«Sorpreso sempre dalla presenza di Dio e sfidato costantemente dal dubbio sulla sua esistenza, la sua Parola è lampada per i miei passi, come dice il Salmo 118. Con questa luce guardo la realtà che mi circonda, ripenso ai giorni passati, vado incontro ai giorni futuri. La persona umana con le sue fatiche e le sue gioie, un po’ schiacciata da un tempo moderno che toglie il respiro e anche molto stimolata da orizzonti nuovi che si aprono con una velocità sconosciuta nel passato, mi colpisce, mi commuove, mi stimola. Guardo e ascolto, e mi lascio stupire da ciò che entra in me e anche da ciò che ne esce, quasi frutto di un seme che è entrato nel profondo della mia terra».
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Queste pagine e questi testi non hanno un vero filo logico, come non hanno filo logico i nostri pensieri, le sorprese che svegliano la nostra attenzione e le riflessioni che nascono dopo qualcosa che ci ha scosso, turbato o meravigliato.
Da qualche anno la redazione di «Nuovo Progetto», la rivista del Sermig-Arsenale della Pace, mi ha chiesto di condividere con i lettori alcune riflessioni, senza darmi un terna preciso, lasciandomi quindi spaziare nel mondo dei miei pensieri e delle mie meditazioni, del mio sguardo sulle cose.
Ho cercato di vedere e riflettere su vicende o argomenti che colorano la mia vita, divenuta in questi ultimi anni poco stabile, malgrado il voto di stabilità fatto ormai tanti anni fa. La stabilità la trovo proprio in quel filo rosso, non logico, ma orientato sempre verso lo stesso punto luminoso che mi ha fatto camminare fin dagiovane. Sorpreso sempre dalla presenza di Dio e sfidato costantemente dal dubbio sulla sua esistenza, la sua Parola lampada per i
miei passi, come dice il salmo 118. Con questa luce guardo la realtà che mi circonda, ripenso ai giorni passati, vado incontro ai giorni futuri. La persona umana con le sue fatiche e le sue gioie, un po’ schiacciata da un tempo moderno che toglie il respiro e anche molto
stimolata da orizzonti nuovi che si aprono con una velocità sconosciuta nel passato, mi colpisce, mi commuove, mi stimola.
Guardo e ascolto, e mi lascio stupire da cib che entra in me e anche da ciò che ne esce, quasi frutto di un seme che entrato nel profondo della mia terra.
Non ho qualcosa da dire, ma solo il desiderio di comunicare, di entrare in comunione con qualche riflessione, qualche idea o qualche reazione frutto di dolore e di amore.
Cosi, mese dopo mese, sono nate queste pagine e ho pensato di offrirle anche ai non abbonati a «Nuovo Progetto», di cui ringrazio la redazione per avermelo concesso.
- Tipo Libro
- Titolo La custodia del tempo – Appunti di un monaco nei giorni che passano
- Autore Cesare Falletti
- Editore Effatà
- EAN 9788869292774
- Pagine 96
- Data giugno 2018
- Altezza 20,5 cm
- Larghezza 14 cm
- Collana Il respiro dell’anima
Cesare Falletti È cresciuto a Roma dove ha compiuto tutti gli studi, fino alla licenza in teologia. Per un breve tempo è stato vicerettore del nascente seminario per le vocazioni adulte a Torino da dove è partito per entrare in monastero. Nel 1971 è entrato nell’Ordine cistercense presso l’Abbazia di Lérins in Francia. Inviato a fondare nel 1995 in Piemonte il monastero Dominus Tecum a Pra ‘d Mill (Bagnolo P.te – Cn, diocesi di Saluzzo), ne è stato il priore fino al 2015.