La Chiesa ed il #GDPR

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La Conferenza Episcopale Italiana, nella 71 a Assemblea Generale, svoltasi a Roma dal 21 al 24 maggio 2018, ha esaminato e approvato con la prescritta maggioranza qualificata il “Decreto generale” che contiene le disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza dei dati relativi alle persone dei fedeli, degli enti ecclesiastici e delle aggregazioni laicali.

Con il presente decreto, nella mia qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, per mandato della medesima Assemblea Generale, dopo aver ottenuto la debita “recognitio” della Santa Sede in data 23 maggio 2018 con decreto n. 757/2005 della Congregazione per i Vescovi, in conformità al can. 455, § 3, del Codice di diritto e ai sensi dell’art. 27, lett. f, dello Statuto della C.E.I. promulgo l’allegato “Decreto generale”.

Ai sensi dell’art. 16, § 3, dello Statuto C.E.I. stabilisco che tale “Decreto generale” entri in vigore al momento della pubblicazione del presente decreto di promulgazione sul sito web della Conferenza Episcopale Italiana, alla quale farà seguito anche la pubblicazione nel Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana.

(Decreto di promulgazione nr. 389/2018 a firma del presidente Gualtiero Card. Bassetti)

La 71ª Assemblea Generale ha approvato un aggiornamento del Decreto generale Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza, risalente al 1999. Il passaggio era necessario per rendere tale testo conforme – nel rispetto dell’autonomia della Chiesa e della peculiare natura dei suoi enti e delle sue attività – al Regolamento dell’Unione europea in materia di protezione dei dati personali, che dal 25 maggio 2018 è applicato in tutti i Paesi membri. L’aggiornamento votato, ottenuta la necessaria recognitio della Santa Sede e promulgato dal Presidente della CEI, entra in vigore da oggi, 25 maggio 2018.

Qui è possibile leggere/scaricare il decreto generale sulle Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla Riservatezza.