don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di domenica 28 Agosto 2022

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Cosa dice la Parola/Gesรน

Continuiamo il nostro cammino domenicale. In queste ultime domeniche, mentre seguiamo Gesรน lungo il cammino che lo condurrร  a Gerusalemme (XIII domenica), stiamo imparando a focalizzare la nostra attenzione in Dio, Padre nostro. Gesรน non solo si sta dirigendo con decisione verso il Padre, ma cโ€™invita a fare altrettanto, perchรฉ Lui รจ  il senso della vita, Lui รจ colui che ha preparato il banchetto del Cielo per tutti noi, anche se per entrarvi dobbiamo  varcare la porta stretta dellโ€™amore (cfr domenica scorsa). Eโ€™ una scelta che deve muoverci sapendo che il Padre non รจ un  antagonista della nostra vita, anzi: รจ collaboratore della nostra gioia.  

  • XVII domenica, 24 luglio: Gesรน insegna il Padre nostro. 
  • XVIII domenica, 31 luglio: Gesรน invita a fondare la vita in Dio Padre, e non sui beni effimeri che passano. 
  • XIX domenica, 7 agosto: Gesรน ricorda che il Regno non รจ conquista, ma dono del Padre per noi suo โ€œpiccolo greggeโ€.  
  • XX domenica, 14 agosto: Gesรน ci testimonia dโ€™essere venuto a portare il fuoco dellโ€™amore del Padre tra noi 
  • XXI domenica, 21 agosto: Gesรน insegna che la porta per entrare nel regno del Padre รจ stretta: รจ la porta dellโ€™amore.  

Lectio divina, XXII domenica tempo ordinario anno C, don Andrea Vena

In una parola, Gesรน ci sta educando alla sola cosa che conta, ci sta educando alla parte migliore della vita.  Come ogni domenica il testo del vangelo viene introdotto dalla prima lettura, oggi tratta dal libro del Siracide.  Lโ€™Autore ricorda che รจ rispettato colui che โ€œcompie le opere con mitezzaโ€ฆโ€, che โ€œpiรน รจ grande, piรน deve farsi umile, e  troverร  grazia davanti al Signoreโ€. Una mitezza e una umiltร  animate dalla certezza, risponderemo nel salmo, che  non siamo noi a preparare la casa al Signore, non siamo noi a doverci scegliere i posti, ma รจ Dio stesso a scegliere  il meglio per ciascuno di noi. Questa chiave di lettura bene ci aiuta a introdurci nel testo evangelico.  v. 1: โ€œAvvenne che un sabato Gesรน si recรฒ a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano ad osservarloโ€.  

In questo primo versetto viene contestualizzata la scena. รˆ interessante che mentre i farisei osservavano Gesรน, Lui  osservava loro, come emerge dal versetto seguente. Il fatto che si trovi in casa di uno dei farisei segnala che Gesรน  non teme il dialogo il confronto con coloro che lo stanno criticando e con chi assume atteggiamenti che Lui stesso  critica: ยซSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perchรฉ dicono e non  fanno. 4Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le  fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6amano posti dโ€™onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare โ€˜rabbรฌโ€dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โ€˜rabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro maestro e voi siete  tutti fratelli. 9E non chiamate nessuno โ€˜padreโ€™ sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello del cieloยป (cfr Mt 23,1ss). Il rischio, segnala Gesรน, รจ  proprio quello di volersi mettere in mostra, di attendere un contraccambio di onore e di prestigio. Da queste cose  siamo invitati a fuggire.  

7- : โ€œDiceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: โ€œQuando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน degno di te, e colui che ha invi tato te e lui venga a dirti: โ€œCedigli il posto!โ€. Allora dovrai con vergogna occupare lโ€™ultimo posto. Invece, quando sei invitato, vaโ€™ a metterti allโ€™ultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: โ€œAmico, vieni piรน  avanti!โ€. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perchรฉ chiunque si esalta sarร  umiliato, e chi si  umilia sarร  esaltatoโ€. 

Ciรฒ che Gesรน critica รจ la bramosia dei primi posti, del primeggiare. Vizio dโ€™un tempo cosรฌ sempre attuale! Se domenica scorsa parlavamo della bramosia del possedere, oggi ci troviamo di fronte alla bramosia dellโ€™apparire. In  altre parole sono traduzione dei vizi capitali. Gesรน osserva questo voler โ€œprimeggiareโ€ che porta, anche se il van gelo non lo dice, a non curarsi di chi ti sta accanto (come Lazzaro e il ricco epulone, cfr Lc 16;,19.31) a utilizzare il tuo tempo  nellโ€™escogitare come farsi notare, magari vivendo con nervosismo, sgomitando pur di arrivare al primo posto, anzichรฉ vivere con serenitร  e gioia quello che si รจ e si ha. Gesรน conosce la smania umana di primeggiare, quella di chi  ยซama i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchettiยป (Lc 20,46). Un cercare i primi posti per affermare la  propria superioritร  sugli altri, che poi fa male a se stessi e alla Comunitร , perchรฉ ferisce la fraternitร . Papa Francesco chiama queste persone โ€œgli arrampicatoriโ€! 

E dopo tanto, alla fine, puรฒ capitare di restare a bocca asciutta: โ€œCedigli il postoโ€. Perchรฉ non idoneo, perchรฉ qualcuno รจ piรน importante di teโ€ฆ Impariamo invece a stare al nostro posto, sapendo che cโ€™รจ chi ha preparato il posto  giusto per noi. Impariamo a dare fiducia al Padre del cielo: โ€œOsservate come crescono i gigli del campo: non faticano  e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste cosรฌ lโ€™erba del  campoโ€ฆnon farร  molto piรน per voi, gente di poca fedeโ€ (Mt 6,24-34). Il Padre del cielo, ci sta insegnando Gesรน, sa ciรฒ di  cui abbiamo bisogno. Lui sa quale sia il posto giusto per noi, e solo lรฌ troveremo la pace che stiamo cercando. A noi  saperci fare piccoli โ€“ siamo โ€œpiccolo greggeโ€, la โ€œporta รจ strettaโ€ -, certi che il Padre sa. Diversamente, come ha  concluso lโ€™evangelista Matteo, saremo solo gente di poca fede. Gente che a parole si professa cristiana, ma che in  realtร  conduce una vita altra. Ecco perchรฉ non basta lโ€™apparenza, lโ€™etichetta esteriore. Dio guarda al cuore! 

A tale riguardo vorrei ripensare allโ€™esperienza di don Ernest Simoni, creato Cardinale da papa Francesco. Fu rapito  e imprigionato in un campo di lavori forzati organizzati dai comunisti albanesi. Allโ€™inizio non capiva quello che gli  stava accadendo, ma poi si disse: โ€œSe il Signore mi ha posto in questo campo di lavoro, vuol dire che aveva bisogno  di un sacerdote qui. Sarรฒ il parroco di questi prigionieri. E cominciรฒ segretamente ad ascoltare le confessioni, a  celebrare messa. Tutto partรฌ da questa sua riflessione: โ€œPerchรฉ il Signore mi ha voluto qui? Lui sa qual รจ il posto giusto  per meโ€.  

Quanto Gesรน insegna non si riduce quindi a un atto di galateo a tavola, quanto nellโ€™imparare a condurre uno stile  di vita ispirato dal vangelo, senza doppi fini. Nel cuore umano cโ€™รจ sempre il rischio di lasciare il primo posto allโ€™invidia, allโ€™aviditร , al possesso, alla competizione. Lโ€™arte di scalare il potere, anche ecclesiale, รจ sempre in agguato  nel nostro cuore, ricorda papa Francesco. Un esercizio che punta a far sรฌ che ci mostriamo per ciรฒ che non siamo,  preoccupati del giudizio degli altri, e non di quello di Dio. Questo porta condurre una vita non autentica, perchรฉ ci  fa inseguire lโ€™illusione di noi stessi, ma non la realtร  di ciรฒ che siamo. Pensiamo ad Adamo ed Eva, i primi che cercarono di diventare come Dio! per poi ritrovarsi pieni di vergogna (Genesi 3), che guarda caso รจ la condizione di chi  sceglie il primo posto e poi รจ costretto a cederlo ad altri: โ€œAllora dovrai con vergogna occupare lโ€™ultimo postoโ€.  Chi sa vivere con umiltร  e veritร  โ€“ la porta stretta descritta domenica scorsa โ€“ si sentirร  chiamato โ€œAmicoโ€ da Dio, il quale gli indicherร  il posto pensato per lui: โ€œAmico, siediti accanto a meโ€ (cfr Mt 25: โ€œVenite benedetti dal Padre mioโ€ฆโ€). Questa amicizia non verrร  meno neanche nel tradimento: โ€œAmico, per questo sei qui!โ€ (Mt 26,50). Anche nel mo mento piรน buio e triste, quando la โ€œsgomitataโ€ si fa violenta, Gesรน tenta di recuperare lโ€™amico con lโ€™amore.  Quanto Gesรน insegna e chiede รจ di fatto quanto Lui stesso ha fatto per noi, obbedendo al Padre del cielo: il  Maestro ยซmite e umile di cuoreยป (Mt 11,29), che ยซumiliรฒ se stesso facendosi obbediente fino alla morte, anzi alla morte  di croceยป (Fil 2,8): per questo Dio lo ha esaltato, richiamandolo dalla morte alla vita eterna (cf. Fil 2,9-11).Gesรน ha preso  lโ€™ultimo posto nel mondo โ€“ la croce โ€“ e con questa umiltร  radicale/annientamento di sรจ ci ha salvati e Dio Padre lo  ha fatto risorgere. La ricompensa รจ molto piรน grande di ogni attesa. 

12-14: Disse poi a colui che lโ€™aveva invitato: โ€œQuando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici nรฉ i tuoi fratelli nรฉ i tuoi parenti nรฉ i ricchi vicini, perchรฉ a loro volta non ti invitino anchโ€™essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perchรฉ non

hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giustiโ€. Se la prima parabola era centrata sullโ€™imparare a lasciare a Dio scegliere il posto per noi, qui viene chiesto di lasciare  a Dio, padrone di casa, di decidere chi invitare, sapendo che noi dobbiamo semplicemente โ€“ ma quanta fatica e  quanta lotta โ€“ partecipare alla gioia del Padre del cielo (cfr Lc 15). Ciรฒ che Gesรน insegna รจ evitare di amare attendendosi il contraccambio, solo per farsi belli di fronte agli altri. Lโ€™amore chiede di farsi gratuito: o รจ gratuito o non รจ  amore: รจ ยซavere in noi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesรนยป (cf. Fil 2,5), garanzia che ci conduce giร  oggi alla  felicitร . Vivere con lui e come lui รจ la nostra gioia beata. 

Riprendendo il primo versetto del vangelo odierno, dove si diceva che Gesรน era in casa di alcuni farisei, si capisce  che Egli sta suggerendo loro di cambiare atteggiamento, invitandoli non tanto a โ€œfarsi belliโ€ davanti agli uomini,  quanto davanti al Padre del cielo. Lโ€™invito rivolto ai farisei non รจ relegato al passato, ma รจ rivolto ai farisei di tutti i  tempi: a quel fariseo che cโ€™รจ in ciascuno di noi e che spesso sgomita pur di emergere, di farsi notare, di sentirsi piรน  importante degli altri. In secondo luogo, in quel banchetto possiamo vedere anche il banchetto dellโ€™Eucaristia,  preludio-anticipo del banchetto del cielo: anche qui, cโ€™รจ poco da sgomitare per mostrare di essere migliori. Gesรน sceglie gli ultimi, anche perchรฉ spesso i cosiddetti primi sono sempre impegnati su altro (cfr Mt 22,1-14). รˆ il grande  cammino della conversione, passare dallโ€™io a Dio. Eโ€™ il cammino della vita.

Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน

Colletta anno C

O Dio, che chiami i poveri e i peccatori alla festosa assemblea della nuova alleanza, concedi a noi di onorare la  presenza del Signore negli umili e nei sofferenti, per essere accolti alla mensa del tuo regno.  

Signore Gesรน, 

ancora una volta, 

fai sosta nella casa della mia vita.  

Non mi giudichi. 

Non mi accusi.  

Non mi umili. 

Mโ€™inviti semplicemente  

a non sgomitare  

per arrivare a chissร  quale posizione, 

anche perchรฉ secondo la tua regola, 

i primi diventeranno ultimi e gli ultimi primi. 

Mโ€™insegni invece ad accogliere  

il posto che Dio, Padre nostro, 

ha pensato per me.  

Solo in questโ€™obbedienza 

risuonerร  sempre in me, 

anche nelle turbolenze della vita, 

la tua Parola di speranza e di amore: 

โ€œAmico, vieniโ€.

Il commento al Vangelo di domenica 28 Agosto 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.