Paolo de Martino โ€“ Commento al Vangelo del 27 Novembre 2022

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Sorpresa!

Matteo scrive questo capitolo in un momento di profonda crisi della sua comunitร . Il fervore iniziale si era affievolito, allโ€™esterno continuavano ostilitร  e persecuzioni, il ritorno di Cristo, che si pensava imminente, tardava a venire. La storia continuava a essere fatta di soprusi e prevaricazioni. La parola di Gesรน sembrava rivelarsi unโ€™utopia o unโ€™amara illusione.

Noรจ

Matteo descrive il ritorno di Cristo in termini apocalittici. Il rimando รจ alla vicenda di Noรจ, al diluvio universale: ยซCome furono i giorni di Noรจ, cosรฌ sarร  la venuta del Figlio dellโ€™uomoยป.
Agli occhi dei suoi contemporanei, Noรจ dovette apparire come un folle. Costruire una barca senza nessun mare attorto era da pazzi, ma fu proprio quellโ€™arca a salvargli la vita. Magari anche oggi, chi ci vede pregare, o andare a messa, costruendo uno spazio interiore della vita spirituale puรฒ pensare che siamo un poโ€™ folli.

La distrazione, la noncuranza e la superficialitร  degli uomini impedirono loro di intravedere lโ€™arrivo del diluvio. Noรจ (in ebraico โ€œnoahโ€, significa condurreโ€) conduce tutti gli animali in salvo ma ciรฒ che noi traduciamo โ€œanimaliโ€ letteralmente sono i โ€œviventi, tutto ciรฒ che viveโ€. Noรจ salva tutta la vita che cโ€™รจ e la conduce nellโ€™arca, cioรจ nellโ€™โ€archรฉโ€, in ciรฒ che cโ€™รจ da sempre, fin da principio.

Vivevano senza mistero, gli uomini ai tempi di Noรจ, ยซmangiavano e bevevano, prendevano moglie e maritoยป. Presi dalla quotidianitร , dalle preoccupazioni, da mille distrazioni come al tempo di Noรจ, corriamo seriamente il rischio di lasciar morire la parte piรน vera di noi. Nulla di male, questo รจ il tran tran quotidiano cui tutti siamo sottoposti, ma unโ€™esistenza che non riesce ad andare oltre lโ€™oggi รจ una vita triste, senza rivelazione: per questo ยซnon si accorsero di nullaยป. Bernanos scrive invece: ยซHa fede chi ha scoperto la carica di rivelazione del quotidiano, lโ€™epifania racchiusa nellโ€™istanteยป.

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Il problema non รจ morire ma pensare che la vita consista nella somma di ciรฒ che mangiamo, beviamo e facciamo. Noi siamo ciรฒ per cui abbiamo vissuto. Amico lettore, tu per cosa stai vivendo?

La vita eterna รจ avvolgere con lโ€™amore le solite cose quotidiane: lโ€™amore dona eternitร  a ogni piรน piccolo gesto. I nostri giorni sono come quelli di Noรจ quando ci aggrappiamo solo ai bisogni senza piรน sognare, quando ci accontentiamo di vivere in superfice senza accorgerci del segreto della vita che ci supera, quando non ci accorgiamo che il tempo, lโ€™attimo che stiamo vivendo, si apre sullโ€™eternitร . Amico lettore, non vivere senza mistero. Alcuni uomini muoiono una volta sola, altri tutti i giorni. La morte (il diluvio) toccherร  tutti. Mi auguro che la morte ci trovi vivi. Come piccoli Noรจ, diamo luce a tutto il potenziale che cโ€™รจ in noi.

Allโ€™inizio della creazione, Dio aveva detto: ยซSiate fecondi e moltiplicateviยป che noi abbiamo banalmente interpretato con โ€œfate figliโ€ ma quel mito si pone su di un livello molto piรน profondo. Non si tratta di un criterio quantitativo (fate figli) ma qualitativo (sviluppate la vita che รจ dentro di voi). Compito dellโ€™umanitร  era evolvere, divenire, sviluppare nuova vita di cui far figli biologici era solo un segno. Ma poi lโ€™uomo si era limitato a procreare ed era morto spiritualmente, si era anestetizzato e quando si vive cosรฌ, inevitabilmente accade il diluvio (โ€œmabul โ€œ in ebraico รจ lโ€™anarchia, il momento in cui alto e basso si confondono, un momento di perdita dellโ€™orientamento).

I giorni di Noรจ sono i giorni della superficialitร : ยซIl vizio supremo della nostra epoca รจ di essere superficialeยป (R. Panikkar). Se fossimo sentinelle vigilanti, ci accorgeremmo della sofferenza che bussa alla porta, della mano tesa che cerca invano un aiuto ma anche dei tanti doni che i giorni recano, di quanta bontร  e bellezza siamo circondati, insomma di quanto Dio vive in noi: ยซIl vostro male รจ di non rendervi conto di quanto siete belli!ยป (F. Dostoevskij).

Vegliare

Chi sarร  degno di entrare nel Regno di Dio? ยซAllora due uomini saranno nel campo: uno verrร  portato via e lโ€™altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrร  portata via e lโ€™altra lasciataยป. Due persone che si dedicano alla stessa attivitร , uno sarร  degno di essere preso, cioรจ salvato, lโ€™altro sarร  lasciato in balia della catastrofe.

Non รจ dellโ€™angelo della morte che parla il vangelo, tranquilli, ma di due modi diversi di vivere nel campo della vita: uno vive da adulto, lโ€™altro da bambino; uno vive con uno sguardo sullโ€™infinito, lโ€™altro chiuso nel suo guscio; uno aperto alle necessitร  degli altri, lโ€™altro chino sui suoi bisogni; uno รจ pronto allโ€™incontro con il Signore, lโ€™altro non si accorge di nulla. Amico lettore, la vita รจ molto di piรน della somma del tuo fare, cโ€™รจ solo una cosa che la morte non puรฒ toccare: lโ€™amore dato e ricevuto.

Dopo aver paragonato la venuta del Figlio dellโ€™uomo al diluvio, Matteo ne parla come dellโ€™arrivo di un ladro, per questo invita a vegliare. In Palestina la notte era misurata in quattro tempi chiamati veglie: la prima, sera (dalle 18.00 alle 21.00), la seconda, mezzanotte (dalle 21.00 alle 24.00), la terza, canto del gallo (dalle 24.00 alle 3.00), la quarta, mattino (dalle 3.00 alle 6.00).

Che cosa vuol dire questa strana parabola? Dio รจ sorpresa. Amico lettore lasciati sorprendere, stupire, meravigliare. La sorpresa, dal punto di vista scientifico, stimola il piacere del cervello. Una vita โ€œpiena di sorpreseโ€ รจ piรน vitale, piacevole, imprevedibile che ci mantiene vivi. Lo sappiamo tutti: cosโ€™รจ che ci fa felici nella vita? Le sorprese.

Il Signore รจ un ladro strano perchรฉ non ruba nulla ma dona tutto. Lโ€™incontro con Lui mette a soqquadro la casa, cambia la vita. Il ladro รจ attirato dalla ricchezza, il Signore รจ attirato dallโ€™uomo che รจ prezioso ai suoi occhi. Eโ€™ un ladro che viene in silenzio, senza rumore ma si accorgono di lui solo quelli che vegliano, che sanno vedere quanto Dio cโ€™รจ nel mondo.

Mi piace pensare che lโ€™uomo sia in attesa di Dio ma anche Dio sia in attesa dellโ€™uomo perchรฉ gli sta a cuore. Me lo immagino Dio che non riesce a prendere sonno finchรฉ lโ€™uomo non รจ entrato dalla porta di casa sua. Qualcuno ha detto che Dio รจ inutile allโ€™uomo, non serve, ne puรฒ fare a meno. Io sono convinto che Dio, come tutte le cose apparentemente inutili, attenda il suo turno perchรฉ sa che lโ€™uomo, quando sarร  deluso dalla precarietร  delle cose umane, lo chiamerร  ad aprirgli una sguardo sullโ€™infinito.

A volte ho lโ€™impressione che abbiamo ridotto il cristianesimo a qualcosa di mieloso e consolante con cui addolcire le amarezze della vita: Dio sembra essere diventato una sorta di talismano da tirare fuori allโ€™occorrenza. Amico lettore veglia per non far diventare la tua fede un impasto di scaramanzie e superstizioni, veglia per non cadere nellโ€™abitudinarietร  della preghiera, per non interrompere la ricerca di Dio, illudendoti di essere giร  a posto, veglia per darti una mossa, per dare ordine alla vita, per riconoscere Dio che sta visitando la tua casa.

La bella notizia di questa domenica? Se tu fai qualcosa per amore, quello che fai ha un valore eterno che nessuno potrร  mai distruggere.

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