Laura Paladino – Commento al Vangelo del 16 Luglio 2023

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Seminare la Parola per dare Vita

Si apre con il capitolo 13 di Matteo il grande discorso parabolico: a seguito delle ostilità sperimentate, Gesù si esprime con metafore e immagini, il cui senso rimane oscuro per le moltitudini mentre Egli lo spiega ai Suoi discepoli.

«I misteri del Regno sono nascosti ai sapienti e agli intelligenti e rivelati ai piccoli» (Matteo 11,25): la preghiera di lode di Gesù, che abbiamo meditato la scorsa domenica, manifesta la sua verità in ogni tempo; la sapienza del cuore può essere raggiunta solo rimanendo alla Sua sequela: con Lui la vita fiorisce e acquista significato.

Questa abbondanza di senso, impossibile per quanti non riconoscono Cristo come Maestro, è una ricchezza che non si può comprare, non dipende da situazioni contingenti e resiste anche in mezzo alle tribolazioni: può suscitare invidie e persecuzioni, ma sempre induce a porsi una domanda decisiva sul segreto della vera gioia.

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È il tema della Liturgia di oggi, che pone l’accento sul seminare: il protagonista del racconto evangelico è «il seminatore», che «esce» per diffondere il buon seme; una parte di esso appare sprecata, perché cade «lungo la strada», «sul terreno sassoso», «in mezzo ai rovi»; solo il seme che cade «nel terreno buono porta frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta per uno».

Il seminatore non sceglie il terreno e non lo giudica: sa che suo compito è seminare con generosità, niente trattenere per sé, tornare a casa, al termine della semina, a mani vuote, avendo diffuso tutta la semente che ha.[…]

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