Il Vangelo del giorno – venerdì 27 Luglio 2018 – Gesuiti

È bello leggere che la Parola è paragonata ad un seme, perché la sua caratteristica è quella di crescere da solo, con calma, senza bisogno che il contadino gli faccia niente. Così è la Parola di Dio, che lavora dentro di noi e converte i nostri cuori. Il frutto del seme non si guadagna né si ottiene con lo sforzo, lo si riceve a mani aperte. E com’è difficile accogliere la gratuità!

Ma c’è una grande differenza tra aspettare e attendere un dono: se l’aspettare è l’atteggiamento distratto e annoiato di qualcosa che prima o poi arriverà, l’at-tesa è il “porsi verso”, è la disposizione di chi si prepara a ricevere, di chi si rende attento ai segni e non aspetta passivamente che le cose gli cadano addosso ma si prepara ad accoglierle.

Gesù oggi ci mette in guardia: fatevi trovare preparati, altrimenti le difficoltà e le tentazioni che la vita ci mette davanti soffocheranno il bello che vi attende. Preghiamo quindi il Signore che incostanza, tribolazioni e inganni del mondo non vincano sul desiderio di bene che portiamo dentro di noi.

Leonardo Vezzani SJ

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

  • Qual è l’ultimo seme del Signore che è germogliato nel mio cuore?
  • Cosa sto attendendo?
  • Quando, col sostegno del Signore, ho saputo essere costante nel desiderio del bene?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 13, 18-23
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Read more

Local News