Le origini e la storia del canto โ€œTu scendi dalle stelleโ€

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โ€œTu scendi dalle stelleโ€ รจ la versione italiana di โ€œQuanno nascette Ninnoโ€ composta da santโ€™Alfonso Maria deโ€™ Liguori, in napoletano, nel 1754 durante la permanenza a Deliceto presso il convento della Consolazione. Chiamato anche con il nome di โ€˜pastoraleโ€™, il brano ha subito nel tempo diversi arrangiamenti, ma la sua origine รจ legata alle melodie della zampogna dei pastori abruzzesi e molisani che conducevano gli armenti a svernare in Puglia durante la transumanza.

Nicola Morcavallo si รจ recato a Deliceto per ricostruire questa straordinaria storia con fra Martino Lizzio della Comunitร  Mariana Oasi della Pace.

Il testo

1. Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.    (2 volte)
O Bambino mio divino, io ti vedo qui tremar;
o Dio beato! E quanto ti costรฒ lโ€™avermi amato!    (2 volte) 

2. A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e foco, o mio Signore.    (2 volte)
Caro eletto pargoletto, quanto questa povertร 
piรน mโ€™innamora, giacchรฉ ti fece amor povero ancora.    (2 volte)

3. Tu lasci il bel gioir del divin seno,
per venire a penar su questo fieno. *    (2 volte)
Dolce amore del mio core, dove amore ti trasportรฒ?
O Gesรน mio, perchรฉ tanto patir? Per amor mio!    (2 volte)

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4. Ma se fu tuo voler il tuo patire,
perchรฉ vuoi pianger poi, perchรฉ vagire?    (2 volte)
Mio Gesรน, tโ€™intendo sรฌ! Ah, mio Signore!
Tu piangi non per duol, ma per amore.    (2 volte)

5. Tu piangi per vederti da me ingrato
dopo sรฌ grande amor, sรฌ poco amato!
O diletto โ€“ del mio petto,
se giร  un tempo fu cosรฌ, or te sol bramo
Caro non pianger piรน, chโ€™io tโ€™amo e tโ€™amo    (2 volte)

6. Tu dormi, Ninno mio, ma intanto il core
non dorme, no ma veglia a tutte lโ€™ore
Deh, mio bello e puro Agnello
a che pensi? dimmi tu. O amore immenso,
un dรฌ morir per te, rispondi, io penso.    (2 volte)

7. Dunque a morire per me, tu pensi, o Dio
ed altro, fuor di te, amar possโ€™io? **
O Maria, speranza mia,
sโ€™io pocโ€™amo il tuo Gesรน, non ti sdegnare
amalo tu per me, sโ€™io nol so amare!    (2 volte)

(*) Variante: Tu, che godi il gioir nel divin seno, come vieni penar su questo fieno; altrove: Tu lasci il bel gioir del divin seno, per venir penar su questo fieno.

(**) Variante: Ed altrโ€™oggetto amar come possโ€™ io?

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