La porta stretta non è la grazia di Dio che trabocca dal suo immenso cuore: questa è data in sovrabbondanza! Piuttosto è la volontà dell’uomo che è chiamata a confrontarsi con la strettezza dell’umiltà. Senza la piccolezza infatti, non si può entrare nel mistero di Dio.
Sant’Agostino commenta: “la superbia, presumendo una grandezza vuota, non permette che l’uomo cammini per la strada stretta ed entri per la porta stretta”. La porta stretta richiama dunque la piccolezza; essa chiede all’uomo di rinunciare a quella abituale presunzione di voler comprendere tutto.
Ricordiamoci sempre che Gesù stesso è la porta – Lui la via che conduce al Padre – e sarà sempre larga a sufficienza per chi vuole essere salvato da Lui.
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