Ascoltare la Parola, custodire il cuore
Dopo lโapprofondimento del Mistero del Pane vivo (capitolo 6 del Vangelo di Giovanni), che ci ha accompagnato nelle ultime cinque settimane, riprendiamo oggi la lettura del Vangelo di Marco, che avevamo interrotto al capitolo 6, immediatamente prima della moltiplicazione dei pani. Ci eฬ offerto oggi gran parte del capitolo 7, collocato quasi a chiusura della prma sezione del racconto marciano, prevalentemente ambientata in Galilea.
ยซSi riuniscono intorno a Gesuฬ i farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemmeยป: hanno fatto un lungo viaggio, eฬ vero, non peroฬ per cercare il Signore e la Vita che Egli eฬ e daฬ, ma per avere di che accusarlo, facendosi forti della propria osservanza e impeccabilitaฬ. Gli pongono una domanda provocatoria, apparentemente finalizzata a comprendere, in realtaฬ ostile: ยซPercheฬ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi?ยป.
Ci eฬ consegnato oggi un ammonimento importante, che percorre tutta la liturgia: ogni volta che ci sentiamo giusti e โgiudichiamoโ i comportamenti e la fede stessa dei nostri fratelli rischiamo di ยซonorare Dio con le labbra, ma il nostro cuore eฬ lontano da Luiยป. Il cuore, questo โguazzabuglioโ pieno di emozioni, eฬ la sede profonda della veritaฬ della nostra vita: liฬ non possiamo mentire!
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ยซReligione pura e senza macchia eฬ visitare gli orfani e le vedove e non lasciarsi contaminare da questo mondoยป (II lettura, Lettera di Giacomo): siamo chiamati ad amare con i fatti chi ci eฬ vicino, soprattutto i piuฬ deboli, e a custodire il cuore; cosiฬ soltanto onoreremo Dio! […]
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