Il dolore dei discepoli viene paragonato ai dolori del parto. Quest’immagine ci parla di un dolore non piegato verso la morte, ma verso la vita, la nascita! È la sconvolgente affermazione della “positività” del dolore come grembo della gioia, come fecondità e principio della vita nuova.
È interessante come quando ci si trova nel dolore le domande e i “perché” non finiscono mai. Ma Gesù ci dice oggi che quando arriverà la gioia non ci sarà più bisogno di chiedere nulla perché tutto sarà chiaro, compiuto e sopratutto definitivo. Il dolore un giorno ci verrà strappato via ma la gioia è data per non essere più tolta!
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