Giovanni Paolo II, nel 1986, disse che il mondo non avrebbe avuto questi valori positivi senza l’apporto dell’umanesimo toscano; allo stesso modo io dico che il Vaticano II è stato grande grazie anche alla presenza dei vescovi della Toscana. Tutti dobbiamo essere un punto di riferimento per la Chiesa e per il mondo intero”.