Inizia
un ciclo di quattro puntate dedicate alle icone, in cui vogliamo
soffermarci sulla rappresentazione del divino nell’Oriente cristiano e
nell’arte occidentale. Ci accompagna Enzo Bianchi,
Priore della Comunità monastica di Bose, che ci ha confessato che lui
stesso per un lungo periodo della propria vita si è dedicato alla
realizzazione di icone. Le testimonianze più antiche di iconografia su
tavola si datano a partire dal VI secolo. Tra il 726 e l’843 fu
comunque distrutto un patrimonio immenso e antichissimo di icone,
perché giudicate idolatre. Uno dei più grandi teologi che difese l’uso
delle immagini durante la lotta iconoclasta fu S. Giovanni Damasceno
che si chiedeva: “Come potremo rappresentare l’invisibile?”. Come dice
Bianchi, “In realtà, le icone non raffigurano l’invisibile, ma lo fanno
scorgere attraverso le scelte iconografiche, tecniche e compositive”.
In questa prima puntata esaminiamo opere occidentali e orientali
dedicate alla Trinità. L’arte bizantina, infatti, ebbe una notevole
influenza sull’arte sacra occidentale, come si può vedere nell’Italia
del secolo XIII nelle opere di Cimabue e di Duccio. In particolare, le
icone su cui ci soffermiamo sono la Trinità di Andrej Rublëv e quella
di Masaccio. Nella prima è il Vangelo che si fa immagine, nella seconda
è la Trinità che si fa viva nella Storia. Ascolta la prima puntata.
Inizia
un ciclo di quattro puntate dedicate alle icone, in cui vogliamo
soffermarci sulla rappresentazione del divino nell’Oriente cristiano e
nell’arte occidentale. Ci accompagna Enzo Bianchi,
Priore della Comunità monastica di Bose, che ci ha confessato che lui
stesso per un lungo periodo della propria vita si è dedicato alla
realizzazione di icone. Le testimonianze più antiche di iconografia su
tavola si datano a partire dal VI secolo. Tra il 726 e l’843 fu
comunque distrutto un patrimonio immenso e antichissimo di icone,
perché giudicate idolatre. Uno dei più grandi teologi che difese l’uso
delle immagini durante la lotta iconoclasta fu S. Giovanni Damasceno
che si chiedeva: “Come potremo rappresentare l’invisibile?”. Come dice
Bianchi, “In realtà, le icone non raffigurano l’invisibile, ma lo fanno
scorgere attraverso le scelte iconografiche, tecniche e compositive”.
In questa prima puntata esaminiamo opere occidentali e orientali
dedicate alla Trinità. L’arte bizantina, infatti, ebbe una notevole
influenza sull’arte sacra occidentale, come si può vedere nell’Italia
del secolo XIII nelle opere di Cimabue e di Duccio. In particolare, le
icone su cui ci soffermiamo sono la Trinità di Andrej Rublëv e quella
di Masaccio. Nella prima è il Vangelo che si fa immagine, nella seconda
è la Trinità che si fa viva nella Storia.
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Fonte:
Radio Rai 3 – Il presente file mp3 è linkato direttamente al sito Rai, pertanto non è stato in alcun modo alterato.