La iconografia della Pentecoste presenta il ritratto della comunità primitiva. Mattia ha preso il posto di Giuda, tra i dodici compaiono l’apostolo Paolo e gli Evangelisti Marco e Luca. Dal XVII secolo è presente anche Maria. “Come poteva non essere presente colei che ha concepito e partorito mediante lo Spirito?” Cristo stesso prima dell’Ascensione dice che salirà al Padre per mandare lo Spirito, il Paraclito, ossia il Consolatore, difensore, intercessore. Gli apostoli rappresentano la comunità dei credenti che si apre all’azione dello Spirito che rappresentano anche la conciliarità, la cattolicità, ossia la comunionalità.
I Cristiani devono essere veri apostoli di una nuova Pentecoste, aperti a ricevere lo Spirito che accende la vita della Chiesa come un fuoco e riscatta il vecchio mondo prigioniero delle tenebre.
TROPARIO:
“Benedetto sei Tu Cristo o Dio nostro, *che hai reso* sapientissimi i pescatori,* inviando loro lo Spirito Santo, * e per mezzo loro, * hai preso nella rete l’universo,* Amico degli uomini, gloria a Te.”
LETTURE:
- Numeri 11, 16-17, 24-29; Gioele 2, 23 – 3, 5; Ez. 36, 24-28
- Atti 2, 1-11
- Gv. 7, 37-52, 8, 12
PREGHIERE:
“Quando discese a confondere le lingue,* divise le genti l’Altissimo;* quando distribuì le lingue di fuoco* tutti all’unità ha chiamato.* E concordi glorifichiamo* il Santissimo Spirito.” (Kontakion di Pentecoste)
“Fatti straordinari hanno visto oggi tutte le genti nella città di Davide, quando lo Spirito Santo è disceso in lingue di fuoco, come l’ispirato Luca ha dichiarato. Disse infatti: mentre erano riuniti i Discepoli di Cristo, ecco un rombo come di vento che soffia impetuoso, e riempì la casa dove erano seduti; e tutti cominciarono a sussurrare in termini stranieri, con dogmi stranieri, con dottrine straniere, della Santa Trinità.” (Stichirà del Vespero)
“Lo Spirito Santo da sempre era, ed è e sarà, né mai ha avuto un principio, né mai cesserà di essere, ma sempre al Padre e al Figlio è posto insieme e con essi annoverato: vita e creatore di vita; luce ed dispensatore di luce, buono per essenza e sorgente di bontà; per lui il Padre è conosciuto ed il Figlio è glorificato, e da tutti viene riconosciuto: unica forza, unica unione, unica adorazione, della Santa Trinità.” (Stichirà del Vespero)
“Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che sei presente in ogni luogo e ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e dispensatore di vita, vieni e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia e salva, o Buono, le nostre anime.” (Stichirà del Vespero)
“Luce gioiosa della santa gloria, * del Padre immortale, * celeste, santo, beato,* o Cristo Gesù. * Giunti al tramonto del sole, * scorgendo la luce della sera, *cantiamo il Padre, il Figlio, *e lo Spirito Santo, Dio. * E’ degno cantare Te in ogni tempo *con voci armoniose, * o Figlio di Dio, che dai la vita,* per questo il mondo ti da gloria!” (Inno vespertino)
“Ora lo Spirito Paraclito è stato effuso su ogni carne: cominciando infatti dal coro degli apostoli, ha esteso ai fedeli la grazia, comunicandola tramite loro. Egli conferma la sua potente venuta distribuendo ai discepoli le lingue in forma di fiamma, perché possano cantare e glorificare Dio. Col cuore spiritualmente illuminato, corroborati nella fede dallo Spirito Santo, imploriamo di salvare le nostre anime.”
“Ora gli apostoli di Cristo sono rivestiti di potenza dall’alto, perché il Paraclito li rinnova, rinnovandosi in essi con mistica novità di scienza: ed essi, annunciandola il lingue straniere e sublimi, ci insegnano a rendere culto alla natura eterna, semplice e tripostatica del Dio benefattore di tutti. Illuminàti dunque dai loro insegnamenti, adoriamo il Padre insieme al Figlio e allo Spirito, implorando di salvare le nostre anime.”
“Venite popoli, adoriamo la Deità trisipostatica: Il Figlio nel Padre, insieme allo Spirito Santo. Il Padre infatti ha in temporalmente generato il Figlio, coeterno e con lui regnante, e lo Spirito santo era nel Padre, glorificato insieme al Figlio; una sola forza, una sola sostanza, una sola divinità, che noi tutti adoriamo dicendo: Santo Dio, che tutto ha creato mediante il Figlio, con la sinergia del Santo Spirito; Santo Forte, per il quale abbiamo conosciuto il Padre e per il quale lo Spirito Santo è venuto nel mondo: Santo Immortale, o Spirito Paraclito, che dal Padre procede e nel Figlio riposa. Trinità Santa, gloria a Te!“ (Aposticha del Vespero della genuflessione)
Intenzioni di preghiera e meditazione proposta dal Monastero Santa Barbara.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Ogni proposta mensile presenterà la festa che ricorre, il suo Tropario, le relative Letture dall’Antico e Nuovo Testamento, alcuni testi tratti dalla innologia della festa.[/box]
[box type=”note” align=”” class=”” width=””]TROPARIO: Nella liturgia bizantina, breve preghiera ritmica composta di pochissime frasi. È l’elemento costitutivo dell’innografia greca cristiana. Se ne hanno diverse forme, variamente classificabili a seconda del contenuto, o per il posto che occupano nell’Ufficio: la principale è l’apolytìkion, che si recita alla fine dell’officiatura e riassume l’oggetto del mistero o le virtù di un santo.[/box]