Percorrere risanati la via del Signore
La liturgia della II domenica di Avvento presenta la figura di Giovanni il Battista come descritta nel Vangelo di Matteo (anno A): sappiamo di lui, da Luca, che ha la stessa età di Gesù, appartiene alla famiglia di Maria, «cugina» di Elisabetta, ed è per parte del padre, Zaccaria, di discendenza sacerdotale.
Tutti gli evangelisti concordano: Giovanni «predica nel deserto», veste «con peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi», ha per cibo «cavallette e miele selvatico»; si ritira in aree in cui, da quanto conosciamo della Giudea dei tempi di Gesù, erano attivi centri religiosi che miravano a ristabilire l’antica purezza del sacerdozio e l’essenzialità della vita nella fede, ritenute perdute o offuscate dalla contaminazione con il mondo circostante, pervaso dalla cultura ellenistica.
Accorrono a Giovanni, per farsi battezzare, tanti da «Gerusalemme, la Giudea e la zona lungo il Giordano».
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Quest’uomo puro, santo e timorato di Dio, amico del Signore, sceglie di stare solo con Lui e diventa luce e segno di speranza per il mondo: tutti riconoscono la Verità da lui proclamata, che viene direttamente da Dio, di cui egli è «Voce» (cfr. Isaia 40,3; Giovanni 1,23); è anche per questo che suo padre, simbolicamente, a seguito della […]
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