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Nuova regia mobile ad alta definizione del ctv

CITTA’ DEL VATICANO, 16 NOV. 2010 (VIS).
“Nuove tecnologie al servizio delle comunicazioni della Santa Sede” è stato il tema della Conferenza Stampa di presentazione della nuova Regia mobile del Centro Televisivo Vaticano per riprese televisive in Alta Definizione che da ora in poi sarà impiegato dal Centro Televisivo Vaticano.

Alla Conferenza Stampa, che ha avuto luogo nella Sala Stampa della Santa Sede, sono intervenuti:  l’Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e del Consiglio di Amministrazione del Centro Televisivo Vaticano; Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore Generale del Centro Televisivo Vaticano; il Professor Carl Albert Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo; il Dr. Gildas Pelliet, President and Managing Director, Sony Italia.

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L’Arcivescovo Celli ha affermato che: “L’inaugurazione di questo nuovo Van per la regia mobile anticipa di poco quanto il Pontificio Consiglio della Comunicazioni Sociali sta per mettere in rete con il sito ‘Pope 2 you’, (cinque milioni di accessi)  completamente rinnovato. È il Sito che il Pontificio Consiglio ha realizzato, da qualche tempo, per accompagnare le centinaia di migliaia di giovani di ogni Continente che desiderano seguire da vicino il Papa, ascoltare la sua parola, entrare, in certo senso, in dialogo con lui. Un sito che ha raggiunto i cinque milioni di accessi”

“Il Secondo progetto” – ha proseguito l’Arcivescovo Celli – “a cui abbiamo cominciato a lavorare, è la creazione di un nuovo portale che vedrà confluire, in maniera anche multimediale, le varie fonti di notizie vaticane”.

Nel suo intervento Padre Lombardi ha spiegato che la nuova regia mobile “rappresenta certamente il maggior investimento compiuto dal CTV negli ultimi anni, e forse nella sua intera storia che conta poco più di 25 anni, essendo iniziata nel 1983 per volere di Giovanni Paolo II. È quindi una buona occasione per richiamare quali sono le finalità, le funzioni e i criteri di orientamento dell’attività di questa istituzione di comunicazioni sociali della Santa Sede”.

“Compito del Centro Televisivo Vaticano” – ha proseguito Padre Lombardi – “come dice il suo Statuto – è di assicurare la ripresa e la registrazione televisiva delle attività del Santo Padre e degli altri avvenimenti principali che hanno luogo nel Vaticano (…) e costituire l’archivio di tutte queste immagini, sia a scopo di documentazione, sia a scopo di produzione di servizi informativi, documentari ecc. Tutto ciò naturalmente per servire la missione della Chiesa, facendo conoscere l’attività e l’insegnamento del Santo Padre”.

“Farlo bene richiede capacità operativa e qualità di offerta, adeguate agli sviluppi delle comunicazioni televisive e in generale dell’uso odierno del video, ad esempio nella Rete. Se non mantenessimo un livello adeguato di capacità e qualità di offerta ostacoleremmo di fatto la diffusione delle immagini e quindi del messaggio del Papa”.

“Negli anni recenti il CTV ha allargato molto l’uso della diretta, che permette tempestività di informazione e vastità di diffusione”. Oggi sommando le dirette dalle grandi celebrazioni in Piazza San Pietro, gli Angelus, le Udienze generali e speciali, i Concerti in Aula Paolo VI o nelle Basiliche, “arriviamo a una media di 200 dirette e oltre l’anno”.

Occorre aggiungere che la maggior parte dei documentari di qualità si realizzano in alta definizione e i canali che trasmettono in alta definizione sono sempre più numerosi per cui per il CTV l’adozione di questo sistema “era una scelta obbligata. (…) Non potevamo non farla. Se no l’immagine del Papa nei prossimi anni sarebbe gradualmente uscita dal mondo televisivo”.

La spesa è stata coperta con tre contributi: la Sony, che ha fatto condizioni di favore. La Fondazione Cavalieri di Colombo che ha offerto un contributo considerevole. “Il CTV stesso si era preparato a questa impresa da diversi anni accumulando gradualmente i frutti dei risultati positivi dei bilanci annuali”, ha concluso Padre Lombardi.

Il Professor Carl Anderson ha spiegato che la nuova unità di regia mobile ad alta definizione “rappresenta il più recente sviluppo nella lunga storia della Chiesa Cattolica nella comunicazione di massa” e i Cavalieri di Colombo “sono lieti di poter sostenere il grande lavoro di comunicazione del Vaticano”, con la speranza “di raggiungere dal Vaticano gli angoli più lontani di questa città, dell’Italia e del mondo”.

Gildas Pelliet ha precisato che “il mezzo mobile è un truck di 13,9 metri di lunghezza, (…) suddiviso in 4 aree operative, ovvero zona audio, sala apparati, regia primaria e regia secondaria VTR e controllo camere. Le 16 videocamere impiegate hanno connessione in fibra ottica in alta definizione”.

OP/  VIS 20101116 (740)