Le decisioni importanti non vengono prese su due piedi. Gesù sapeva che gli apostoli erano chiamati a formare la sua Chiesa e a diffondere il Vangelo in tutto il mondo. Per questo ha passato tutta la notte in preghiera, implorando suo padre Dio di aiutarlo a fare la scelta giusta. Avrebbe fatto lo stesso anni dopo nell’Orto degli Ulivi, chiedendo la forza di fare la volontà di suo Padre.
È nella preghiera, in quel dialogo faccia a faccia con Dio, che anche noi maturiamo le decisioni che segneranno la nostra vita. Cosa mi sta chiedendo il Signor? Come posso affrontare questa situazione? Cosa mi starà dicendo con ciò che mi è appena successo? Le grandi domande che possiamo porci trovano risposta in questi momenti di intimità con Gesù.
Ma avere a che fare con Dio non significa solo parlargli di queste grandi questioni: un padre è interessato anche alle più piccole cose di suo figlio. Per questo cerchiamo di parlare al Signore di quello che succede nel nostro cuore e nella nostra mente: speranze, preoccupazioni, gioie, paure, dubbi, eccetera.
In questo modo, il cristiano trasforma tutta la sua giornata in preghiera. Sa come rivolgersi costantemente a Gesù nelle cose che gli accadono. Impara a gioire con lui quando sente una buona notizia, a soffrire con lui quando ha una difficoltà, a consolarlo quando vede il peccato… E così affronterà ogni giorno sentendo che Dio lo guarda in ogni momento.
José María Álvarez de Toledo
Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangelo
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