Il seguente รจ il testo, tradotto dal sito dellโOsservatore Romano, dellโintervista che Papa Francesco ha concesso alla rivista Asia Times.
La traduzione รจ a cura di Francesco Sisci
Lo ha percepito subito, o almeno cosรฌ mi รจ parso, e ha cercato di mettermi a mio agio. Di fatto ero nervoso. Avevo passato molte ore a smussare ogni dettaglio delle domande che avrei posto, e lui aveva voluto del tempo per riflettere ed esaminarle. Aveva ragione. Avevo chiesto unโintervista su questioni culturali e filosofiche ampie, riguardanti tutti i cinesi, il 99 per cento dei quali non รจ cattolico. Non volevo toccare argomenti religiosi o politici dei quali altri Papi avevano parlato in altre occasioni.
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Speravo che potesse trasmettere agli uomini e alle donne in Cina, la sua immensa empatia umana, parlando per la prima volta in assoluto di questioni che li preoccupano profondamente ogni giorno: la disgregazione della famiglia tradizionale; le loro difficoltร a essere compresi dal mondo occidentale e a comprenderlo; il loro senso di colpa derivante da esperienze del passato come la rivoluzione culturale e cosรฌ via. E lui lo ha fatto, dando a tutti i cinesi, e a tutte le persone preoccupate per la rapida crescita della Cina, motivi di speranza, pace e riconciliazione. Il Papa ritiene che i cinesi stiano andando in una direzione positiva e che non debbano avere paura di ciรฒ, e nemmeno il resto del mondo. Pensa anche che i cinesi abbiano una grande ereditร di saggezza che arricchirร loro e tutti gli altri; questa ereditร aiuterร tutti a trovare un cammino pacifico per andare avanti. In qualche modo, questa intervista รจ il Papa che benedice la Cina.
[ads2]Che cosโรจ per lei la Cina? Come la immaginava da giovane, considerato che per lโArgentina la Cina non รจ oriente ma lontano occidente? Cosa significa per lei Matteo Ricci?
Per me la Cina รจ sempre stata un punto di riferimento di grandezza. Un grande paese. Ma piรน che un paese, una grande cultura con una saggezza inesauribile. Da bambino, quando leggevo qualcosa sulla Cina, questo fatto aveva la capacitร di ispirarmi ammirazione. Provo ammirazione per la Cina. In seguito ho approfondito la vita di Matteo Ricci e ho visto come quellโuomo provava la stessa cosa che provavo io e nello stesso identico modo, ammirazione, e come รจ riuscito a entrare in dialogo con questa grande cultura, con questa saggezza secolare. Seppe โincontrarlaโ. Quando ero giovane e si parlava della Cina, pensavamo alla Grande Muraglia. Il resto non si conosceva nella mia patria. Ma approfondendo la questione sempre piรน, ebbi unโesperienza dโincontro molto diversa, sia per il tempo sia per i modi, rispetto a quella di Ricci. Perรฒ mi sono imbattuto in qualcosa che non mi aspettavo. Lโesperienza di Ricci cโinsegna che รจ necessario entrare in dialogo con la Cina, poichรฉ si tratta di un accumulo di saggezza e di storia. ร una terra benedetta da molte cose. E la Chiesa cattolica, tra i cui doveri vi รจ quello di rispettare tutte le civiltร , dinanzi a questa civiltร , direi che ha il dovere di rispettarla, con la r maiuscola. La Chiesa ha il grande potenziale di ricevere cultura. Lโaltro giorno ho avuto lโoccasione di vedere i dipinti di un altro grande gesuita, Giuseppe Castiglione, il quale aveva anche lui il virus gesuita (ride). Castiglione sapeva come esprimere bellezza, lโesperienza dellโapertura nel dialogo: ricevere da altri e dare qualcosa di se stessi su una lunghezza dโonda โcivilizzataโ, delle civiltร . Quando dico โcivilizzatoโ non intendo soltanto civiltร โeducateโ, ma anche civiltร che sโincontrano. Inoltre, non so se รจ vero, ma dicono che sia stato Marco Polo a portare gli spaghetti in Italia (ride). Quindi sono stati i cinesi a inventarli. Non so se รจ vero. Ma lo dico en passant. ร questa la mia impressione: grande rispetto. E ancora di piรน, quando ho sorvolato la Cina per la prima volta, e in aereo mi รจ stato detto โtra dieci minuti entreremo nello spazio aereo cinese e invieremo il suo salutoโ, confesso di avere provato una grande emozione, cosa che di solito non mi accade. Mi sono commosso per il fatto di sorvolare questa grande ricchezza di cultura e saggezza.
Per la prima volta nella sua storia millenaria la Cina sta uscendo dal proprio ambiente e si sta aprendo al mondo, creando sfide senza precedenti per se stessa e il mondo. Lei ha parlato di una terza guerra mondiale che sta avanzando in modo nascosto: quali sfide questo rappresenta nella ricerca della pace?
Il timore, la paura, non รจ mai un buon consigliere. Se un padre o una madre hanno paura quando hanno un figlio adolescente, non sanno come occuparsi bene di lui. In altre parole, non dobbiamo temere sfide di alcun genere, poichรฉ tutti, uomini e donne, hanno in loro la capacitร di trovare modi di coesistenza, di rispetto e di ammirazione reciproca. Ed รจ evidente che tanta cultura e tanta saggezza, e per giunta tanta conoscenza tecnologica โ pensiamo solo alle antichissime tecniche mediche โ non possono rimanere rinchiuse in un paese; tendono a espandersi, a diffondersi, a comunicarsi. Lโuomo tende a comunicare, una civiltร tende a comunicare. ร ovvio che quando la comunicazione avviene in tono aggressivo per difendere se stessi, ne risultano guerre. Ma non avrei paura. ร una grande sfida mantenere lโequilibrio della pace. Qui abbiamo Nonna Europa, come ho detto a Strasburgo. Sembra che non sia piรน Mamma Europa. Spero che possa riuscire a riprendersi quel ruolo. E riceve da questo antichissimo paese un contributo sempre piรน ricco. E quindi รจ necessario accettare la sfida e correre il rischio di bilanciare questo scambio per la pace. Il mondo occidentale, il mondo orientale e la Cina hanno tutti la capacitร di mantenere lโequilibrio della pace e la forza per farlo. Dobbiamo trovare il modo, sempre attraverso il dialogo; non cโรจ altra via (allarga le braccia come per abbracciare). Lโincontro si ottiene attraverso il dialogo. Il vero equilibrio della pace si realizza attraverso il dialogo. Dialogo non significa che si finisce con un compromesso, mezza torta a te e lโaltra mezza a me. ร quello che รจ accaduto a Yalta e abbiamo visto i risultati. No, dialogo significa: bene, siamo arrivati a questo punto, posso essere o non essere dโaccordo, ma camminiamo insieme; รจ questo che significa costruire. E la torta rimane intera, camminando insieme. La torta appartiene a tutti, รจ umanitร , cultura. Tagliare la torta, come a Yalta, significa dividere lโumanitร e la cultura in piccoli pezzi. E la cultura e lโumanitร non possono essere tagliate in piccoli pezzi. Quando parlo di questa grande torta parlo in senso positivo. Tutti possono influire sul bene comune di tutti (il Papa sorride e chiede: ยซNon so se lโesempio della torta รจ chiaro per i cinesiยป. Annuisco).
Negli ultimi decenni la Cina ha sperimentato tragedie senza pari. Dal 1980 i cinesi hanno sacrificato ciรฒ che hanno sempre avuto piรน a cuore, i loro figli. Per i cinesi si tratta di ferite molto profonde. Tra lโaltro, hanno lasciato un enorme vuoto nelle loro coscienze e in qualche modo anche un bisogno estremamente profondo di riconciliarsi con se stessi e di perdonarsi. Nellโanno della misericordia, che messaggio puรฒ dare al popolo cinese?
Lโinvecchiamento di una popolazione e dellโumanitร si sta verificando in molti luoghi. Qui in Italia il tasso di natalitร รจ quasi al di sotto dello zero, e piรน o meno รจ lo stesso anche in Spagna. La situazione in Francia, con la sua politica di assistenza alle famiglie, sta migliorando. Ed รจ ovvio che le popolazioni invecchiano. Invecchiano e non hanno figli. In Africa, per esempio, รจ stato un piacere vedere bambini nelle strade. Qui a Roma, se vai in giro, vedi pochissimi bambini. Forse dietro cโรจ la paura alla quale lei sta alludendo, lโerrata percezione non che semplicemente rimarremo indietro, ma che finiremo in miseria, quindi non facciamo figli. Ci sono altre societร che hanno fatto la scelta opposta. Per esempio, durante il mio viaggio in Albania sono rimasto sorpreso nello scoprire che lโetร media della popolazione รจ di circa quarantโanni. Esistono paesi giovani; penso che in Bosnia ed Erzegovina sia lo stesso. Paesi che hanno sofferto e scelgono la gioventรน. Poi cโรจ il problema del lavoro. ร una cosa che la Cina non ha, perchรฉ ha la capacitร di offrire lavoro sia in campagna sia in cittร . Ed รจ vero, il problema della Cina di non avere figli deve essere molto doloroso; perchรฉ la piramide viene invertita e un bambino deve portare il fardello del padre, della madre, dei nonni. E questo รจ sfibrante, faticoso, disorientante. Non รจ naturale. Mi sembra di capire che la Cina ha aperto nuove possibilitร su questo fronte.
Come dovrebbero essere affrontate queste sfide delle famiglie in Cina, considerando che si trovano in un processo di profondo cambiamento e non corrispondono piรน al modello tradizionale cinese della famiglia?
Riprendendo il tema, nellโanno della misericordia, che messaggio posso dare al popolo cinese? La storia di un popolo รจ sempre un cammino. Talvolta un popolo cammina piรน velocemente, altre volte piรน lentamente, altre ancora si ferma, a volte fa un errore e ritorna un poโ indietro, oppure prende il cammino sbagliato e deve ritornare sui propri passi per seguire quello giusto. Ma quando un popolo va avanti, la cosa non mi preoccupa perchรฉ significa che sta facendo storia. E penso che il popolo cinese stia andando avanti, ed รจ questa la sua grandezza. Cammina, come tutti i popoli, attraversando luci e ombre. Guardando al passato โ e forse il fatto di non avere figli crea un complesso โ รจ salutare assumersi la responsabilitร del proprio cammino. Bene, abbiamo seguito questo percorso, qualcosa non ha funzionato per niente, quindi adesso si sono aperte altre possibilitร . Entrano in gioco altre questioni: lโegoismo di alcuni dei settori benestanti che preferiscono non avere figli, e cosรฌ via. Devono assumersi la responsabilitร del proprio cammino. E andrei anche oltre: non siate amareggiati, bensรฌ in pace con il vostro cammino, anche se avete fatto errori. Non posso dire la mia storia รจ stata negativa, che odio la mia storia (il Papa mi rivolge uno sguardo penetrante). No, ogni popolo deve riconciliarsi con la propria storia quale suo cammino, con successi ed errori. E questa riconciliazione con la propria storia porta molta maturitร , molta crescita. Qui utilizzerei la parola usata nella domanda: misericordia. ร salutare per una persona provare misericordia per se stessa, non essere sadica o masochista. Questo รจ sbagliato. E direi la stessa cosa per un popolo: รจ salutare per un popolo essere misericordioso verso se stesso. E questa nobiltร dโanimoโฆ Non so se usare o no la parola perdono, non lo so. Ma accettare che quello รจ stato il mio cammino, sorridere e andare avanti. Se ci si stanca e ci si ferma, si puรฒ diventare amareggiati e corrotti. E quindi, quando ci si assume la responsabilitร del proprio cammino, accettandolo per quel che รจ stato, ciรฒ consente alla propria ricchezza storica e culturale di emergere, anche nei momenti difficili. E come le si puรฒ permettere di emergere? Qui ritorniamo alla prima domanda: nel dialogo con il mondo attuale. Dialogare non significa arrendersi, perchรฉ a volte cโรจ il pericolo, nel dialogo tra paesi diversi, di agende nascoste, ovvero di colonizzazioni culturali. ร necessario riconoscere la grandezza del popolo cinese, che ha sempre conservato la propria cultura. E la sua cultura โ non sto parlando di ideologie che possono esserci state in passato โ la sua cultura non รจ stata imposta.
La crescita economica del paese รจ avvenuta a un ritmo straordinario, ma ciรฒ ha comportato anche disastri umani e ambientali che Pechino sta cercando di affrontare e risolvere. Allo stesso tempo, la ricerca di efficienza lavorativa sta imponendo nuovi costi alle famiglie: talvolta genitori e figli vengono divisi a causa delle esigenze lavorative. Che messaggio puรฒ dare loro?
Mi sento piuttosto come una suocera che dร consigli su ciรฒ che andrebbe fatto (ride). Suggerirei un sano realismo; la realtร deve essere accettata, ovunque essa provenga. Questa รจ la nostra realtร ; come nel calcio il portiere deve prendere la palla da ovunque arrivi. La realtร deve essere accettata per ciรฒ che รจ. Essere realisti. Questa รจ la nostra realtร . Per prima cosa devo essermi riconciliato con la realtร . Non mi piace, sono contrario, mi fa soffrire, ma devo venirci a patti, non posso farci niente. Il secondo passo รจ di lavorare per migliorare la realtร e cambiarne la direzione. Ora, vede che sono suggerimenti semplici, un poโ comuni. Ma fare come lo struzzo che nasconde la testa nella sabbia per non vedere la realtร , non accettarla, non รจ una soluzione. Dunque, discutiamo, continuiamo a cercare, continuiamo a camminare, sempre in cammino, in movimento. Lโacqua del fiume รจ pura perchรฉ continua a scorrere; lโacqua ferma ristagna. ร necessario accettare la realtร cosรฌ comโรจ, senza mascherarla, senza sofisticarla, e trovare sempre modi per migliorarla. Bene, questa รจ una cosa molto importante. Se ciรฒ accade a unโazienda che ha lavorato per ventโanni e cโรจ una crisi negli affari, ci sono poche vie creative per migliorarla. Al contrario, quando accade a un paese antico, con la sua storia secolare, la sua saggezza secolare, la sua creativitร secolare, allora si crea tensione tra il problema presente e il suo passato di antica ricchezza. E questa tensione porta feconditร quando guarda al futuro. Ritengo che la grande ricchezza della Cina, oggi, stia nel guardare al futuro da un presente sostenuto dalla memoria del suo passato culturale. Vivere in tensione, non nellโansia, e la tensione รจ tra il ricchissimo passato e la sfida del presente che deve essere portata avanti nel futuro; vale a dire, la storia non finisce qui.
In occasione del prossimo nuovo anno cinese della Scimmia, vorrebbe inviare un saluto al popolo cinese, alle autoritร e al presidente Xi Jinping?
Alla vigilia del nuovo anno, desidero inviare i miei migliori auspici e auguri al presidente Xi Jinping e a tutto il popolo cinese. E desidero esprimere la mia speranza che non perda mai la consapevolezza storica di essere un grande popolo, con una grande storia di saggezza, e che ha molto da offrire al mondo. Il mondo guarda alla vostra grande saggezza. In questo nuovo anno, con questa consapevolezza, possiate continuare ad andare avanti per aiutare e cooperare con tutti nella cura per la nostra casa comune e i nostri popoli comuni. Grazie!