Evidentemente il Vangelo non loda la disonestà di quell’amministratore ma la sua abilità. E noi, che abbiamo il privilegio di collaborare con Dio per un obiettivo ben più grande, non dovremmo agire con la stessa determinazione?
Dobbiamo constatare che tanta gente impiega energie e competenze per affermare le proprie idee. E noi siamo disposti a servire Dio con quella passione che mette in conto anche la fatica e la sofferenza?
Quando si tratta di conquistare un benessere egoistico, diamo il meglio di noi stessi. Quando invece si tratta di “annunciare il Vangelo ad ogni creatura”, allora prevale la timidezza e la paura. Senza Dio siamo tutti più poveri! Non risparmiamo nell’arricchire il mondo!
A cura di fra Simone dal suo canale Telegram (https://t.me/centoparole)
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