Testimoni gioiosi Gesรน apparteneva alla classe comune del suo della fede che salva
ยซIl corpo รจ per il Signore e il Signore รจ per il corpo: Dio che ha risuscitato il Signore risusciterร anche noi con la sua potenza! Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristoยป e ยซtempio dello Spirito Santo, che รจ in voi?ยป. ยซSiete stati comprati a caro prezzo: glorificate Dio nel vostro corpo!ยป. Nella sua Prima Lettera ai cristiani di Corinto (II Lettura) lโapostolo Paolo riprende oggi con ammonizioni forti quanto giร abbiamo meditato domenica scorsa a proposito del sacramento battesimale, nel quale si radica โla nostra fede, la fede della Chiesaโ nel Dio uno e trino e nella resurrezione del corpo, a immagine di Cristo, ยซche รจ la primiziaยป (1Corinzi 15,23).
Il tema che ci accompagna in questa II domenica del Tempo Ordinario รจ quello della sequela: essa si configura sempre come il nostro generoso โcorrispondereโ a una chiamata potente che si รจ fatta strada nel nostro cuore, lร dove abbiamo saputo fare spazio alla Voce di Dio senza lasciarci distogliere da tutte le altre voci.
C’รจ una domanda insopprimibile che grida in ciascuno di noi, ed รจ la domanda centrale del Vangelo di oggi (Giovanni 1,35-42): ยซMaestro, dove abiti?ยป. Il Signore ci ha fatti per sรฉ, e il nostro cuore รจ inquieto finchรฉ non riposa in Lui (cfr. Agostino, Confessiones)!
ร la ricerca di Dio, la stessa che indusse Anna, la madre di Samuele, il grande profeta del Re-Messia Davide, a consacrare al Signore il suo unico figlio, ricevuto come un dono nella sua sterilitร e restituito come una offerta santa a Colui che solo รจ e dร la Vita; al giovane, il cui nome significa โDio ascoltaโ, che giร abita nella โcasaโ del Signore a Silo e vive al servizio dellโArca di Dio, รจ rivolta nella primavera della sua vita la chiamata del Signore, ed egli solo la sente, nel โdesertoโ del tempio e nel silenzio della notte: per il discernimento ha perรฒ bisogno dellโaccompagnamento di un uomo piรน saggio e anziano di lui, il sacerdote Eli, che lo guida a comprendere la chiamata di Dio e a riconoscere la provenienza della Voce che ripete con amore il suo nome (I Lettura, 1Samuele 3). […]
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