Laura Paladino – Commento al Vangelo del 9 Aprile 2023

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Ecco il giorno che ha fatto il Signore!

Il giorno nuovo della Pasqua inonda di Luce la nostra storia e la proietta nell’eternità. Insieme, come comunità di redenti, siamo testimoni (I lettura del giorno, Atti) della vittoria del Salvatore, che distrugge per sempre la morte e illumina il buio delle nostre notti.

La “Luce di Cristo”, annunciata dal celebrante dopo la benedizione del fuoco nuovo, introdotta dal cero pasquale, offerta ad ogni uomo nel Battesimo (VIII lettura della Veglia, Epistola), accende le candele spente di ciascuno di noi: il Signore Gesù è il Vivente, è la Vita e dà la vita. La morte e il male di fronte a Lui soccombono: è questo che celebriamo nel giorno di Pasqua, una festa che dura 50 giorni, a dire la pienezza del dono della Vita che il Padre ha elargito agli albori della Creazione e ha rinnovato nella storia del popolo di Israele (I-VII lettura della Veglia), nonostante le innumerevoli infedeltà.

Egli è fedele per sempre, ha compiuto per noi «una salvezza potente» «nella pienezza dei tempi» attraverso il Mistero del Figlio, incarnato, morto e risorto, e conferma nella storia, fino alla fine del mondo, la sua Salvezza per l’azione potente dello Spirito, effuso nel cinquantesimo giorno di Pasqua (Pentecoste) su tutta la Chiesa, sugli uomini e sulle donne che, in ogni tempo, sono radunati da Cristo.

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«Questo è il giorno che ha fatto il Signore», esulta il Salmo 117 (Responsorio del giorno): la Pasqua è il giorno senza tramonto, cui ciascuno di noi è chiamato perché Cristo è risorto dai morti! Con questo giorno nuovo, che non ha fine, «la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Lui, che è la nostra Vita, anche noi saremo manifestati con Lui nella Gloria» (II lettura del giorno, Colossesi). 

Non c’è spazio per la tristezza e la paura nel giorno in cui la Vita vince: gli angeli, come negli annunci del Natale, invitano le donne a «non temere» (Vangelo della Veglia, Matteo 28); ciascuno in Cristo riposa, sicuro di essere vivo in Lui: chiunque crede in Lui, anche se muore vivrà. […]

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