Con Maria, porta del Natale
La quarta domenica di Avvento ci apre alla grazia del Natale imminente. Il profeta Michea pone l’accento su Betlemme, piccola ma patria di re: è la città di Davide e il luogo in cui nascerà il Salvatore. Il momento in cui Maria partorirà cambierà la storia e porterà la pace nel mondo, perché il Figlio stesso sarà la Pace.
Il salmista invoca il Signore perché si faccia vedere, e la lettera agli Ebrei dichiara esaudita questa preghiera, ricordando che la salvezza passa per il corpo e il sangue di Cristo, per il mistero grande della sua incarnazione. Il nostro Dio si è fatto vicino nel Figlio, e le profezie si compiono per la via di una donna, la tutta bella, capace di pronunciare un sì assoluto, di servire il Signore e di realizzare totalmente, come il suo Figlio divino, la volontà del Padre per il bene del mondo.
Maria ha appena accolto l’annuncio dell’angelo e sa che Dio ha cercato il suo consenso e la sua collaborazione. Ha appreso che Elisabetta, sua parente, pur essendo sterile e avanti negli anni è incinta di sei mesi. Alla luce di questa notizia, Maria percorre il cammino d’Avvento: lei è la prima discepola e la prima apostola del suo Figlio.
Nel Vangelo sono riepilogate, attraverso la figura, le tappe della preparazione che insieme a Luca abbiamo fatto verso il Natale: lungi dall’inorgoglirsi, ma fortificata da quanto ha ricevuto, Maria si alza (I domenica) e in fretta percorre tutta la regione, portando con sé, nel suo grembo, la Parola vivente di Dio (II domenica). […]
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