Laura Paladino โ€“ Commento al Vangelo del 13 Novembre 2022

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Saldi nella fiducia e operosi nellโ€™amore

Lโ€™ anno liturgico volge al termine: domenica prossima ne celebreremo solennemente lโ€™ultima domenica, dedicata a Gesรน Cristo, Nostro Signore, Re dellโ€™Universo, alfa e omega, principio e fine. Chi tra noi, da domani, sarร  in viaggio sui passi di san Paolo con Famiglia Cristiana, per festeggiarne i 90 anni, ripercorrerร  lโ€™esperienza dellโ€™apostolo e avrร  la grazia di vivere la grande solennitร  di Cristo Re proprio a Gerusalemme, culmine e cuore del mistero, immagine e figura di una realtร  trascendente, ยซcittร  del grande Reยป, come Gesรน stesso la definisce (Matteo 5,35).

La liturgia di questa domenica, penultima dellโ€™anno, ci introduce giร  nel mistero escatologico e ci invita a celebrare la regalitร  di Cristo, il Signore, ยซche viene a giudicare la terra; giudicherร  il mondo con giustizia e i popoli con rettitudineยป (Salmo 97, Responsorio). La I lettura (Malachia) presenta una profezia degli ultimi tempi, del ยซgiorno rovente come un fornoยป: esso ยซbrucerร  i superbi e coloro che commettono ingiustizia fino a non lasciar loro nรฉ radice nรฉ germoglioยป; per quanti hanno timore del Signore, invece, ยซsorgerร  il sole di giustiziaยป.

A quel giorno di gloria e di liberazione, nel quale si realizzerร  in modo definitivo la salvezza e si compirร  il tempo eterno del Regno, i credenti guardano, dallโ€™inizio della storia, con serena speranza e con fede ferma (cfr. Abramo, Mosรจ, Giobbe): essi non vivono nella paura della fine, che conduce a ยซuna vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazioneยป, ma trascorrono unโ€™esistenza operosa, che costruisce, nella quotidianitร , il Regno del Signore giร  sulla terra e permette di ยซguadagnare il paneยป, dono di Dio e segno della sua paternitร , ยซlavorando con tranquillitร ยป (2Tessalonicesi, II lettura). [โ€ฆ]

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