Ci colpisce il mistero di questa assenza di Gesù, in attesa della Sua presenza. Gesù fa riferimento alla Sua passione e morte ma anche alla storia di tutti noi cristiani: abbiamo conosciuto il Suo volto, sappiamo di essere pienamente inseriti in Lui ma ancora non è possibile il nostro abbraccio, il nostro stare definitivamente con Lui.
È il tempo del digiuno, il tempo nel quale ci è dato di incontrare Gesù crocifisso.
Eppure Gesù chiama i suoi discepoli “invitati a nozze”. Il cristianesimo quindi non è una religione della croce ma l’annuncio di quell’amore fedele di Dio che riempie di gioia la vita perché è capace di vincere anche la morte.
A cura di fra Simone dal suo canale Telegram (https://t.me/centoparole)
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