Lettera a Papa Francesco, a cura di Angelo Sabatino

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Caro Papa Francesco da oggi siamo tutti un po piรน soli.

Ci hai lasciati in un momento difficile per tanti.

Tu eri per me un porto sicuro ogni volta che pensavo alla guerra, ai diritti non rispettati alle dignitร  calpestate, ai politici che con le lacrime da coccodrillo parlano di pace ma fanno guerra a chiunque.

Pensando a te mi sentivo al sicuro perchรฉ tu facevi quello che dicevi e ci hai insegnato che nessuno รจ sbagliato in questo mondo e nessuno รจ escluso dallโ€™amore di Dio.

Quella volta che hai detto: โ€œchi sono io per giudicareโ€ ci hai ricordato che viviamo nel limite e che Dio non ci ha comandato di giudicare ma di amare, nonostante saliamo su cattedre e pulpiti a dire ciรฒ che รจ giusto e ciรฒ che รจ sbagliato.

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Con la tua vita hai amato e ci hai insegnato a desiderare di essere persone migliori perchรฉ tu credevi realmente nellโ€™essere umano.

Ora che sei nellโ€™abbraccio del Padre potrai fare molto di piรน e sono sicuro che i poveri che tanto amavi, i migranti per i quali chiedevi una vita migliore, i bambini a cui รจ stato tolto il diritto di vivere con la guerra ti hanno accolto con gioia perchรฉ tu eri per loro come per me un porto sicuro.

Caro Papa Francesco ricordami sempre i tuoi insegnamenti affinchรฉ non sia un sepolcro imbiancato ma un vero discepolo di quel Gesรน che tu hai tanto amato.

Ora siamo piรน soli รจ vero ma ci hai lasciato in ereditร  i tuoi insegnamenti con i quali potremmo iniziare la rivoluzione dellโ€™amore.

Arrivederci in Paradiso.

Con affetto filiale Angelo!