Vedere e toccare il Signore che salva!
«Ecco il Giorno fatto dal Signore, rallegriamoci ed esultiamo»: il Salmo 117 (Responsorio) esprime la gioia piena della Risurrezione nella Domenica dell’ottava, che rinnova il memoriale della Pasqua, una solennità simbolicamente lunga otto giorni, a dire la nostra certezza di una Vita eterna, proiettata nel senza tempo di Dio.
La liturgia ci ha offerto le narrazioni evangeliche degli incontri con il Risorto; il Vangelo odierno racconta la cosiddetta “Pentecoste giovannea”, che avviene «la sera di quello stesso giorno», mostrando l’unità del Mistero e la pienezza del Tempo pasquale, sette volte sette giorni, dalla notte della Risurrezione alla sera del cinquantesimo giorno, giubileo perfetto.
Celebriamo in questo profetico ottavo giorno la festa della Divina Misericordia, istituita nella diocesi di Cracovia già dal 1985 e per la Chiesa universale da papa Giovanni Paolo II nel 2000, anno del Grande Giubileo del Nuovo Millennio e della canonizzazione di suor Faustina Kowalska: è lei a raccontare nel suo Diario di aver ricevuto da Gesù, nel corso di 14 visioni avute nel 1931, in una Europa agitata da venti di guerra e totalitarismi, la richiesta dell’istituzione di questa Festa e l’indicazione della sua precisa collocazione, nel calendario liturgico, proprio nella Domenica dell’ottava.
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La novena della Divina Misericordia inizia così, secondo quanto rivelato a Faustina, sempre il Venerdì Santo, sicché in questa festa, che cade l’ottavo giorno, si manifesta la pienezza della Redenzione, espressione potente della Misericordia di Dio. […]
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