Convertirsi e capire il disegno di Dio
Nella III domenica di Quaresima ci troviamo tra la gente, di fronte a fatti tragici: Pilato ha fatto uccidere
alcuni Galilei mentre offrivano sacrifici al Signore; una disgrazia ha visto perire diciotto persone per il crollo della torre di Siloe. Quanti fatti come questi costellano le nostre cronache!
La terra è insanguinata da guerre sferrate in nome di interessi economici, politici o religiosi; terremoti, pandemie, fenomeni atmosferici provocano la morte di tanta gente. E siamo tentati di dire: «Dov’è Dio? Perché permette tutto questo e non interviene?». O anche: «Se lo sono meritato, il Signore ha voluto punirli, ma per me, che mi comporto bene, la vita prosegue serena».
A queste reazioni, tipiche di ogni epoca e cultura, risponde la liturgia di oggi, una guida per comprendere il disegno di Dio sulla storia e per capire cosa sia la vera conversione. Il Signore si serve di noi, delle nostre mani, del nostro cuore, della nostra intelligenza, per trasformare il mondo ed estirpare il male.
Nel passo dell’Esodo Dio si manifesta a Mosè mentre pascola il gregge del suocero: il Signore entra nella sua quotidianità per manifestarsi come il Dio della vita, si rivela a lui («Io sono il Dio di Abramo») e lo invia ad agire nel Suo Nome («Dirai agli Israeliti: “Io-Sono” mi ha mandato a voi») per salvare il popolo dall’oppressione e condurlo alla libertà. Mosè è il braccio di Dio: attraverso lui agisce il Signore, misericordioso e pietoso, come ricorda il Salmo responsoriale.[…]
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