Chiamati tutti a dare al mondo la Parola che salva
Nel cuore dell’Avvento la Chiesa ci invita a celebrare una grande solennità dedicata alla Madre del Salvatore. Siamo nella settimana che conduce alla Domenica della gioia e tutta la liturgia esorta a rallegrarsi, dall’antifona di ingresso (Isaia 61,10: «Io gioisco nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio. Mi ha rivestito delle vesti di salvezza, come una sposa») fino al Vangelo (Luca 1,26-38), anticipato dall’antifona al canto dell’alleluia: «Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te».
È una gioia che vivo e rinnovo personalmente, con la mia famiglia, ogni anno in questa grande festa, che mi è particolarmente cara: in questa stessa ricorrenza io ho ricevuto il Battesimo, il mio sposo è stato cresimato e insieme, anni dopo, abbiamo avuto la grazia di celebrare il nostro Matrimonio.
Le letture richiamano tutte la dimensione battesimale e nuziale che caratterizza ogni credente in Cristo Gesù, l’adozione a figli, la predilezione che il Signore ha riservato all’uomo fin dal principio e che mai ha revocato, nonostante il peccato delle sue creature (I lettura, Genesi 3).
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Egli «ha compiuto meraviglie, ha manifestato la sua salvezza e la sua giustizia, si è ricordato del suo amore e della sua fedeltà» (Salmo 97, Responsorio); «ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati davanti a Lui nell’amore, suoi figli adottivi mediante Gesù»: così esulta di gioia Paolo (II lettura, Efesini), benedicendo Dio, in Cristo, per l’amore grande che Egli ha voluto riversare su ciascuno di noi. […]
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