I venti e il mare obbediscono. E l’obbedienza porta ad una “grande bonaccia”. Come mai per noi uomini è così difficile vivere questa cieca obbedienza?
Forse l’ostacolo, come per i discepoli, è la nostra poca fede, la paura di rimanere soli e di essere perduti. Lo sconvolgimento del mare sembra un’immagine del nostro cuore e dei suoi turbamenti interiori… Se far tacere la paura è impossibile, possiamo tuttavia non darle uno spazio eccessivo. È la fede che ci deve guidare, non la paura.
La paura ci fa calcolare, la fede invece libera le energie più nascoste. La paura fa misurare tutto con le proprie forze, la fede permette di affrontare ogni cosa con la forza di Dio!
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