Guardร ti e amร ti
Lo sguardo del Signore, che ama e sempre benedice, รจ al centro dellโodierna liturgia festiva. Nel Vangelo di oggi ritroviamo quello sguardo che dona la vita: รจ Gesรน, il Figlio- Dio, che โguardaโ, prima (v. 21) ยซun uomoยป che ยซgli corre incontro, gli si getta ai piedi in ginocchio ยป e gli rivolge la parola; poi (v. 23), ยซattornoยป, tutta la folla; infine (v. 27) ยซi discepoli, sconcertatiยป da quanto Gesรน ha detto di fronte alla reazione di quellโuomo, che lo ha chiamato ยซbuonoยป (agathรฒs, con una sfumatura differente da quella della creazione) e gli ha domandato ยซche cosa fare per avere la vita eternaยป ma, pur invitato nel novero dei discepoli, non ha trovato il coraggio di seguirlo.
Capiamo dal contesto che si tratta di un uomo fortunato: ha beni e ricchezze, ma ยซuna cosa gli mancaยป: la capacitร di donare senza riserve, la caritร che salva; Gesรน, comunque, ยซlo guarda e lo amaยป: non sappiamo come sia proseguita la parabola umana di questโuomo che ha incontrato il Signore, che ha voluto raggiungerlo e parlargli anche solo per un istante, ma possiamo essere certi che, per tutta la sua esistenza, egli ha portato con sรฉ lโesperienza dello sguardo benedicente di Colui che รจ la Vita, dร la Vita e dal principio cerca e attende nella sua casa ogni creatura. […]
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