Cosa dice la Parola/Gesรน
Continuiamo il nostro cammino domenicale. In queste ultime domeniche, mentre seguiamo Gesรน lungo il cammino che lo condurrร a Gerusalemme (XIII domenica), stiamo imparando a focalizzare la nostra attenzione in Dio, Padre nostro. Gesรน non solo si sta dirigendo con decisione verso il Padre, ma cโinvita a fare altrettanto, perchรฉ Lui รจ il senso della vita, Lui รจ colui che ha preparato il banchetto del Cielo per tutti noi, anche se per entrarvi dobbiamo varcare la porta stretta dellโamore (cfr domenica scorsa). Eโ una scelta che deve muoverci sapendo che il Padre non รจ un antagonista della nostra vita, anzi: รจ collaboratore della nostra gioia.
- XVII domenica, 24 luglio: Gesรน insegna il Padre nostro.
- XVIII domenica, 31 luglio: Gesรน invita a fondare la vita in Dio Padre, e non sui beni effimeri che passano.
- XIX domenica, 7 agosto: Gesรน ricorda che il Regno non รจ conquista, ma dono del Padre per noi suo โpiccolo greggeโ.
- XX domenica, 14 agosto: Gesรน ci testimonia dโessere venuto a portare il fuoco dellโamore del Padre tra noi
- XXI domenica, 21 agosto: Gesรน insegna che la porta per entrare nel regno del Padre รจ stretta: รจ la porta dellโamore.

In una parola, Gesรน ci sta educando alla sola cosa che conta, ci sta educando alla parte migliore della vita. Come ogni domenica il testo del vangelo viene introdotto dalla prima lettura, oggi tratta dal libro del Siracide. LโAutore ricorda che รจ rispettato colui che โcompie le opere con mitezzaโฆโ, che โpiรน รจ grande, piรน deve farsi umile, e troverร grazia davanti al Signoreโ. Una mitezza e una umiltร animate dalla certezza, risponderemo nel salmo, che non siamo noi a preparare la casa al Signore, non siamo noi a doverci scegliere i posti, ma รจ Dio stesso a scegliere il meglio per ciascuno di noi. Questa chiave di lettura bene ci aiuta a introdurci nel testo evangelico. v. 1: โAvvenne che un sabato Gesรน si recรฒ a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano ad osservarloโ.
In questo primo versetto viene contestualizzata la scena. ร interessante che mentre i farisei osservavano Gesรน, Lui osservava loro, come emerge dal versetto seguente. Il fatto che si trovi in casa di uno dei farisei segnala che Gesรน non teme il dialogo il confronto con coloro che lo stanno criticando e con chi assume atteggiamenti che Lui stesso critica: ยซSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perchรฉ dicono e non fanno. 4Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6amano posti dโonore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare โrabbรฌโdalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โrabbรฌโ, perchรฉ uno solo รจ il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate nessuno โpadreโ sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello del cieloยป (cfr Mt 23,1ss). Il rischio, segnala Gesรน, รจ proprio quello di volersi mettere in mostra, di attendere un contraccambio di onore e di prestigio. Da queste cose siamo invitati a fuggire.
7- : โDiceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: โQuando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน degno di te, e colui che ha invi tato te e lui venga a dirti: โCedigli il posto!โ. Allora dovrai con vergogna occupare lโultimo posto. Invece, quando sei invitato, vaโ a metterti allโultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: โAmico, vieni piรน avanti!โ. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, e chi si umilia sarร esaltatoโ.
Ciรฒ che Gesรน critica รจ la bramosia dei primi posti, del primeggiare. Vizio dโun tempo cosรฌ sempre attuale! Se domenica scorsa parlavamo della bramosia del possedere, oggi ci troviamo di fronte alla bramosia dellโapparire. In altre parole sono traduzione dei vizi capitali. Gesรน osserva questo voler โprimeggiareโ che porta, anche se il van gelo non lo dice, a non curarsi di chi ti sta accanto (come Lazzaro e il ricco epulone, cfr Lc 16;,19.31) a utilizzare il tuo tempo nellโescogitare come farsi notare, magari vivendo con nervosismo, sgomitando pur di arrivare al primo posto, anzichรฉ vivere con serenitร e gioia quello che si รจ e si ha. Gesรน conosce la smania umana di primeggiare, quella di chi ยซama i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchettiยป (Lc 20,46). Un cercare i primi posti per affermare la propria superioritร sugli altri, che poi fa male a se stessi e alla Comunitร , perchรฉ ferisce la fraternitร . Papa Francesco chiama queste persone โgli arrampicatoriโ!
E dopo tanto, alla fine, puรฒ capitare di restare a bocca asciutta: โCedigli il postoโ. Perchรฉ non idoneo, perchรฉ qualcuno รจ piรน importante di teโฆ Impariamo invece a stare al nostro posto, sapendo che cโรจ chi ha preparato il posto giusto per noi. Impariamo a dare fiducia al Padre del cielo: โOsservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste cosรฌ lโerba del campoโฆnon farร molto piรน per voi, gente di poca fedeโ (Mt 6,24-34). Il Padre del cielo, ci sta insegnando Gesรน, sa ciรฒ di cui abbiamo bisogno. Lui sa quale sia il posto giusto per noi, e solo lรฌ troveremo la pace che stiamo cercando. A noi saperci fare piccoli โ siamo โpiccolo greggeโ, la โporta รจ strettaโ -, certi che il Padre sa. Diversamente, come ha concluso lโevangelista Matteo, saremo solo gente di poca fede. Gente che a parole si professa cristiana, ma che in realtร conduce una vita altra. Ecco perchรฉ non basta lโapparenza, lโetichetta esteriore. Dio guarda al cuore!
A tale riguardo vorrei ripensare allโesperienza di don Ernest Simoni, creato Cardinale da papa Francesco. Fu rapito e imprigionato in un campo di lavori forzati organizzati dai comunisti albanesi. Allโinizio non capiva quello che gli stava accadendo, ma poi si disse: โSe il Signore mi ha posto in questo campo di lavoro, vuol dire che aveva bisogno di un sacerdote qui. Sarรฒ il parroco di questi prigionieri. E cominciรฒ segretamente ad ascoltare le confessioni, a celebrare messa. Tutto partรฌ da questa sua riflessione: โPerchรฉ il Signore mi ha voluto qui? Lui sa qual รจ il posto giusto per meโ.
Quanto Gesรน insegna non si riduce quindi a un atto di galateo a tavola, quanto nellโimparare a condurre uno stile di vita ispirato dal vangelo, senza doppi fini. Nel cuore umano cโรจ sempre il rischio di lasciare il primo posto allโinvidia, allโaviditร , al possesso, alla competizione. Lโarte di scalare il potere, anche ecclesiale, รจ sempre in agguato nel nostro cuore, ricorda papa Francesco. Un esercizio che punta a far sรฌ che ci mostriamo per ciรฒ che non siamo, preoccupati del giudizio degli altri, e non di quello di Dio. Questo porta condurre una vita non autentica, perchรฉ ci fa inseguire lโillusione di noi stessi, ma non la realtร di ciรฒ che siamo. Pensiamo ad Adamo ed Eva, i primi che cercarono di diventare come Dio! per poi ritrovarsi pieni di vergogna (Genesi 3), che guarda caso รจ la condizione di chi sceglie il primo posto e poi รจ costretto a cederlo ad altri: โAllora dovrai con vergogna occupare lโultimo postoโ. Chi sa vivere con umiltร e veritร โ la porta stretta descritta domenica scorsa โ si sentirร chiamato โAmicoโ da Dio, il quale gli indicherร il posto pensato per lui: โAmico, siediti accanto a meโ (cfr Mt 25: โVenite benedetti dal Padre mioโฆโ). Questa amicizia non verrร meno neanche nel tradimento: โAmico, per questo sei qui!โ (Mt 26,50). Anche nel mo mento piรน buio e triste, quando la โsgomitataโ si fa violenta, Gesรน tenta di recuperare lโamico con lโamore. Quanto Gesรน insegna e chiede รจ di fatto quanto Lui stesso ha fatto per noi, obbedendo al Padre del cielo: il Maestro ยซmite e umile di cuoreยป (Mt 11,29), che ยซumiliรฒ se stesso facendosi obbediente fino alla morte, anzi alla morte di croceยป (Fil 2,8): per questo Dio lo ha esaltato, richiamandolo dalla morte alla vita eterna (cf. Fil 2,9-11).Gesรน ha preso lโultimo posto nel mondo โ la croce โ e con questa umiltร radicale/annientamento di sรจ ci ha salvati e Dio Padre lo ha fatto risorgere. La ricompensa รจ molto piรน grande di ogni attesa.
12-14: Disse poi a colui che lโaveva invitato: โQuando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici nรฉ i tuoi fratelli nรฉ i tuoi parenti nรฉ i ricchi vicini, perchรฉ a loro volta non ti invitino anchโessi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perchรฉ non
hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giustiโ. Se la prima parabola era centrata sullโimparare a lasciare a Dio scegliere il posto per noi, qui viene chiesto di lasciare a Dio, padrone di casa, di decidere chi invitare, sapendo che noi dobbiamo semplicemente โ ma quanta fatica e quanta lotta โ partecipare alla gioia del Padre del cielo (cfr Lc 15). Ciรฒ che Gesรน insegna รจ evitare di amare attendendosi il contraccambio, solo per farsi belli di fronte agli altri. Lโamore chiede di farsi gratuito: o รจ gratuito o non รจ amore: รจ ยซavere in noi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesรนยป (cf. Fil 2,5), garanzia che ci conduce giร oggi alla felicitร . Vivere con lui e come lui รจ la nostra gioia beata.
Riprendendo il primo versetto del vangelo odierno, dove si diceva che Gesรน era in casa di alcuni farisei, si capisce che Egli sta suggerendo loro di cambiare atteggiamento, invitandoli non tanto a โfarsi belliโ davanti agli uomini, quanto davanti al Padre del cielo. Lโinvito rivolto ai farisei non รจ relegato al passato, ma รจ rivolto ai farisei di tutti i tempi: a quel fariseo che cโรจ in ciascuno di noi e che spesso sgomita pur di emergere, di farsi notare, di sentirsi piรน importante degli altri. In secondo luogo, in quel banchetto possiamo vedere anche il banchetto dellโEucaristia, preludio-anticipo del banchetto del cielo: anche qui, cโรจ poco da sgomitare per mostrare di essere migliori. Gesรน sceglie gli ultimi, anche perchรฉ spesso i cosiddetti primi sono sempre impegnati su altro (cfr Mt 22,1-14). ร il grande cammino della conversione, passare dallโio a Dio. Eโ il cammino della vita.
Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน
Colletta anno C
O Dio, che chiami i poveri e i peccatori alla festosa assemblea della nuova alleanza, concedi a noi di onorare la presenza del Signore negli umili e nei sofferenti, per essere accolti alla mensa del tuo regno.
Signore Gesรน,
ancora una volta,
fai sosta nella casa della mia vita.
Non mi giudichi.
Non mi accusi.
Non mi umili.
Mโinviti semplicemente
a non sgomitare
per arrivare a chissร quale posizione,
anche perchรฉ secondo la tua regola,
i primi diventeranno ultimi e gli ultimi primi.
Mโinsegni invece ad accogliere
il posto che Dio, Padre nostro,
ha pensato per me.
Solo in questโobbedienza
risuonerร sempre in me,
anche nelle turbolenze della vita,
la tua Parola di speranza e di amore:
โAmico, vieniโ.
Il commento al Vangelo di domenica 28 Agosto 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.