Il nostro tempo è un tempo in cui si parla tanto di amici, di amicizia, di rapporti interpersonali. Eppure mai come oggi la nostra vita è un deserto: ognuno è solo con se stesso, siamo tutti assetati di amici.
I cristiani hanno un compito privilegiato: vedere e custodire le amicizie, anche con insistenza. Magari con qualche fatica, siamo però incaricati di riconoscere questa universale parentela: siamo figli di un unico Padre, quindi fratelli.r
Possiamo allora, pur con tanti limiti e fatiche, volerci bene. Il Padre celeste non ci riempie di cose ma di amore. Questa è la sostanziale differenza. E dare amore non è dare cose, ma se stessi.
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