Laura Paladino – Commento al Vangelo del 16 Gennaio 2022

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Fate tutto quello che vi dirà

Al centro del Vangelo di questa domenica c’è una festa di nozze: due sposi che hanno invitato Gesù e sua Madre a rallegrarsi con loro per il dono del matrimonio. È l’inizio dei segni che Giovanni tramanda: Gesù lo compie e manifesta la sua gloria prima che giunga la sua ora, su sollecitazione della sua Mamma. Quanto è forte l’intercessione della Madre!

Nel bel mezzo della festa manca il vino, simbolo nella Bibbia di gioia piena e prefigurazione della salvezza: nella notte della Passione Gesù affermerà che non berrà più vino finché non lo berrà nuovo nel Regno di Dio; nella santa cena, nella festa di Pasqua, Gesù lascerà il Vino, insieme al Pane, come memoriale ai suoi fratelli, sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. All’inizio un convito e una festa di nozze, origine della generazione della vita; al compimento un convito e la festa di Pasqua, in cui Cristo, lo sposo, dà Vita nuova all’umanità e genera la Chiesa sua sposa. All’inizio la Madre, che sollecita il Figlio a chinarsi sulle sofferenze dei fratelli; al compimento la Madre, che riceve dal Figlio i fratelli come figli.

Cana è la casa dell’amore sponsale, segno e sacramento, nel mondo, del legame profondissimo con cui Dio ha unito a sé il suo popolo e ogni credente: Egli è lo sposo, cui tutta l’umanità va incontro con le lampade accese. Il simbolismo delle nozze è il più potente che la Bibbia presenti per definire l’amore senza limiti del Signore per Israele, sposa eletta. Lo sottolinea la prima lettura, in cui si dichiara a Sion per bocca di Isaia: «Nessuno ti chiamerà più Abbandonata»; «sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata»; «come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te».

Il Salmo invita a lodare il Signore; san Paolo nella seconda lettura espone ai Corinzi la diversità dei carismi con cui Dio benefica i suoi eletti, e in questa diversità manifesta l’unità dello Spirito che li elargisce, l’unità di Dio che opera tutto in tutti. La chiamata dei figli è compiere la sua volontà, accogliere con docilità i doni dello Spirito e coltivarli.  […]

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