don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 6 Novembre 2022

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Ci abbiamo provato tutti a prendere in giro qualcuno, magari partendo da qualche argomentazione che quella persona riteneva importante. Chissà come ci siamo sentiti. E chissà come ci siamo sentiti quando abbiamo scoperto che anche gli altri hanno provato a prenderci in giro su una cosa di cui eravamo convinti. Forse avremmo voluto dimostrare la verità della nostra convinzione.

I sadducei che non credono alla vita dopo la morte, vanno da Gesù per prenderlo in giro sul discorso della risurrezione. Gesù risponde chiaramente che la risurrezione è vita e Dio che crea la vita e non può lasciare che questa venga meno, altrimenti verrebbe meno anche la sua essenza. 

Così il Signore parla di “quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti” dicendo che non è un fatto inventato da lui, ma anche ai patriarchi fu rivelata questa realtà. 

Pensare la resurrezione come rianimazione di un cadavere sarebbe assurdo. I Figli di Dio vivono dello Spirito di vita che viene loro donato nel Battesimo e rinnovato con i sacramenti. Ecco perché è importante non solo vivere tutti i sacramenti, ma viverli bene. 

La risurrezione, allora, è spiritualizzazione di tutto l’essere umano. Grazie a quello Spirito l’uomo partecipa alla vita di Dio. Entra nel circolo trinitario che è vita infinita. Anche noi riceviamo la vita divina nello Spirito. E Dio è il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe i quali erano di questo mondo, ma ora sono nel mondo dei Figli con il Padre. 

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Gesù non ha dimostrato la sua ragione, ha solo parlato del suo essere Figlio dello stesso Padre di cui sappiamo e crediamo di essere anche noi figli in virtù del Battesimo. E noi quando preghiamo parliamo con chi sappiamo che ci ascolta, quindi a un Dio vivo. E come nessun vivente si vorrebbe circondare di persone morte, così Dio vuole circondarsi solo di persone vive!

  • Tu credi in Dio morto o vivo? E credi che i Figli di Dio vivono con lui nell’Eternità?

 

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