Per portare frutto bisogna lasciare qualcosa di sé, quella parte cioè in cui siamo abituati a provvedere noi a noi stessi, quella parte in cui – anche se “soli” – ci sentiamo sicuri perché sappiamo di poter contare su ciò che nella vita abbiamo costruito.
In realtà però, è proprio questo che mi impedisce di rimanere in Gesù e di portare frutto: non lasciare che, in ultima istanza, dopo aver fatto quello che era giusto e necessario, sia Lui a provvedere a me. Infatti, se rimango in Lui, poi sono “affar suo”. Lui penserà a me con tutta la sua amorevole cura. Se invece vivo staccato da Lui, non posso pretendere che mi consideri come fossi parte di Lui.
A cura di fra Simone dal suo canale Telegram (https://t.me/centoparole)
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