โ€œLAUDATO SI'โ€ โ€“ Guida alla lettura dellโ€™enciclica di papa Francesco

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ยซChe tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?ยป. Questa รจ la domanda che vive al cuore della Lettera enciclica di Papa Francesco Laudato siโ€™. Sulla cura della casa comune (LS). Non una domanda ideologica, nรฉ ยซtecnicaยป, ma un interrogativo forte che pone la questione ecologica come centrale per la nostra umanitร . E cosรฌ prosegue il Pontefice: ยซQuesta domanda non riguarda solo lโ€™ambiente in modo isolato, perchรฉ non si puรฒ porre la questione in maniera parziale. Quando ci interroghiamo circa il mondo che vogliamo lasciare in ereditร , ci riferiamo soprattutto al suo orientamento generale, al suo senso, ai suoi valori. Se non pulsa in esse questa domanda di fondo, non credo che le nostre preoccupazioni ecologiche possano ottenere effetti importantiยป (LS 160; corsivo nostro). E diciamolo subito: la prospettiva di questa enciclica non รจ esclusivamente ยซecologicaยป nel senso che il suo contenuto non si limita a fenomeni โ€” peraltro molto importanti โ€” quale il cambiamento climatico. Laudato siโ€™, come vedremo, รจ una vera e propria enciclica sociale a tutto campo.

Il documento: struttura, domande, linee tematiche e prospettiva globale

La prospettiva olistica, globale, ampia di un creato inteso come ยซcasa comuneยป, ambiente di vita e non semplice ยซoggettoยป da usare, caratterizza la proposta del Pontefice, al di lร  di ogni parzialitร . Abbiamo davanti un universo visto come luogo in cui si ritrovano ยซla molteplicitร  e la varietร ยป e dove tutto รจ in relazione, unito da legami invisibili e ยซconnessoยป (cfr LS 16; 86; 89; 92; 138). Il mondo รจ una rete di relazioni.

Le domande che motivano la scrittura dellโ€™enciclica sono dunque quelle sul senso della vita e del nostro abitare la terra: ยซA che scopo passiamo da questo mondo? Per quale fine siamo venuti in questa vita? Per che scopo lavoriamo e lottiamo? Perchรฉ questa terra ha bisogno di noi?ยป (LS 160). In questo senso Francesco raccoglie e rilancia la proposta dei suoi predecessori, fondando il motivo per il quale un Pontefice non solo puรฒ, ma deve occuparsi di ecologia. ยซAlla radice dellโ€™insensata distruzione dellโ€™ambiente naturale cโ€™รจ un errore antropologico, purtroppo diffuso nel nostro tempo. Lโ€™uomo, che scopre la sua capacitร  di trasformare e, in un certo senso, di creare il mondo col proprio lavoro, dimentica che questo si svolge sempre sulla base della prima originaria donazione delle cose da parte di Dioยป, aveva scritto san Giovanni Paolo II nella Centesimus annus del 1ยฐ maggio 1991. La questione, dunque, non รจ piรน se i cattolici debbano affrontare questioni di ecologia in una prospettiva di fede. La vera domanda riguarda il come bisognerebbe farlo. Ed รจ a questa domande che Papa Francesco intende rispondere.

ยซLaudato siโ€™, miโ€™ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herbaยป รจ lโ€™invocazione di san Francesco dโ€™Assisi nel Cantico delle creature. Lโ€™accento sulla lode รจ una conferma dellโ€™approccio globale e indica lโ€™atteggiamento dello spirito da tenere. Ci ricorda che la terra ยซรจ anche come una sorella, con la quale condividiamo lโ€™esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue bracciaยป (LS 1). Noi stessi ยซsiamo terraยป (cfr Gen 2,7). ยซIl nostro stesso corpo รจ costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria รจ quella che ci dร  il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristoraยป (LS 2). San Francesco ha dato una testimonianza cristiana di ecologia integrale che ci collega con lโ€™essenza dellโ€™umano: ยซCosรฌ come succede quando ci innamoriamo di una persona, ogni volta che Francesco guardava il sole, la luna, gli animali piรน piccoli, la sua reazione era cantare, coinvolgendo nella sua lode tutte le altre creatureยป (LS 11).

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Dallo scenario luminoso della lode perรฒ, proprio allโ€™inizio del grande affresco che apre questa enciclica, si sente salire il grido della madre terra che protesta per il danno che le provochiamo, e si unisce a quello dei poveri, interpellando la nostra coscienza e ยซinvitandoci a riconoscere i peccati contro la creazioneยป (LS 8). Il Papa ce lo ricorda riprendendo le parole del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, che cosรฌ entrano a far parte integrante del magistero della Chiesa cattolica: ยซChe gli esseri umani distruggano la diversitร  biologica nella creazione di Dio; che gli esseri umani compromettano lโ€™integritร  della terra e contribuiscano al cambiamento climatico, spogliando la terra delle sue foreste naturali o distruggendo le sue zone umide; che gli esseri umani inquinino le acque, il suolo, lโ€™aria: tutti questi sono peccatiยป (LS 8). Il giudizio duro e drammatico del Patriarca รจ pronunciato perรฒ a partire da una visione del mondo come ยซsacramento di comunione, come modo di condividere con Dio e con il prossimo in una scala globale. รˆ nostra umile convinzione che il divino e lโ€™umano si incontrino nel piรน piccolo dettaglio della veste senza cuciture della creazione di Dio, persino nellโ€™ultimo granello di polvere del nostro pianetaยป (LS 9).

Il percorso dellโ€™enciclica Laudato siโ€™ si sviluppa attorno al concetto di ยซecologia integraleยป, ed รจ descritto quasi allโ€™inizio (cfr LS 15) come una sorta di ยซmappaยป, di guida alla lettura. In primo luogo, il Pontefice compie ยซun breve percorso attraverso vari aspetti dellโ€™attuale crisi ecologica allo scopo di assumere i migliori frutti della ricerca scientifica oggi disponibile, lasciarcene toccare in profonditร  e dare una base di concretezza al percorso etico e spirituale che segueยป (LS 15). Sarร  questo il primo capitolo.

A partire da tale panoramica, il Pontefice riprende ยซalcune argomentazioni che scaturiscono dalla tradizione giudeo-cristiana, al fine di dare maggiore coerenza al nostro impegno per lโ€™ambienteยป: sarร  il secondo capitolo.

Poi Francesco prova ยซad arrivare alle radici della situazione attuale, in modo da coglierne non solo i sintomi ma anche le cause piรน profondeยป: il terzo capitolo. Cosรฌ puรฒ ยซproporre unโ€™ecologia che, nelle sue diverse dimensioni, integri il posto specifico che lโ€™essere umano occupa in questo mondo e le sue relazioni con la realtร  che lo circondaยป.

Alla luce di tale riflessione, nel quarto capitolo, il Pontefice compie ยซun passo avanti in alcune ampie linee di dialogo e di azione che coinvolgano sia ognuno di noi, sia la politica internazionaleยป.

Su questa base, Papa Francesco propone nel quinto capitolo ยซalcune linee di maturazione umana ispirate al tesoro dellโ€™esperienza spirituale cristianaยป, perchรฉ รจ ยซconvinto che ogni cambiamento ha bisogno di motivazioni e di un cammino educativoยป.

Lโ€™enciclica si chiude offrendo il testo di due preghiere: la prima da condividere con i credenti di altre religioni e la seconda con i cristiani, riprendendo quindi lโ€™atteggiamento di contemplazione orante con cui si era aperta.

Ciascun capitolo affronta una tematica propria con un suo metodo specifico, ma il testo nella sua globalitร  รจ attraversato da alcune linee tematiche fondamentali che gli conferiscono una forte unitarietร . Esse sono riassunte e presentate dallo stesso Pontefice: ยซlโ€™intima relazione tra i poveri e la fragilitร  del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo รจ intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; lโ€™invito a cercare altri modi di intendere lโ€™economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dellโ€™ecologia; la necessitร  di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilitร  della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vitaยป (LS 16).

Se รจ la scienza lo strumento privilegiato per ascoltare il grido della terra, il metodo di Francesco รจ anche fortemente impregnato del dialogo ampio. Innanzitutto quello collegiale. Vi sono molti riferimenti al magistero dei suoi predecessori e ad altri documenti vaticani (in particolare del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace). Tuttavia, cosรฌ come รจ avvenuto nellโ€™Evangelii gaudium (EG), sono citate prese di posizione di numerose Conferenze episcopali di tutti i continenti. Ma il dialogo รจ anche ecumenico e interreligioso. Per questo, oltre al Patriarca Bartolomeo, il Papa si pone in dialogo con il grande pensatore protestante francese Paul Ricล“ur (cfr LS 85) e con il mistico islamico Ali Alโ€Khawwas (cfr LS 233). Notiamo infine il riferimento a p. Pierre Teilhard de Chardin, pensatore gesuita che aveva ricevuto un ยซMonitoยป del Santโ€™Uffizio nel 1962, ma che giร  Giovanni Paoยญlo II e Benedetto XVI avevano citato in testi di minore rilevanza magisteriale (cfr LS 83).

Che cosa sta accadendo alla nostra casa comune?

Il primo capitolo dellโ€™enciclica assume le piรน recenti acquisizioni scientifiche in materia ambientale per ascoltare il grido della creazione. Per il Papa รจ necessario ยซtrasformare in sofferenza personale quello che accade al mondo, e cosรฌ riconoscere qual รจ il contributo che ciascuno puรฒ portareยป (LS 19). Occorre vedere con i propri occhi e riconoscere i sintomi.

Inquinamento e cultura dello scarto (LS 20-22). ยซLa terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre piรน in un immenso deposito di immondiziaยป (LS 21). Alla radice di queste dinamiche troviamo la ยซcultura dello scartoยป, che dovremmo contrastare adottando modelli di produzione basati sul riutilizzo e sul riciclo, limitando lโ€™uso di risorse non rinnovabili. Invece, ยซla mancanza di reazioni di fronte a questi drammi dei nostri fratelli e sorelle รจ un segno della perdita di quel senso di responsabilitร  per i nostri simili su cui si fonda ogni societร  civileยป (LS 25). E, purtroppo, ยซi progressi in questa direzione sono ancora molto scarsiยป (LS 22).

I cambiamenti climatici. I cambiamenti climatici sono ยซun problema globale con gravi implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche, e costituiscono una delle principali sfide attuali per lโ€™umanitร ยป (LS 25). Se ยซil clima รจ un bene comune, di tutti e per tuttiยป (LS 23), lโ€™impatto piรน pesante della sua alterazione ricade sui piรน poveri. ยซMolti di coloro che detengono piรน risorse e potere economico o politico sembrano concentrarsi soprattutto nel mascherare i problemi o nasconderne i sintomiยป (LS 26).

La questione dellโ€™acqua. Lo scenario descritto dal Pontefice รจ drammatico: intere popolazioni, e specialmente i bambini, si ammalano e muoiono per il consumo di acqua non potabile, mentre continua lโ€™inquinamento delle falde acquifere a causa degli scarichi di fabbriche e cittร . Per Francesco ยซlโ€™accesso allโ€™acqua potabile e sicura รจ un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perchรฉ determina la sopravvivenza delle persone e per questo รจ condizione per lโ€™esercizio degli altri diritti umaniยป (LS 30). Privare i poveri dellโ€™accesso allโ€™acqua significa negare ยซil diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignitร ยป (ivi).

La perdita di biodiversitร  nella connessione globale del cosmo. ยซPoichรฉ tutte le creature sono connesse tra loro, di ognuna devโ€™essere riconosciuto il valore con affetto e ammirazione, e tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altriยป (LS 42), scrive il Pontefice mostrando unโ€™immagine del cosmo che rifugge da uno stretto antropocentrismo, e puntando a una visione armonica e interconnessa del creato. Le diverse specie non sono solo eventuali ยซrisorseยป sfruttabili: hanno un valore in se stesse e non in funzione dellโ€™essere umano. E invece, ยซogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo piรน conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre. La stragrande maggioranza si estingue per ragioni che hanno a che fare con qualche attivitร  umana. Per causa nostra, migliaia di specie non daranno gloria a Dio con la loro esistenza nรฉ potranno comunicarci il proprio messaggio. Non ne abbiamo il dirittoยป (LS 33). Spesso gli interessi economici transnazionali ostacolano questa tutela dellโ€™armonia cosmica (cfr LS 38).

Deterioramento della qualitร  della vita umana, decadenza sociale. Lโ€™esperienza urbana del Pontefice quando era arcivescovo di Buenos Aires deve aver molto influito sulla percezione adeguata del vissuto nelle grandi metropoli e del degrado urbano a causa delle emissioni tossiche, ma anche del caos urbano, dei problemi del trasporto e dellโ€™inquinamento visivo e acustico (cfr LS 44). Il modello di sviluppo che conosciamo condiziona direttamente la qualitร  della vita della maggior parte dellโ€™umanitร , mostrando che ยซla crescita degli ultimi due secoli non ha significato in tutti i suoi aspetti un vero progresso integraleยป (LS 46). ยซMolte cittร  sono grandi strutture inefficienti che consumano in eccesso acqua ed energiaยป (LS 44), diventando invivibili dal punto di vista della salute, mentre il contatto con la natura รจ limitato, fatta eccezione per spazi riservati a pochi privilegiati (cfr LS 45).

Inequitร  planetaria. Sono i piรน deboli, gli esclusi, a essere colpiti dal deterioramento dellโ€™ambiente e della societร  (cfr LS 48). Essi non sono ยซun mero danno collateraleยป (LS 49). Il grido della terra รจ lo stesso grido dei poveri (ivi). La soluzione non รจ la riduzione della natalitร , ma contrastare ยซil consumismo estremo e selettivoยป di una minoranza della popolazione mondiale (LS 50). Da qui emerge lโ€™esigenza della disponibilitร  a cambiare stili di vita, produzione e consumo (cfr LS 59).

La luce offerta dalla fede

Dopo aver ยซvistoยป i sintomi della crisi ecologica, il Pontefice intende meditare e riflettere nella prospettiva di fede. Per questo nel secondo capitolo dellโ€™enciclica rilegge i racconti della Bibbia e offre una visione complessiva che viene dalla tradizione ebraico-cristiana. รˆ sua convinzione che la complessitร  della crisi ecologica implica un dialogo multiculturale e multidisciplinare che includa la spiritualitร  e la religione. La fede offre ยซmotivazioni alte per prendersi cura della natura e dei fratelli e sorelle piรน fragiliยป (LS 64). I doveri verso la natura sono dunque parte integrante della fede cristiana.

Lโ€™universo, linguaggio dellโ€™amore di Dio. Nella Bibbia, ยซil Dio che libera e salva รจ lo stesso che ha creato lโ€™universoยป (LS 73). Il racconto della creazione ci aiuta a riflettere sul rapporto tra lโ€™essere umano e le altre creature, ma anche sul valore in sรฉ di ogni creatura: ยซTutto lโ€™universo materiale รจ un linguaggio dellโ€™amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto รจ carezza di Dioยป (LS 84). Con san Giovanni Paolo II ยซpossiamo dire che โ€œaccanto alla rivelazione propriamente detta contenuta nelle Sacre Scritture cโ€™รจ, quindi, una manifestazione divina nello sfolgorare del sole e nel calare della notteโ€ยป (LS 85). Nellโ€™insieme dellโ€™universo e nella sua complementaritร  si esprime lโ€™inesauribile ricchezza di Dio; esso รจ luogo della sua presenza, che ci invita allโ€™adorazione.

Il mondo e lโ€™incontro con Dio. Ma il Papa non parla solamente in generale. Tiene a precisare che il mondo รจ il luogo del nostro incontro con Dio, dove lui รจ allโ€™opera. Ci aiuta persino a compiere, secondo gli Esercizi Spirituali ignaziani, una sorta di ยซcomposizione vedendo il luogoยป del nostro incontro con Dio: ยซLa storia della propria amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo gli fa tanto bene. Chi รจ cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare la propria identitร ยป (LS 84).

Il peccato rompe lโ€™equilibrio di tutta la creazione nel suo insieme. I racconti biblici suggeriscono che lโ€™esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra. ยซSecondo la Bibbia, queste tre relazioni vitali sono rotte, non solo fuori, ma anche dentro di noi. Questa rottura รจ il peccatoยป (LS 66).

La creazione: dono da custodire, non possesso da dominare. Il Papa lamenta il fatto che ยซqualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non correttoยป (LS 67) a questo riguardo, dipingendo lโ€™uomo come un signore assoluto, un dominatore dispotico del mondo. Oggi invece ยซdobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creatureยป (LS 67). ยซNoi non siamo Dio. La terra ci precede e ci รจ stata dataยป, e allโ€™essere umano spetta la responsabilitร  di ยซโ€œcoltivare e custodireโ€ il giardino del mondo (cfr Gen 2,15)ยป (ivi).

La creazione non รจ un possesso e ยซpuรฒ essere compresa solo come un dono che scaturisce dalla mano aperta del Padre di tuttiยป (LS 76). ยซDalle opere create si ascende โ€œfino alla sua amorosa misericordiaโ€ยป (LS 77). ยซLโ€™universo non รจ sorto come risultato di unโ€™onnipotenza arbitraria, di una dimostrazione di forza o di un desiderio di autoaffermazione. La creazione appartiene allโ€™ordine dellโ€™amoreยป (cfr LS 77). E il creato in Cristo risorto cammina fino alla pienezza di Dio (cfr LS 83). In questa comunione universale lโ€™essere umano, dotato di intelligenza e identitร  personale, rappresenta ยซuna novitร  non pienamente spiegabile dallโ€™evoluzione di altri sistemi apertiยป (LS 81). รˆ responsabile del creato affidato alle sue cure, e la sua libertร  รจ un mistero che puรฒ promuoverne lo sviluppo o causarne il degrado.

Tutte le creature avanzano verso Dio. ยซLo scopo finale delle altre creature non siamo noi. Invece tutte avanzano, insieme a noi e attraverso di noi, verso la meta comune, che รจ Dioยป (LS 83). In queste parole cโ€™รจ un capovolgimento di prospettiva. Non si vede lโ€™universo come convergente verso lโ€™uomo e inteso in funzione sua, ma lโ€™uomo dentro la rete di relazioni globali fra tutte le creature. Tutto nel mondo รจ intimamente connesso, infatti. Lโ€™uomo semmai ha un valore peculiare e ha una responsabilitร  fondamentale a ยซproteggere la sua fragilitร ยป (LS 90). In questa prospettiva, ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura ยซรจ contrario alla dignitร  umanaยป (LS 92). Se nel cuore non cโ€™รจ ยซtenerezza, compassione e preoccupazione per gli esseri umaniยป (LS 91), lโ€™impegno ecologico diventa monco, ideologico, schizofrenico. Serve la consapevolezza di una comunione universale: ยซcreati dallo stesso Padre, noi tutti esseri dellโ€™universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universaleยป, la quale ci spinge a ยซun rispetto sacro, amorevole e umileยป (LS 89).

Il valore sociale di questa visione biblica รจ chiaro: ยซLa terra รจ essenzialmente una ereditร  comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tuttiยป, e chi ne possiede una parte รจ chiamato ad amministrarla nel rispetto dellโ€™ยซipoteca socialeยป che grava su qualsiasi forma di proprietร  (LS 93).

Il destino dellโ€™intera creazione passa attraverso il mistero di Cristo. Conclude il capitolo il cuore della rivelazione cristiana: ยซGesรน terrenoยป con la ยซsua relazione tanto concreta e amorevole con il mondoยป รจ ยซrisorto e glorioso, presente in tutto il creato con la sua signoria universaleยป (LS 100). Egli ยซviveva una piena armonia con la creazioneยป (LS 98). Dunque il destino del creato ยซpassa attraverso il mistero di Cristo, che รจ presente fin dallโ€™origineยป (LS 99) e che, alla fine dei tempi, consegnerร  al Padre tutte le cose. ยซIn tal modo, le creature di questo mondo non ci si presentano piรน come una realtร  meramente naturale, perchรฉ il Risorto le avvolge misteriosamente e le orienta a un destino di pienezzaยป (LS 100). Colpisce lโ€™enfasi che Papa Francesco pone sul mistero della paternitร  di Dio che si esprime nel suo rapporto con la sua creazione. Gesรน stesso invitava ยซa riconoscere la relazione paterna che Dio ha con tutte le creatureยป (LS 96). ยซLa potenza infinita di Dioยป, dunque, ยซnon ci porta a sfuggire alla sua tenerezza paterna, perchรฉ in Lui affetto e forza si coniuganoยป (LS 73).

Le radici della crisi ecologica

Il terzo capitolo dellโ€™enciclica presenta unโ€™analisi della situazione attuale, in modo da coglierne non solo i sintomi โ€” giร  individuati nel primo capitolo โ€”, ma anche le cause piรน profonde, in un dialogo con la filosofia e le scienze umane. I due nuclei della riflessione sono il rapporto tra la globalizzazione del paradigma tecnocratico e il potere (cfr LS 102โ€114) prima, e quindi le conseguenze dellโ€™antropocentrismo moderno quali il relativismo pratico, la crisi del lavoro e le sfide poste dallโ€™innovazione biologica (cfr LS 115โ€136).

Tecnologia e potere. Il Papa apprezza e riconosce i benefici del progresso tecnologico per il suo contributo a uno sviluppo sostenibile. Con gratitudine riconosce lโ€™apporto al miglioramento delle condizioni di vita (cfr LS 102โ€103). La tecnoscienza, afferma Francesco, รจ in grado di produrre cose che migliorano la qualitร  della vita dellโ€™essere umano (oggetti di uso domestico, mezzi di trasporto, ponti, edifici, spazi pubbliciโ€ฆ). Ma รจ ยซanche capace di produrre il bello e di far compiere allโ€™essere umano, immerso nel mondo materiale, il โ€œsaltoโ€ nellโ€™ambito della bellezza. Si puรฒ negare la bellezza di un aereo, o di alcuni grattacieli?ยป (LS 103).

Ma il Pontefice riconosce il potente impatto della tecnologia sulla vita. Essa dร  ยซa coloro che detengono la conoscenza e soprattutto il potere economico per sfruttarla un dominio impressionante sullโ€™insieme del genere umano e del mondo interoยป (LS 104). La mentalitร  tecnocratica dominante concepisce tutta la realtร  come un oggetto illimitatamente manipolabile. รˆ un riduzionismo che coinvolge tutte le dimensioni della vita. La tecnologia non รจ neutrale: opera ยซscelte attinenti al tipo di vita sociale che si intende sviluppareยป (LS 107). Il paradigma tecnocratico domina anche lโ€™economia e la politica; in particolare, ยซlโ€™economia assume ogni sviluppo tecnologico in funzione del profittoยป (LS 109). Ma il mercato da solo ยซnon garantisce lo sviluppo umano integrale e lโ€™inclusione socialeยป (ivi). Fare affidamento solo sulla tecnica per risolvere ogni problema significa ยซnascondere i veri e piรน profondi problemi del sistema mondialeยป (LS 111), visto ยซche il progresso della scienza e della tecnica non equivale al progresso dellโ€™umanitร  e della storiaยป (LS 113). Cโ€™รจ bisogno di una ยซrivoluzione culturaleยป (LS 114) per recuperare i valori. Allโ€™umanitร  occorrono ยซunโ€™etica adeguatamente solida, una cultura e una spiritualitร ยป (LS 105).

Le conseguenze dellโ€™antropocentrismo moderno. Sempre ragionando sulle motivazioni della crisi, il Papa riconosce nellโ€™epoca moderna un eccesso di antropocentrismo (cfr LS 116): lโ€™essere umano non riconosce piรน la propria giusta posizione rispetto al mondo e assume una posizione autoreferenziale, centrata esclusivamente su di sรฉ e sul proprio potere. Perde di vista il suo ruolo di ยซamministratore responsabileยป (ivi). La conseguenza dellโ€™antropocentrismo deviato รจ che ยซtutto diventa irrilevante se non serve ai propri interessi immediatiยป (LS 122), i cui frutti sono il degrado ambientale e il degrado sociale, ยซperchรฉ quando รจ la cultura che si corrompe e non si riconosce piรน alcuna veritร  oggettiva o principi universalmente validi, le leggi verranno intese solo come imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitareยป (LS 123). La correzione dellโ€™antropocentrismo smisurato รจ unโ€™antropologia che mantenga in primo piano ยซil valore delle relazioni tra le personeยป (LS 119) e la tutela di ogni vita umana (cfr LS 120).

Occorre frenare la dilagante cultura dello scarto e la sua logica ยซusa e gettaยป che giustifica ogni tipo di rapporto utilitaristico dellโ€™uomo o dellโ€™ambiente. รˆ questa logica dello scarto che porta a sfruttare i bambini, ad abbandonare gli anziani, a ridurre altri in schiavitรน, a sopravvalutare la capacitร  del mercato di autoregolarsi, a praticare la tratta di esseri umani, il commercio di pelli di animali in via di estinzione e di ยซdiamanti insanguinatiยป (LS 123). รˆ la stessa logica di molte mafie, dei trafficanti di organi, del narcotraffico e dello scarto dei nascituri perchรฉ non corrispondono ai progetti dei genitori (cfr ivi).

Nellโ€™ecologia integrale tutti devono poter accedere al lavoro, perchรฉ il lavoro ยซรจ parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personaleยป (LS 128). Il Pontefice fa appello alla difesa del lavoro, proprio perchรฉ esso vince lo scarto. E aggiunge che, affinchรฉ tutti possano davvero beneficiare della libertร  economica, ยซa volte puรฒ essere necessario porre limiti a coloro che detengono piรน grandi risorse e potere finanziarioยป (LS 129).

Altro problema cruciale per il mondo di oggi รจ lโ€™innovazione biologica a partire dalla ricerca. Il riferimento principale รจ alla questione degli organismi geneticamente modificati (ogm). Anche se ยซin alcune regioni il loro utilizzo ha prodotto una crescita economica che ha contribuito a risolvere alcuni problemi, si riscontrano significative difficoltร  che non devono essere minimizzateยป (LS 134), a partire dalla ยซconcentrazione di terre produttive nelle mani di pochiยป (LS 134). Papa Francesco pensa in particolare ai piccoli produttori e ai lavoratori rurali, alla biodiversitร , alla rete di ecosistemi. รˆ quindi necessario ยซun dibattito scientifico e sociale che sia responsabile e ampio, in grado di considerare tutta lโ€™informazione disponibile e di chiamare le cose con il loro nomeยป (LS 135).

La proposta: una ยซecologia integraleยป

Il quarto capitolo dellโ€™enciclica contiene il cuore della proposta: lโ€™ecologia che sia un nuovo paradigma di giustizia e ยซche integri il posto specifico che lโ€™essere umano occupa in questo mondo e le sue relazioni con la realtร  che lo circondaยป (LS 15). La visione di Francesco, lo abbiamo notato piรน volte, รจ globale, olistica: non possiamo ยซconsiderare la natura come qualcosa separato da noi o come una mera cornice della nostra vitaยป (LS 139). รˆ antropologica, ma non antropocentrica. Il Papa discerne un legame forte tra questioni ambientali e questioni sociali e umane che non puรฒ mai essere spezzato: ยซOggi lโ€™analisi dei problemi ambientali รจ inseparabile dallโ€™analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, e dalla relazione di ciascuna persona con se stessaยป (LS 141); di conseguenza รจ ยซfondamentale cercare soluzioni integrali, che considerino le interazioni dei sistemi naturali tra loro e con i sistemi sociali. Non ci sono due crisi separate, una ambientale e unโ€™altra sociale, bensรฌ una sola e complessa crisi socioโ€ambientaleยป (LS 139).

Per questo Francesco articola una proposta che considera unโ€™ecologia ambientale, economica e sociale (LS 138โ€142); unโ€™ecologia culturale (LS 143โ€146) e unโ€™ecologia della vita quotidiana (LS 147โ€155) alla luce del principio del bene comune (LS 156โ€158) e di quello della giustizia tra le generazioni (LS 159โ€162).

Ecologia ambientale, economica e sociale. La visione complessa e unitaria di Francesco, per il quale tutto รจ connesso, restituisce unโ€™immagine del cosmo per cui tempo e spazio, componenti fisici, chimici e biologici del pianeta formano una rete che non finiremo mai di capire: ยซIn questo universo, composto da sistemi aperti che entrano in comunicazione gli uni con gli altri, possiamo scoprire innumerevoli forme di relazione e partecipazioneยป (LS 79).

Anche lo studio non puรฒ essere frammentato, atomizzato: le conoscenze devono integrarsi in una visione piรน ampia che consideri ยซlโ€™interazione tra gli ecosistemi e tra i diversi mondi di riferimento socialeยป (LS 141) e investa anche il livello istituzionale, perchรฉ ยซlo stato di salute delle istituzioni di una societร  comporta conseguenze per lโ€™ambiente e per la qualitร  della vita umanaยป (LS 142).

Ecologia culturale. Se teniamo conto della complessitร  della crisi ecologica e delle sue cause, dobbiamo ยซricorrere anche alle diverse ricchezze culturali dei popoli, allโ€™arte e alla poesia, alla vita interiore e alla spiritualitร ยป (LS 63). Lโ€™ecologia infatti ยซrichiede anche la cura delle ricchezze culturali dellโ€™umanitร ยป (LS 143) nella loro varietร  e nel loro significato piรน ampio. ยซรˆ necessario assumere la prospettiva dei diritti dei popoli e delle culture, e in tal modo comprendere che lo sviluppo di un gruppo sociale suppone un processo storico allโ€™interno di un contesto culturale e richiede il costante protagonismo degli attori sociali locali a partire dalla loro propria culturaยป (LS 144).

Ecologia della vita quotidiana. La questione ecologica รจ questione di vita quotidiana, non solamente di grandi sistemi. Lโ€™enciclica riserva unโ€™attenzione specifica allโ€™ambiente urbano, al quale il Papa รจ fortemente legato per nascita e vissuto. In questo contesto, ยซle megastrutture e le case in serie esprimono lo spirito della tecnica globalizzata, in cui la permanente novitร  dei prodotti si unisce a una pesante noiaยป (LS 113). Eppure lโ€™essere umano ha una grande capacitร  di adattamento e tende alla bellezza e allโ€™armonia. Il Papa resta sorpreso e ammirato per ยซla creativitร  e la generositร  di persone e gruppi che sono capaci di ribaltare i limiti dellโ€™ambiente, modificando gli effetti avversi dei condizionamenti, e imparando ad orientare la loro esistenza in mezzo al disordine e alla precarietร ยป (LS 148). Francesco nota come anche lรฌ dove ยซle facciate degli edifici sono molto deteriorate, vi sono persone che curano con molta dignitร  lโ€™interno delle loro abitazioni, o si sentono a loro agio per la cordialitร  e lโ€™amicizia della genteยป (ivi). Lโ€™umanitร , il calore umano, il senso di comunitร  possono far sรฌ che qualsiasi luogo smetta di essere un inferno e diventi il contesto di una vita degna. Ciรฒ nonostante, uno sviluppo autentico presuppone un miglioramento integrale nella qualitร  della vita umana: spazi pubblici, abitazioni, trasporti ecc. (cfr LS 150โ€154).

Il principio del bene comune e la giustizia tra le generazioni sono i riferimenti della proposta del Pontefice. Lโ€™ecologia integrale, infatti, ยซรจ inseparabile dalla nozione di bene comuneยป (LS 158). E impegnarsi per il bene comune significa: fare scelte solidali sulla base di ยซuna opzione preferenziale per i piรน poveriยป (ivi); pensare alle generazioni future: ยซnon si puรฒ parlare di sviluppo sostenibile senza una solidarietร  fra le generazioniยป (LS 159).

Come agire? Lโ€™importanza del dialogo

Il quinto capitolo di Laudato siโ€™ pone la domanda circa lโ€™azione: che cosa possiamo e dobbiamo fare? Le analisi non possono bastare: ci vogliono proposte ยซdi dialogo e di azione che coinvolgano sia ognuno di noi, sia la politica internazionaleยป (LS 15), e ยซche ci aiutino ad uscire dalla spirale di autodistruzione in cui stiamo affondandoยป (LS 163). Non servono proposte ideologiche. Il Pontefice sa bene che ยซci sono discussioni, su questioni relative allโ€™ambiente, nelle quali รจ difficile raggiungere un consensoยป (LS 188). Dโ€™altra parte ยซla Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche, nรฉ di sostituirsi alla politica, ma invita ad un dibattito onesto e trasparente, perchรฉ le necessitร  particolari o le ideologie non ledano il bene comuneยป (ivi). Dunque รจ indispensabile il dialogo, pilastro dellโ€™azione. Ma dialogo su quali elementi? Nellโ€™enciclica si segnalano almeno cinque ambiti di discussione: il dialogo sullโ€™ambiente nella politica internazionale (LS 164โ€175); il dialogo verso nuove politiche nazionali e locali (LS 176โ€181); il dialogo e la trasparenza nei processi decisionali (LS 182โ€188); la politica e lโ€™economia in dialogo per la pienezza umana (LS 189โ€198); le religioni nel dialogo con le scienze (LS 199โ€201). Qui lโ€™enciclica non teme di essere esplicita o di fare denunce.

Il dialogo sullโ€™ambiente nella politica internazionale. Scrive il Papa: ยซLโ€™interdipendenza ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comuneยป, proponendo soluzioni ยซa partire da una prospettiva globale e non solo in difesa degli interessi di alcuni Paesiยป (LS 164). Lโ€™enciclica non teme di formulare un giudizio severo sulle dinamiche internazionali recenti: ยซI Vertici mondiali sullโ€™ambiente degli ultimi anni non hanno risposto alle aspettative perchรฉ, per mancanza di decisione politica, non hanno raggiunto accordi ambientali globali realmente significativi ed efficaciยป (LS 166; corsivo nostro). E si chiede con decisione: ยซPerchรฉ si vuole mantenere oggi un potere che sarร  ricordato per la sua incapacitร  di intervenire quando era urgente e necessario farlo?ยป (LS 57). Servono dunque forme e strumenti efficaci di governance globale (cfr LS 175): ยซabbiamo bisogno di un accordo sui regimi di governance per tutta la gamma dei cosiddetti beni comuni globaliยป (LS 174).

Il dialogo verso nuove politiche nazionali e locali. Il Papa mette il dito nella piaga politica: ยซRispondendo a interessi elettorali, i governi non si azzardano facilmente a irritare la popolazione con misure che possano intaccare il livello di consumo o mettere a rischio investimenti esteri. La miope costruzione del potere frena lโ€™inserimento dellโ€™agenda ambientale lungimirante allโ€™interno dellโ€™agenda pubblica dei governiยป (LS 178). A livello locale occorre promuovere ยซuna maggiore responsabilitร , un forte senso comunitario, una speciale capacitร  di cura e una creativitร  piรน generosaยป (LS 179) per la propria terra. La societร , dunque, anche ยซattraverso organismi non governativi e associazioni intermedie, deve obbligare i governi a sviluppare normative, procedure e controlli piรน rigorosiยป (ivi). La partecipazione dei cittadini รจ intesa come indispensabile.

Dialogo e trasparenza nei processi decisionali. รˆ necessario favorire lo sviluppo di processi decisionali onesti e trasparenti, per poter ยซdiscernereยป quali politiche e iniziative imprenditoriali potranno portare ยซad un vero sviluppo integraleยป (LS 185). In particolare, lo studio dellโ€™impatto ambientale di un nuovo progetto ยซrichiede processi politici trasparenti e sottoposti al dialogo, mentre la corruzione che nasconde il vero impatto ambientale di un progetto in cambio di favori spesso porta ad accordi ambigui che sfuggono al dovere di informare ed a un dibattito approfonditoยป (LS 182). In ogni discussione riguardante unโ€™iniziativa imprenditoriale โ€” scrive il Pontefice โ€” si devono porre domande chiare per poter discernere se porterร  a un vero sviluppo integrale: ยซPer quale scopo? Per quale motivo? Dove? Quando? In che modo? A chi รจ diretto? Quali sono i rischi? A quale costo? Chi paga le spese e come lo farร ?ยป (LS 185).

Politica ed economia in dialogo per la pienezza umana. ยซLโ€™ambiente รจ uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamenteยป (LS 190). Dunque va sviluppata ยซuna nuova economia piรน attenta ai princรฌpi eticiยป, e va attuata ยซuna nuova regolamentazione dellโ€™attivitร  finanziaria speculativaยป (LS 189). Piรน radicalmente: occorre ยซridefinire il progressoยป (LS 194), legandolo al miglioramento della qualitร  reale della vita delle persone. Al tempo stesso ยซnon si puรฒ giustificare unโ€™economia senza politicaยป (ivi), chiamata ad assumere un nuovo approccio integrale.

Le religioni in dialogo con le scienze. Come รจ stato chiaro sin dallโ€™inizio, la scienza non basta a se stessa per comprendere la vita dellโ€™uomo e offrire soluzioni tecniche, le quali saranno inefficaci ยซse si dimenticano le grandi motivazioni che rendono possibile il vivere insieme, il sacrificio, la bontร ยป (LS 200). Ed รจ a questo livello che le religioni si rivelano importanti, cosรฌ come il dialogo tra esse e le scienze. Le religioni โ€” scrive il Papa โ€” devono entrare in ยซun dialogo tra loro orientato alla cura della natura, alla difesa dei poveri, alla costruzione di una rete di rispetto e di fraternitร ยป (LS 201), mentre il dialogo tra le scienze aiuta a superare lโ€™isolamento disciplinare.

ยซLa gravitร  della crisi ecologica โ€” conclude il Pontefice โ€” esige da noi tutti di pensare al bene comune e di andare avanti sulla via del dialogo che richiede pazienza, ascesi e generositร , ricordando sempre che โ€œla realtร  รจ superiore allโ€™ideaโ€ยป (ivi).

Educazione e conversione ecologica

Il sesto e ultimo capitolo dellโ€™enciclica di Papa Francesco va al cuore della ยซconversione ecologicaยป. Le radici della crisi culturale agiscono in profonditร , e non รจ facile ridisegnare abitudini e comportamenti. Lโ€™educazione e la formazione restano sfide centrali: ยซogni cambiamento ha bisogno di motivazioni e di un cammino educativoยป (LS 15) che coinvolga ยซla scuola, la famiglia, i mezzi di comunicazione, la catechesiยป (LS 213).

Scrive il Papa: ยซMolte cose devono riorientare la propria rotta, ma prima di tutto รจ lโ€™umanitร  che ha bisogno di cambiare. Manca la coscienza di unโ€™origine comune, di una mutua appartenenza e di un futuro condiviso da tutti. Questa consapevolezza di base permetterebbe lo sviluppo di nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita. Emerge cosรฌ una grande sfida culturale, spirituale e educativa che implicherร  lunghi processi di rigenerazioneยป (LS 202).

In questo capitolo dunque il Pontefice si esprime esortando decisamente a puntare su un altro stile di vita (LS 203โ€208), educando allโ€™alleanza tra lโ€™umanitร  e lโ€™ambiente (LS 209โ€215). Dopo aver definito in che cosa consiste la ยซconversione ecologicaยป (LS 216โ€221), ne esprime i frutti di gioia e pace (LS 222โ€227), di amore civile e politico (LS 228โ€232). Da qui si apre una ricca e ispirata riflessione teologica che affronta i segni sacramentali e il riposo celebrativo (LS 233โ€237), la Trinitร  e la relazione tra le creature (LS 238โ€240), concludendo con Maria, Regina di tutto il creato (LS 241โ€242), fino a contemplare la vita eterna ยซal di lร  del soleยป (LS 243โ€246).

Puntare su un altro stile di vita. Nonostante il relativismo pratico e la cultura consumista, ยซnon tutto รจ perduto, perchรฉ gli esseri umani, capaci di degradarsi fino allโ€™estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di lร  di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro impostoยป (LS 205). E ยซquando siamo capaci di superare lโ€™individualismo, si puรฒ effettivamente produrre uno stile di vita alternativo e diventa possibile un cambiamento rilevante nella societร ยป (LS 208).

Educazione per lโ€™alleanza tra umanitร  e ambiente. Percorsi di educazione ambientale sono capaci di incidere su gesti e abitudini quotidiane: la riduzione del consumo di acqua, la raccolta differenziata dei rifiuti, lo spegnere le luci inutili (cfr LS 211). ยซUnโ€™ecologia integrale รจ fatta anche di semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dellโ€™egoismoยป (LS 230). รˆ lโ€™atteggiamento interiore a produrre il cambiamento: ยซla conversione ecologica lo conduce a sviluppare la sua creativitร  e il suo entusiasmoยป (LS 220).

La conversione ecologica. Il titolo dellโ€™enciclica รจ chiaro nel suo riferimento francescano. Il Pontefice ribadisce che ยซla grande ricchezza della spiritualitร  cristiana, generata da venti secoli di esperienze personali e comunitarie, costituisce un magnifico contributo da offrire allo sforzo di rinnovare lโ€™umanitร ยป (LS 216). La fede e la spiritualitร  cristiane offrono profonde motivazioni per alimentare una passione per la cura del mondo, e ยซnon sarร  possibile impegnarsi in cose grandi soltanto con delle dottrine, senza una mistica che ci animiยป (ivi). Dunque ยซla crisi ecologica รจ un appello a una profonda conversione interioreยป (LS 217). Richiede una vera e propria conversione ecologica. Essa ยซcomporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dellโ€™incontro con Gesรน nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dellโ€™opera di Dio รจ parte essenziale di unโ€™esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dellโ€™esperienza cristianaยป (ivi).

Questa conversione genera un ยซmodo alternativo di intendere la qualitร  della vita, e incoraggia uno stile di vita profetico e contemplativo, capace di gioire profondamente senza essere ossessionati dal consumoยป (LS 222). Dโ€™altra parte, nessuna persona puรฒ maturare in una felice sobrietร , se non รจ in pace con se stessa: ยซLa pace interiore delle persone รจ molto legata alla cura dellโ€™ecologia e al bene comune, perchรฉ, autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equilibrato unito a una capacitร  di stupore che conduce alla profonditร  della vitaยป (LS 225). Questo stile di vita si concretizza in ยซsemplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dellโ€™egoismoยป (LS 230).

Lโ€™appello del Papa รจ a una fraternitร  universale (LS 228) che porta a intervenire nella dinamiche sociali con la cultura della cura (LS 231). Anche i piccoli gesti di cura reciproca hanno un valore civile e politico. รˆ interessante il fatto che Papa Francesco proponga lโ€™esempio di santa Teresa di Lisieux, che ยซci invita alla pratica della piccola via dellโ€™amore, a non perdere lโ€™opportunitร  di una parola gentile, di un sorriso, di qualsiasi piccolo gesto che semini pace e amicizia. Unโ€™ecologia integrale รจ fatta anche di semplici gesti quotidianiยป (LS 230). E accanto a lei, il Papa ricorda anche san Benedetto da Norcia (LS 126) e il beato Charles de Foucauld (LS 125), oltre ovviamente a Francesco dโ€™Assisi.

I segni sacramentali e il riposo celebrativo. Incontriamo Dio non solo nellโ€™intimitร , ma anche nei sacramenti, che mostrano in modo privilegiato come la natura sia stata assunta da Dio. Il cristianesimo non rifiuta la materia e la corporeitร , ma le valorizza pienamente: ยซAttraverso il culto siamo invitati ad abbracciare il mondo su un piano diverso. Lโ€™acqua, lโ€™olio, il fuoco e i colori sono assunti con tutta la loro forza simbolica e si incorporano nella lodeยป (LS 235). In particolare nellโ€™Eucaristia ยซil creato trova la sua maggiore elevazioneยป (LS 236). Una delle pagine spiritualmente piรน dense dellโ€™enciclica รจ proprio quella che riguarda lโ€™Eucaristia. Usando accenti che richiamano alla memoria Pierre Teilhard de Chardin e la sua Messa sul mondo, Francesco scrive: ยซIl Signore, al culmine del mistero dellโ€™Incarnazione, volle raggiungere la nostra intimitร  attraverso un frammento di materia. Non dallโ€™alto, ma da dentro, affinchรฉ nel nostro stesso mondo potessimo incontrare Lui. Nellโ€™Eucaristia รจ giร  realizzata la pienezza, ed รจ il centro vitale dellโ€™universo, il centro traboccante di amore e di vita inesauribile. Unito al Figlio incarnato, presente nellโ€™Eucaristia, tutto il cosmo rende grazie a Dioยป (LS 236). E prosegue: ยซLโ€™Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato. Il mondo, che รจ uscito dalle mani di Dio, ritorna a Lui in gioiosa e piena adorazioneยป (ivi). Ecco perchรฉ ยซlโ€™Eucaristia รจ anche fonte di luce e di motivazione per le nostre preoccupazioni per lโ€™ambiente, e ci orienta ad essere custodi di tutto il creatoยป (ivi).

Piรน in lร  del sole. A partire dallโ€™Eucaristia il discorso di Francesco si fa ascensionale: un percorso che ha toni che richiamano Dante Alighieri, per altro citato esplicitamente (cfr LS 77). Guardando alla Trinitร , il Papa afferma che anche la persona umana รจ chiamata ad assumere ยซquel dinamismo trinitario che Dio ha impresso in lei fin dalla sua creazione. Tutto รจ collegato, e questo ci invita a maturare una spiritualitร  della solidarietร  globale che sgorga dal mistero della Trinitร ยป (LS 240).

รˆ nel corpo glorificato di Maria, Madre e Regina del creato, insieme a Cristo risorto, che ยซparte della creazione ha raggiunto tutta la pienezza della sua bellezzaยป (LS 241). Al suo fianco, Giuseppe appare nel Vangelo come uomo giusto e lavoratore, pieno di quella tenerezza propria di chi รจ veramente forte. ยซAnche lui puรฒ insegnarci ad aver cura, puรฒ motivarci a lavorare con generositร  e tenerezza per proteggere questo mondo che Dio ci ha affidatoยป (LS 242). Maria e Giuseppe possono insegnarci e motivarci a proteggere questo mondo che Dio ci ha consegnato.

In prospettiva escatologica, alla fine ci troveremo di fronte allโ€™infinita bellezza di Dio: ยซLa vita eterna sarร  una meraviglia condivisa, dove ogni creatura, luminosamente trasformata, occuperร  il suo posto e avrร  qualcosa da offrire ai poveri definitivamente liberatiยป (LS 243).

Alla fine della sua riflessione, che il Papa stesso definisce ยซgioiosa e drammatica insiemeยป, sono proposte due preghiere. La prima รจ tale da poter essere condivisa con tutti quelli che credono in un Dio creatore onnipotente. La seconda รจ affinchรฉ i cristiani ยซsappiamo assumere gli impegni verso il creato che il Vangelo di Gesรน ci proponeยป (LS 246). E si conclude cosรฌ, chiudendo la stessa enciclica: ยซSignore, prendi noi col tuo potere e la tua luce, per proteggere ogni vita, per preparare un futuro migliore, affinchรฉ venga il tuo Regnoโ€จdi giustizia, di pace, di amore e di bellezza. Laudato siโ€™!โ€จAmenยป.

* * *

Aggiungendo alla voce dei suoi predecessori la sua โ€” e nella forma specifica dellโ€™enciclica โ€”, Papa Francesco solleva domande e ragionamenti sulla casa comune che รจ il creato. Confidiamo che molti, accogliendo la sfida in termini di fede e di scelte operative, saranno profondamente ispirati allโ€™azione dal fatto che un leader mondiale qual รจ Papa Francesco abbia avuto il coraggio di richiamare tutti a un futuro piรน sostenibile e inclusivo.

Il tempismo della nuova enciclica รจ significativo. Il 2015 รจ un anno decisivo e ricco di appuntamenti: si terrร  la III Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo, ad Addis Abeba; lโ€™Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrebbe trovare un accordo su una nuova serie di obiettivi di sviluppo sostenibile fino al 2030; la Conferenza sui cambiamenti climatici a Parigi acquisirร  i piani e gli impegni di ogni Governo per rallentare o almeno ridurre il riscaldamento globale. Lโ€™enciclica mostra come la preoccupazione per lโ€™ecologia umana e ambientale sia una dimensione molto importante della fede cosรฌ come viene vissuta oggi per la salvezza dellโ€™uomo e per la costruzione del vivere sociale. Essa รจ dunque parte della dottrina sociale della Chiesa. Ed รจ per questo che era giunto il momento di avere una Lettera enciclica intera sul tema ecologico inteso come parte della dottrina sociale della Chiesa.

Fonte: La Civiltร  Cattolica

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