1) Preghiera
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia,
perchรฉ, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicitร eterna.
Per il nostro Signore Gesรน Cristoโฆ
2) Lettura
Dal Vangelo secondo Luca 9,46-50
In quel tempo, sorse una discussione tra i discepoli, chi di essi fosse il piรน grande. Allora Gesรน, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: โChi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poichรฉ chi รจ il piรน piccolo tra tutti voi, questi รจ grandeโ.
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Giovanni prese la parola dicendo: โMaestro, abbiamo visto un tale che scacciava demoni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perchรฉ non รจ con noi tra i tuoi seguaciโ. Ma Gesรน gli rispose: โNon glielo impedite, perchรฉ chi non รจ contro di voi, รจ per voiโ.
3) Riflessione
โข Il testo sโillumina. Se precedentemente Luca ci aveva presentato il convergere degli uomini attorno a Gesรน per riconoscerlo nella fede, per attendere allโascolto e assistere alle sue guarigioni, ora, si apre una nuova tappa nel suo itinerario pubblico. La persona di Gesรน non monopolizza piรน lโattenzione delle folle ma ci viene presentato come colui che lentamente viene sottratto ai suoi per andare verso il Padre. Tale itinerario prevede lโandata a Gerusalemme. E mentre sta per intraprendere un tale viaggio Gesรน svela loro il destino che lo attende (9,22). Poi si trasfigura davanti a loro come a indicare il punto di partenza del suo ยซesodoยป verso Gerusalemme. Ma subito dopo la luce sperimentata nellโevento della trasfigurazione, Gesรน riprende nuovamente ad annunciare la sua
passione lasciando i discepoli nellโincertezza e nel turbamento. Le parole di Gesรน sullโevento della sua passione, ยซil Figlio dellโuomo sta per essere consegnato nelle mani degli uominiยป, incontrano nei discepoli incomprensione (9,45) e silenzioso timore (9,43).
โข Gesรน prende un bambino. Lโenigma della consegna di Gesรน scatena una disputa tra i discepoli per decidere a chi spetterร il primo posto. Senza che venga richiesto il suo parere Gesรน, che come Dio stesso legge nei cuori, interviene con un gesto simbolico. In un primo momento prende un bambino e lo pone accanto a sรฉ. Tale gesto รจ indizio di elezione, privilegio che si estende al momento in cui si diventa cristiani (10,21-22). Perchรฉ il gesto non resti nella sua incertezza Gesรน fa seguire una parola di spiegazione: non si pone lโenfasi sulla ยซgrandezzaยป del bambino ma nella sua inclinazione allโยซaccoglienzaยป. Il Signore considera ยซgrandeยป chi come il bambino sa accogliere Dio e i suoi messaggeri. La salvezza presenta due aspetti: lโelezione da parte di Dio e che viene simboleggiata dal gesto di Gesรน che accoglie il bambino: e lโaccoglienza di colui che lo ha inviato, il Padre, di Gesรน (il Figlio) e di ogni uomo. Il bambino incarna Gesรน e tutti e due insieme, nella loro piccolezza e sofferenza realizzano la presenza di Dio (Bovon). Ma i due aspetti della salvezza sono indicativi anche della fede: nel dono dellโelezione emerge lโelemento passivo; nel servizio, quello attivo; due pilastri dellโesistenza cristiana. Accogliere Dio o Cristo nella fede ha come conseguenza lโaccoglienza totale del piccolo da parte del credente o della comunitร . Lโยซessere grandiยป di cui discutevano i discepoli non รจ una realtร dellโal di lร , ma riguarda il momento presente e si esprime nella diaconia del servizio. Lโamore e la fede vissuta svolgono due funzioni: siamo accolti da Cristo (prendere il bambino); ma anche abbiamo il dono singolare di riceverlo (ยซchi accoglie il bambino, accoglie lui, il Padreยป, v.48). Segue poi un breve dialogo tra Gesรน e Giovanni (vv.49-50). Questโultimo discepolo รจ annoverato tra gli intimi di Gesรน. Lโesorcista che non appartiene alla cerchia degli intimi di Gesรน รจ affidato lo stesso ruolo che viene dato ai discepoli. ร un esorcista che da un lato, รจ esterno al gruppo, ma dallโaltro, si trova allโinterno perchรฉ ha compreso lโorigine cristologica della forza divina che lo guida (ยซnel tuo nomeยป). Lโinsegnamento di Gesรน รจ chiaro: un gruppo cristiano non deve ostacolare lโattivitร missionaria di altri gruppi. Non ci sono cristiani piรน ยซgrandiยป degli altri, ma si รจ ยซgrandiยป nellโessere e diventare cristiani. E poi lโattivitร missionaria deve essere al servizio di Dio e non per accrescere la propria notorietร . ร cruciale quellโinciso sulla potenza del nome di Gesรน: รจ un allusione alla libertร dello Spirito Santo, la cui presenza รจ certa allโinterno della chiesa, ma puรฒ estendersi al di lร dei ministeri istituiti o ufficiali.
4) Per un confronto personale
โข Tu, in quanto credente, battezzato, come vivi il successo e la sofferenza?
โข Che tipo di nยซgrandezzaยป vivi nel tuo servizio alla vita, alle persone? Sei capace di trasformare la concorrenza in cooperazione?
5) Preghiera finale
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltร e la tua misericordia.
Nel giorno in cui tโho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. (Sal 137)