Mercoledรฌ della Seconda Settimana di Pasqua (anno B)
Lectio:
- Atti degli Apostoli 5, 17 โ 26
- Giovanni 3, 16 โ 21
1) Preghiera
O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito lโuomo nella dignitร perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, faโ che accogliamo e viviamo nellโamore il mistero celebrato ogni anno nella fede.
2) Lettura: Atti degli Apostoli 5, 17 โ 26
In quei giorni, si levรฒ il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioรจ la setta dei sadducรจi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.
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Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprรฌ le porte del carcere, li condusse fuori e disse: ยซAndate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vitaยป. Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
Quando arrivรฒ il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioรจ tutto il senato dei figli dโIsraele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: ยซAbbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessunoยป.
Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivรฒ un tale a riferire loro: ยซEcco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popoloยป.
Allora il comandante uscรฌ con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo
3) Commento su Atti degli Apostoli 5, 17 โ 26
โAndate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vitaโ โ At 5,20 โ Come vivere questa Parola?
La Parola di Dio sta facendosi faticosamente strada tra lโostilitร dei capi giudei e il favore del popolo. Si cerca di far tacere le voci scomode degli apostoli con le minacce, la prigione e la prospettiva della morte. Ma il comando di Dio risuona inequivocabile: โAndate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vitaโ.
Una proclamazione fatta apertamente nel luogo destinato al culto. Nulla che abbia sapore di clandestinitร pavida.
Eppure gli apostoli sono gli stessi che solo qualche tempo prima erano fuggiti mentre il Maestro si consegnava nelle mani dei suoi nemici, e poi si erano prudentemente barricati in casa in attesa che egli mantenesse la sua promessa di inviare lo Spirito Santo.
Ora si espongono senza timore, liberati, prima ancora che dalle sbarre del carcere in cui sono stati rinchiusi, dalla paura che prima li inchiodava. Forti dellโazione dello Spirito che li sostiene e li guida, si assumono coraggiosamente il compito di testimonianza che รจ stato loro affidato, e la Parola valica i confini della Palestina, messaggio di salvezza che impregna di sรฉ la storia e ne cambia totalmente il corso.
Dagli apostoli, il mandato รจ ora passato a noi. Quel mandato continua a risuonare: โAndate e proclamateโ. Sta a noi, cristiani di oggi, accoglierlo, rompere con uno stile di vita che maschera, quando non contraddice, la fede che professiamo. Uscire allโaperto per restituire allโuomo di oggi quel soffio refrigerante che ci รจ donato dallo Spirito e che solo puรฒ aprire squarci di speranza nel grigiore di una societร che si dibatte nellโinconsistenza di messaggi svuotati di ogni valore e di ogni ideale.
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Altro che piangerci addosso o scagliarci contro la societร ! Tu, Signore, non ce ne lasci il tempo: altre urgenze ci interpellano e, in quanto cristiani, non possiamo sottrarci ad esse. Eccoci, con i nostri limiti, le nostre paure, le nostre debolezze. Tu le conosci, eppure ci mandi quali testimoni.
Ci fidiamo di te e osiamo uscire allo scoperto per proclamare che lโAmore non ci ha abbandonato e giร si annuncia lโalba di un nuovo giorno.
Ecco la voce di un Papa Paolo VI: Il cristiano alimenta la propria speranza sapendo innanzi tutto che il Signore รจ allโopera con noi nel mondo e che attraverso il suo Corpo che รจ la Chiesa โ e per essa in tutta lโumanitร โ prosegue la Redenzione compiuta sulla Croce e che esplose in vittoria la mattina della Risurrezione
โEcco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popoloโ. โ At 5, 25 โ Come vivere questa Parola?
Questo connubio nuovo tra Spirito Santo e uomini di Gesรน, crea ai governanti religiosi e civili della Palestina di duemila anni fa, non pochi problemi. Mettono in prigione questi apostoli chiacchieroni e il giorno dopo se li ritrovano nel tempio, in piazza ancora a parlare, senza che nessuno abbia aperto loro le porte del carcere e senza che le guardie si siano accorte di benchรฉ minimo movimento fuori posto. Luca mette in risalto, riportando questi avvenimenti, come lโazione dello Spirito sia forte, efficace e pacifica. Alle reazioni violente, aggressive, costrittive corrispondono liberazioni leggere, senza urti, ma che con la loro delicatezza rivelano lโinutilitร e goffaggine degli interventi precedenti. Lโesito รจ lo sconcerto dei potenti: si sentono abbattuti, spodestati, dolcemente siโฆ ma in modo definitivo.
Signore, permetti che anche la nostra fiducia nello Spirito sia grande cosรฌ da lasciarci condurre dalla sua vivace intuizione che cerca la vita dove sembra essere scomparsa e smette di cercarla dove agli occhi degli uomini effimeri sembra prosperare.
Ecco la voce di un profeta del primo testamento Isaia 40, 31: Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come di aquila, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsiโ
4) Lettura: Vangelo secondo Giovanni 3, 16 โ 21
In quel tempo, Gesรน disse a Nicodรจmo: ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโunigenito Figlio di Dio.
E il giudizio รจ questo: la luce รจ venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato piรน le tenebre che la luce, perchรฉ le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perchรฉ le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la veritร viene verso la luce, perchรฉ appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dioยป.
5) Commento sul Vangelo secondo Giovanni 3, 16 โ 21
Il Dio di cui parla il nostro testo di oggi non ha niente di comune con gli antichi dei. Dio ha effettivamente amato il mondo. E non solamente il mondo ebraico, ma tutto il mondo. In san Giovanni, il concetto di โmondoโ ingloba lโinsieme delle creature. Lโamore di Dio si รจ quindi giustamente rivolto verso coloro che non appaiono in nulla come membri della sua comunitร . Tra di loro, ci sono anche quegli uomini che resistono al bene. ร il mondo nella sua completa secolarizzazione, tale quale lo si puรฒ osservare oggi. Ed รจ certo anche il mondo del tempo di Gesรน, con le sue implicazioni morali, politiche e religiose, un mondo che allontana Gesรน dalla sua sfera di influenza, perchรฉ non sopporta che Dio si impicci dei suoi affari. San Giovanni dice che Dio ha amato molto tutti coloro che facevano il male. Dio non si limita quindi a rendere migliori coloro che sono giร buoni. Dio non prende le distanze nei confronti del male. Non osserva dallโalto tutte le cose cosรฌ poco appetitose che sono nel mondo. Dio si identifica anche con il mondo cattivo!
Gesรน disse a Nicodemo: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. โ Gv 3,16 โ Come vivere questa parola?
Il dialogo fra Gesรน e Nicodemo raggiunge un punto culminante: la rivelazione del Padre che per amore dellโuomo dร il suo Figlio per vincere il peccato e la morte e donare la vita eterna. La missione salvifica di Gesรน รจ la piรน alta manifestazione di Dio-Amore.
Come per Nicodemo, la nostra scelta fondamentale diventa: accettare o rifiutare lโamore del Padre che si รจ fatto cosรฌ vicino a noi in Gesรน Cristo. Di qui la necessitร di ascoltare e conoscere bene Gesรน e il suo messaggio nei Vangeli per essere in grado di fare una scelta decisiva, veramente libera e responsabile.
Il Padre non condanna nessuno, cerca di illuminarci attraverso la vita, morte e risurrezione del Figlio, Gesรน. Solo chi non crede in Gesรน rischia, perchรฉ rifiuta consapevolmente la Veritร . Invece, chi crede in Gesรน, quindi in Dio, accoglie la sua testimonianza, si converte e inizia un cambiamento radicale di vita.
Nella nostra pausa di contemplazione, oggi, ci mettiamo alla scuola di Gesรน, come Nicodemo: ci mettiamo in ascolto del messaggio di โnuova nascitaโ.
Signore Gesรน, il nostro quotidiano รจ un susseguirsi di luci e di tenebre. Infondi il tuo Spirito in noi per illuminare con gioia e speranza gli eventi piccoli e grandi della nostra esistenza. Gloria a te, O Cristo risorto!
Ecco la voce di un guida spirituale Cardinal Carlo Maria Martini: Occorre lโocchio della fede per leggere negli eventi miei e intorno a me questa presenza dello Spirito Santo che costruisce il mondo nuovo, la Gerusalemme celeste, che non รจ una cittร nel cielo separata da qui, ma una cittร che viene dal cielo, cioรจ dalla forza di Dio e trasforma tutti i rapporti di questa terra.
Dio ha cosรฌ amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, affinchรฉ chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
Leggiamo oggi dal Vangelo di Giovanni ancora una parte dellโincontro di Gesรน con Nicodemo. โDio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eternaโ. Il progetto di Dio รจ uno solo: amarci per salvarci, attraverso il sacrificio della croce del suo Figlio Unigenito. Con totale gratuitร Dio ha mostrato al mondo sino a che punto lo ami. Lโapostolo Paolo, consapevole di ciรฒ, esclama: โsiamo stati comprati a caro prezzoโ. Ora lโaffermazione, che tutto ciรฒ avviene affinchรฉ โchiunque crede in lui abbia la vita eternaโ, suggerisce allโevangelista alcune considerazioni circa il ruolo di Cristo.
Egli ci rivela lโamore del Padre per il mondo, quindi รจ venuto per salvare e non per condannare. Cristo รจ il riflesso della luce del Padre, come diciamo nella nostra professione di fede: โLuce da luceโ. Tutti questi titoli dati a Gesรน manifestano lโamore di Dio per lโumanitร . Tale amore รจ detto in greco agร pe, e indica quellโamore col quale si vuole bene a una persona per se stessa, non per lโinteresse che se ne puรฒ trarre. Nellโatto di fede in Gesรน, il Figlio, si realizza in noi il giudizio ultimo: chi crede sinceramente a ciรฒ che Gesรน dice, ha giร accesso alla vita divina, che il Padre ci comunica mediante il Figlio.
Chi non crede invece, va verso la condanna eterna. Di fronte alla rivelazione del Figlio, ciascuna persona รจ posta nella libertร di scegliere la sua definitiva destinazione. Alle opere malvagie di chi ha preferito le tenebre alla luce, si contrappongono le opere di chi si รจ lasciato illuminare dalla luce. Costoro โoperano la veritร โ cioรจ agiscono secondo la rivelazione accolta, e cosรฌ si manifesta anche esteriormente che in essi opera Dio medesimo. Grande luce gettano queste parole sul mistero della salvezza. Tale mistero si compie nel segreto rapporto tra Dio e lโuomo.
6) Per un confronto personale
Dio amรฒ tanto il mondo che dette il suo proprio figlio. Questa veritร รจ penetrata nel profondo del mio cuore, della mia coscienza?
La realtร piรน ecumenica che ci sia รจ la vita che Dio ci ha dato e per cui ha dato il suo proprio figlio. Come vivo lโecumenismo nel quotidiano della mia esistenza?
7) Preghiera finale: Salmo 33
Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirรฒ il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
Lโangelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete comโรจ buono il Signore;
beato lโuomo che in lui si rifugia
Suore di Casa Raffael
c/o Monastero Adoratrici del SS. Sacramento
Via G. Byron 15 โ 16145 Genova
tel. 010.811156 (ore 9 โ 12)
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