Vedere nella notte e credere per lโamore โ Giovanni 20, 1-9
1. Invochiamo lo Spirito santo
Signore Gesรน Cristo, oggi la tua luce splende in noi, fonte di vita e di gioia! Donaci il tuo Spirito dโamore e di veritร , perchรฉ, come Maria Maddalena, Pietro e Giovanni, sappiamo anche noi scoprire e interpretare alla luce della Parola i segni della tua vita divina presenti nel nostro mondo e accoglierli nella fede per vivere sempre nella gioia della tua presenza accanto a noi, anche quando tutto sembra avvolto dalle tenebre della tristezza e del male.
2. Il Vangelo
a) Una chiave di lettura:
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Per lโevangelista Giovanni, la resurrezione di Gesรน รจ il momento decisivo del processo della sua glorificazione, con un nesso inscindibile con la prima fase di tale glorificazione, cioรจ con la passione e morte.
Lโevento della resurrezione non รจ descritto con i particolari spettacolari e apocalittici dei vangeli sinottici: per Giovanni la vita del Risorto รจ una realtร che si impone senza chiasso e si fa avanti in silenzio, nella potenza discreta e irresistibile dello Spirito.
Il fatto della fede dei discepoli si annuncia โquando era ancora buioโ e sโinizia mediante la visione di segni materiali che rimandano alla Parola di Dio.
Gesรน รจ il grande protagonista della narrazione, ma non compare mai di persona.
b) Il testo:
1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recรฒ al sepolcro di buon mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
2 Corse allora e andรฒ da Simon Pietro e dallโaltro discepolo, quello che Gesรน amava, e disse loro: โHanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lโhanno posto!โ
3 Uscรฌ allora Simon Pietro insieme allโaltro discepolo e si recarono al sepolcro. 4
Correvano insieme tutti e due, ma lโaltro discepolo corse piรน veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5 Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrรฒ.
6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrรฒ nel sepolcro e vide le bende per terra, 7 e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
8 Allora entrรฒ anche lโaltro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9 Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioรจ doveva risuscitare dai morti.
c) Suddivisione del testo, per comprenderlo meglio:
vers. 1: lโintroduzione, un antefatto che tratteggia la situazione;
vers. 2: la reazione di Maria e il primo annuncio del fatto appena scoperto;
verss. 3-5: la reazione immediata dei discepoli e la relazione che intercorre fra loro;
verss. 6-7: constatazione del fatto annunziato da Maria;
verss. 8-9: la fede dellโaltro discepolo e la relazione di essa con la sacra Scrittura.
3. Uno spazio di silenzio interno ed esterno
per aprire il cuore e dare spazio dentro di me alla Parola di Dio:
- Rileggo lentamente lโintero brano;
- Sono anchโio in quel giardino: il sepolcro vuoto รจ davanti ai miei occhi;
- Lascio riecheggiare dentro di me le parole di Maria di Magdala;
- Corro anchโio con lei, Pietro e lโaltro discepolo;
- Mi lascio immergere nello stupore gioioso della fede in Gesรน risorto, anche se, come loro, non lo vedo con i miei occhi di carne.
4. La Parola che ci รจ donata
- Il capitolo 20 di Giovanni: รจ un testo abbastanza frammentario, in cui risulta evidente che il redattore รจ intervenuto piรน volte per evidenziare alcuni temi e per unire i vari testi ricevuti dalle fonti precedenti, almeno tre racconti.
- Nel giorno dopo il sabato: รจ โil primo giorno della settimanaโ ed eredita in ambito cristiano la grande sacralitร del sabato ebraico. Per i Cristiani รจ il primo giorno della nuova settimana, lโ inizio del nuovo tempo, il giorno memoriale della resurrezione, chiamato โgiorno del Signoreโ (dies Domini, domenica).
- Lโevangelista adotta qui e al vers. 19 unโespressione che รจ giร tradizionale per i Cristiani (es.: Mc 16, 2 e 9; At 20, 7) ed รจ piรน antica di quella divenuta in seguito caratteristica della prima evangelizzazione: โil terzo giornoโ (es.: Lc 24, 7 e 46; At 10, 40;1Cor 15, 4).
- Maria di Magdala: รจ la stessa donna giร presente ai piedi della croce con altre (19, 25). Qui sembrerebbe sola, ma la frase del vers. 2 (โnon sappiamoโ) rivela che il racconto originario, sul quale lโevangelista ha lavorato, narrava di piรน donne, al pari degli altri vangeli (cfr Mc 16, 1-3; Mt 28, 1; Lc 23, 55-24, 1).
- Diversamente rispetto ai sinottici (cfr Mc 16, 1; Lc 24, 1), inoltre, non si specifica il motivo della sua visita al sepolcro, visto che รจ stato riferito che le operazioni di sepoltura erano state giร completate (19, 40); forse, lโunica cosa che manca รจ il lamento funebre (cfr Mc 5, 38). Comunque, il quarto evangelista riduce al minimo la narrazione della scoperta del sepolcro vuoto, per puntare lโattenzione dei lettori sul resto.
- Di buon mattino, quando era ancora buio: Marco (16, 2) parla in modo diverso, ma da entrambi si comprende che si tratta delle primissime ore del mattino, quando la luce รจ molto tenue e ancora livida. Forse Giovanni sottolinea la mancanza di luce per evidenziare il contrasto simbolico fra tenebre-mancanza di fede eluce-accoglienza del vangelo della resurrezione.
- La pietra era stata ribaltata dal sepolcro: la parola greca รจ generica: la pietra era stata โtoltaโ o โrimossaโ (diversamente: Mc16, 3-4).
- Il verbo โtogliereโ ci rimanda a Gv 1, 29: il Battista indica Gesรน come โlโAgnello che toglie il peccato del mondoโ. Forse lโevangelista vuole richiamare il fatto che questa pietra โtoltaโ, sbalzata via dal sepolcro รจ il segno materiale che la morte e il peccato sono stati โtoltiโ dalla resurrezione di Gesรน?
- Corse allora e andรฒ da Pietro e dallโaltro discepolo: la Maddalena corre da coloro che condividono con lei lโamore per Gesรน e la sofferenza per la sua morte atroce, ora accresciuta da questa scoperta. Si reca da loro, forse perchรฉ erano gli unici che non erano fuggiti con gli altri e si erano tenuti in contatto fra loro (cfr 19, 15 e 26-27). Vuole almeno condividere con loro lโulteriore dolore per lโoltraggio al cadavere.
- Notiamo come Pietro, il โdiscepolo amatoโ e Maddalena si caratterizzino per lโamore speciale che li lega a Gesรน: รจ proprio lโamore, specie se ricambiato, che rende capaci di intuire la presenza della persona amata.
- Lโaltro discepolo, quello che Gesรน amava: รจ un personaggio che compare solo in questo vangelo e solo a partire dal cap. 13, quando mostra una grande intimitร con Gesรน e anche una profonda intesa con Pietro (13, 23-25). Compare in tutti i momenti decisivi della passione e della resurrezione di Gesรน, ma rimane anonimo e sulla sua identitร sono state fatte ipotesi abbastanza varie. Probabilmente si tratta del discepolo anonimo del Battista che segue Gesรน assieme ad Andrea (1, 35.40). Poichรฉ il quarto vangelo non parla mai dellโapostolo Giovanni e considerando che questo vangelo riporta spesso particolari evidentemente risalenti a un testimone oculare, il โdiscepoloโ รจ stato identificato con lโapostolo Giovanni. Il quarto vangelo gli รจ stato sempre attribuito, anche se egli non lโha composto materialmente, bensรฌ รจ allโorigine della tradizione particolare cui risale questo vangelo e gli altri scritti attribuiti a Giovanni. Ciรฒ spiega anche come egli sia un personaggio alquanto idealizzato.
- โQuello che Gesรน amavaโ: รจ evidentemente unโaggiunta dovuta non allโapostolo, che non avrebbe osato vantare tanta confidenza col Signore, ma ai suoi discepoli, che hanno scritto materialmente il vangelo e hanno coniato questโespressione riflettendo sullโevidente amore privilegiato che intercorre fra Gesรน e questo discepolo (cfr 13, 25; 21, 4. 7). Laddove si usa lโespressione piรน semplice, โlโaltro discepoloโ o โil discepoloโ, รจ mancata, dunque, lโaggiunta dei redattori.
- Hanno portato via il Signore dal sepolcro: queste parole, che ricorrono anche in seguito: vers. 13 e 15, rivelano che Maria teme uno dei furti di cadavere che avvenivano spesso allโ epoca, tanto da costringere lโimperatore romano a emanare severi decreti per arginare il fenomeno. A questa stessa possibilitร ricorrono, in Matteo (28, 11-15), i capi dei sacerdoti per diffondere discredito sullโevento della resurrezione di Gesรน ed, eventualmente, giustificare il mancato intervento dei soldati posti a guardia del sepolcro.
- Il Signore: il titolo di โSignoreโ implica il riconoscimento della divinitร ed evoca lโonnipotenza divina. Era, perciรฒ, utilizzato dai Cristiani per Gesรน risorto. Il quarto evangelista, infatti, lo riserva ai soli racconti pasquali (anche in 20, 13).
- Non sappiamo dove lโhanno posto: la frase rimanda a quanto successe a Mosรจ, il cui luogo di sepoltura era sconosciuto (Dt 34, 10). Un altro probabile rimando implicito รจ alle stesse parole di Gesรน sullโimpossibilitร di conoscere il luogo dove si sarebbe recato (7, 11. 22; 8, 14. 28. 42; 13, 33; 14, 1-5; 16, 5).
- Correvano insieme โฆ ma lโaltro โฆ giunse per primo โฆ ma non entrรฒ: La corsa rivela lโansia che vivono questi discepoli.
- Il fermarsi dellโ โaltro discepoloโ รจ piรน che un gesto di cortesia o di rispetto verso un anziano: รจ il riconoscimento tacito e pacifico, nella sua semplicitร , della preminenza di Pietro allโinterno del gruppo apostolico, sebbene questa non vada enfatizzata. ร, dunque, un segno di comunione. Questo gesto potrebbe anche essere un artificio letterario per spostare lโevento della fede nella resurrezione al momento successivo e culminante del racconto.
- Le bende per terra e il sudario โฆ piegato in un luogo a parte: giร lโaltro discepolo, pur senza entrare,ne aveva visto qualcosa. Pietro, varcando la soglia del sepolcro, scopre la prova che non vi era stato alcun furto del cadavere: nessun ladro avrebbe perso tempo a sbendare il cadavere, distendere ordinatamente le fasce e il lenzuolo (per terra potrebbe essere tradotto meglio con โsteseโ o โadagiate sul pianoโ) e anche arrotolare a parte il sudario! Lโoperazione sarebbe stata complicata anche dal fatto che gli olii con cui era stato unto quel corpo (specialmente la mirra) agivano quasi come un collante, facendo aderire perfettamente e saldamente il lenzuolo al corpo, quasi come avveniva per le mummie. Il sudario, inoltre, รจ piegato; il verbo greco puรฒ voler dire anche โarrotolatoโ, oppure indicare che quel drappo di stoffa leggera aveva conservato in gran parte le forme del volto sul quale era stato posto, quasi come una maschera mortuaria. Le bende sono le stesse citate in Gv 19, 40.
Nel sepolcro, tutto risulta in ordine, anche se manca il corpo di Gesรน e Pietro riesce a vedere bene allโinterno , perchรฉ il giorno sta salendo.
A differenza di Lazzaro (11, 44), dunque, il Cristo รจ risorto abbandonando del tutto il proprio corredo funerario: i commentatori antichi fanno notare che, infatti, Lazzaro dovette poi usare quelle bende per la propria definitiva sepoltura, mentre il Cristo non aveva piรน alcun bisogno di esse, non dovendo mai piรน morire (cfr Rm 6, 9). - Pietro โฆ vide โฆ lโaltro discepolo โฆ vide e credette: anche Maria, allโinizio del racconto, aveva โvistoโ. Nonostante la versione italiana traduca tutto con lo stesso verbo, il testo originale ne usa tre diversi (theorein per Pietro; blepein per lโaltro discepolo e Maddalena; idem, qui, per lโaltro discepolo), lasciandoci intendere un accrescimento della profonditร spirituale di questo โvedereโ che, infatti, culmina con la fede dellโaltro discepolo.
Il discepolo anonimo, di certo, non ha visto nulla di diverso da quanto aveva giร osservato Pietro; forse, egli interpreta ciรฒ che vede diversamente dagli altri anche per la particolare sintonia dโamore che aveva avuto con Gesรน (lโesperienza di Tommaso รจ emblematica: 29, 24-29). Tuttavia, come indicato dal tempo del verbo greco, la sua รจ una fede ancora solo iniziale, tanto che egli non trova il modo di condividerla con Maria o Pietro o qualcun altro dei discepoli (non vi si accenna piรน in seguito).
Per il quarto evangelista, tuttavia, il binomio โvedere e credereโ รจ molto significativo ed รจ riferito esclusivamente alla fede nella resurrezione del Signore (cfr 20, 29), perchรฉ era impossibile credere davvero prima che il Signore fosse morto e risorto (cfr 14, 25ยญ26; 16, 12-15). Il binomio visione โ fede, quindi, caratterizza tutto questo capitolo e โil discepolo amatoโ รจ presentato come un modello di fede che riesce a comprendere la veritร di Dio attraverso gli avvenimenti materiali (cfr anche 21, 7). - Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura: si riferisce evidentemente a tutti gli altri discepoli. Anche per coloro che avevano vissuto accanto a Gesรน, dunque, รจ stato difficile credere in Lui e per loro, come per noi, lโunica porta che ci permette di varcare la soglia della fede autentica รจ la conoscenza della Scrittura (cfr Lc 24, 26-27; 1Cor 15, 34; At 2, 27-31) alla luce dei fatti della resurrezione.
5. Alcune domande per orientare la riflessione e lโattuazione
a) Cosa vuol dire concretamente, per noi, โcredere in Gesรน il Risortoโ? Quali difficoltร incontriamo? La resurrezione riguarda solo Gesรน o รจ veramente il fondamento della nostra fede?
b) Il rapporto che vediamo fra Pietro, lโaltro discepolo e Maria di Magdala รจ evidentemente di grande comunione attorno a Gesรน. In quali persone, realtร , istituzioni oggi ritroviamo la stessa intesa dโamore e la stessa โcomune unioneโ fondata su Gesรน? Dove riusciamo a leggere i segni concreti del grande amore per il Signore e per i โsuoiโ che mosse tutti i discepoli?
c) Quando osserviamo la nostra vita e la realtร che ci circonda a breve e a lungo raggio abbiamo lo sguardo di Pietro (vede i fatti, ma rimane fermo ad essi: alla morte e sepoltura di Gesรน) oppure quello dellโaltro discepolo (vede i fatti e scopre in essi i segni della vita nuova)?
6. Preghiamo invocando grazia e lodando Dio
con un inno tratto dalla lettera di Paolo agli Efesini (parafrasi di 1, 17-23).
Il Dio del Signore nostro Gesรน Cristo, il Padre della gloria,
ci dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una piรน profonda conoscenza di lui.
Possa egli davvero illuminare gli occhi della nostra mente
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati,
quale tesoro di gloria racchiude la sua ereditร fra i santi
e qual รจ la straordinaria grandezza della sua potenza
verso di noi credenti secondo lโefficacia della sua forza
che egli manifestรฒ in Cristo, quando lo risuscitรฒ dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni principato e autoritร ,
di ogni potenza e dominazione
e di ogni altro nome che si possa nominare
non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le
cose a capo della Chiesa, la quale รจ il suo corpo,
la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose.
7. Orazione Finale
Il contesto liturgico non รจ indifferente per pregare questo Vangelo e lโevento della resurrezione di Gesรน, attorno al quale ruota tutta la nostra fede e vita cristiana. La sequenza che caratterizza la liturgia eucaristica di questo giorno e della settimana che segue (lโ โottavaโ) ci guida nel lodare il Padre e il Signore Gesรน:
Alla vittima pasquale sโinnalzi oggi il sacrificio di lode.
Lโagnello ha redento il suo gregge, lโInnocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate In un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto, ma ora โ vivo โ trionfa.
โRaccontaci, Maria, che hai visto sulla via?โ
โLa tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, รจ risorto e vi precede in Galileaโ.
Sรฌ, ne siamo certi:
Cristo รจ davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
La nostra preghiera puรฒ anche concludersi con questa vibrante invocazione di un poeta contemporaneo, Marco
Guzzi:
Amore, Amore, Amore!
Voglio sentire, vivere ed esprimere tutto questo Amore che
รจ impegno gioioso nel mondo e contatto felice con gli altri.
Solo tu mi liberi, solo tu mi sciogli.
E i ghiacci scendono a irrigare La valle piรน verde del creato.