Tempo di Pasqua
Preghiera
Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Lettura
Dal Vangelo secondo Giovanni 6, 22-29
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, notò che c’era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti.
Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare, gli dissero: “Rabbì, quando sei venuto qua?”
Gesù rispose: “In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo”.
Gli dissero allora: “Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?”
Gesù rispose: “Questa è l’opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato”.
Riflessione
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Nel vangelo di oggi iniziamo la riflessione sul Discorso del Pane di Vita (Gv 6,2271), che si prolunga durante i prossimi sei giorni, fino alla fine di questa settimana. Dopo la moltiplicazione dei pani, la gente segue Gesù. Avevano visto il miracolo, si erano saziati e volevano di più! Non si preoccupavano di cercare il segno o la chiamata di Dio che c’era in tutto questo. Quando la gente incontrò Gesù nella sinagoga di Cafarnao, ebbe con la gente una lunga conversazione, chiamata il Discorso del Pane di Vita. Non è veramente un discorso, ma si tratta di un insieme di sette brevi dialoghi che spiegano il significato della moltiplicazione dei pani, simbolo del nuovo Esodo e della Cena Eucaristica.
E’ bene tener presente la divisione del capitolo per poterne capire meglio il significato: 6,1-15: la grande moltiplicazione dei pani
6,16-21: l’attraversamento del lago, e Gesù che cammina sulle acque
6,22-71: il dialogo di Gesù con la gente, con i giudei e con i discepoli
1° dialogo: 6,22-27 con la gente: la gente cerca Gesù e lo incontra a Cafarnao
2° dialogo: 6,28-34 con la gente: la fede come opera di Dio e la manna nel deserto
3° dialogo: 6,35-40 con la gente: il pane vero è fare la volontà di Dio
4° dialogo: 6,41-51 con i giudei: mormorazioni dei giudei
5° dialogo: 6,52-58 con i giudei: Gesù e i giudei
6° dialogo: 6,59-66 con i discepoli: reazione dei discepoli
7° dialogo: 6,67-71 con i discepoli: confessione di Pietro
La conversazione di Gesù con la gente, con i giudei e con i discepoli è un bel dialogo, ma esigente. Gesù cerca di aprire gli occhi della gente in modo che impari a leggere gli eventi e scopra in essi la svolta che deve prendere nella vita. Perché non basta andare dietro i segni miracolosi che moltiplicano il pane per il corpo. Non di solo pane vive l’uomo. La lotta per la vita senza una mistica non raggiunge la radice. Mentre conversa con Gesù, la gente rimane sempre più contrariata dalle sue parole. Ma Gesù non cede, né cambia le esigenze. Il discorso sembra un imbuto. Nella misura in cui la conversazione va avanti, sempre meno gente rimane con Gesù. Alla fine rimangono i dodici, ma Gesù non può avere fiducia nemmeno in loro! Oggi avviene la stessa cosa. Quando il vangelo comincia ad esigere impegno, molta gente si allontana.
Giovanni 6,22-27: La gente cerca Gesù perché vuole più pane. La gente va dietro a Gesù. Vede che non è salito in barca con i discepoli e, per questo, non capisce come aveva fatto per giungere a Cafarnao. Non capì nemmeno il miracolo della moltiplicazione dei pani. La gente vede ciò che è accaduto, ma non riesce a capire tutto questo come un segno di qualcosa di molto più profondo. Si ferma alla superfìcie: nella sazietà del cibo. Cerca pane e vita, però solamente per il corpo. Secondo la gente, Gesù fa ciò che Mosè aveva fatto nel passato: dare cibo a tutti nel deserto. Seguendo Gesù, loro volevano che il passato si ripetesse. Ma Gesù chiede alla gente di fare un passo avanti. Oltre a lavorare per il pane temporaneo, devono lavorare per l’alimento imperituro. Questo nuovo alimento sarà dato dal Figlio dell’Uomo, indicato da Dio stesso. Lui porta la vita che dura per sempre. Lui ci apre per noi un nuovo orizzonte sul senso della vita e su Dio.
Giovanni 6,28-29: Qual è l’opera di Dio? La gente chiede: Cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? Gesù risponde che la grande opera di Dio ci chiede di “credere all’’inviato da Dio”. Ossia, credere in Gesù!
Per un confronto personale
La gente aveva fame, mangia il pane e cerca più pane. Cerca il miracolo e non cerca il segno di Dio che in esso si nascondeva. Cosa cerca di più nella mia vita: il miracolo o il segno?
Per un istante, fai silenzio dentro di te e chiediti: “Credere a Gesù: cosa significa questo per me ben concretamente nella mia vita di ogni giorno?”
Preghiera finale
Signore ti ho manifestato le mie vie e mi hai risposto; insegnami i tuoi voleri.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò i tuoi prodigi. (Sal 118)