Custoditi sotto il manto di Maria
L’anno liturgico comincia con la prima domenica d’Avvento, e in tal modo la Chiesa mette a principio non il momento della nascita di Gesù, ma lo straordinario evento in cui essa si radica, l’incarnazione del Verbo nel seno di Maria. L’inizio del nuovo anno civile cade nel cuore del tempo di Natale: mentre viviamo lo stupore della nascita del Bambino, il Figlio fatto uomo per la nostra salvezza, che si mostra finalmente visibile dopo aver cominciato la propria esistenza terrena nel silenzio e nel nascondimento del grembo di una mamma, siamo invitati a riprendere il viaggio, a contemplare il miracolo e a trarne forza per proseguire nella nostra speciale missione.
La sapienza della Chiesa dedica la prima giornata dell’anno alla preghiera per la pace, e lo fa celebrando Colei che ha offerto dimora al corpo del salvatore: Ella è la donna nuova, non toccata dal peccato e conservata intatta nella sua perfezione creaturale. È l’arca della Nuova Alleanza, in cui prende carne e sangue il Signore della vita, e a Lei, cui il Padre ha affidato il Figlio, e cui il Figlio ha affidato i fratelli come figli, i figli affidano la storia, il tempo, le attività, le gioie e i dolori, le preoccupazioni e le speranze, il presente, il futuro, la vita. La solennità di Maria Santissima, Madre di Dio, apre l’anno degli uomini: ella segna il principio, perché è stato il suo sì, pronunciato senza riserve nella casa di Nazaret, che ha consentito l’inizio della salvezza. Ella è benedetta tra le donne, e di benedizione parla tutta la liturgia di questa grande festa della Chiesa: il Salmo prega che il Signore ci benedica e ci mostri il suo volto e la prima lettura, tratta dal Libro dei Numeri, chiama alla nostra meditazione le parole che Dio suggerisce a Mosè e ad Aronne per pregare sugli Israeliti e porre il Suo nome e la sua Benedizione su di loro. San Paolo manifesta la grandezza del mistero del Figlio, nato da donna, che tutti rende figli e nel quale Dio si vede.
Il vangelo dei piccoli
Il grande dono del Natale è la buona notizia di un Dio vicino, che si può proprio vedere e toccare. La sua Benedizione si compie nel vagito di un bambino e si rinnova in ogni vita che viene al mondo. […]
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