Davanti al caso così limite di questa donna: perché chiedere di chi sarebbe stata moglie dopo la risurrezione, invece di interrogarsi su quale senso dare al suo dolore se davvero non ci fosse risurrezione?
A volte evitiamo di rispondere alle domande esistenziali della vita, come fossero cose da filosofi. Invece è importante pensare al significato delle cose, soprattutto di ciò che viviamo. Mi piace una frase scritta da Karol Wojtyła ne “La bottega dell’orefice”: «Certe volte la vita umana sembra essere troppo corta per l’amore. Certe volte invece no. […] In ogni modo l’uomo ha a disposizione una esistenza e un amore — come farne un insieme che abbia senso?».
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