Il Vangelo del giorno – venerdì 20 Luglio 2018 – Gesuiti

Legge e misericordia, l’eterno dilemma. Da che parte stare? Quale equilibrio salverà il mondo?

Gesù passa tra le messi, in un campo pronto per il raccolto, come fosse una nuova Genesi quando Dio passeggiava con l’uomo in mezzo alla creazione appena realizzata. E allo stesso modo manifesta la sua signoria. È il Signore della creazione, ed è il Signore del sabato.

Qualcuno vuole sostituirsi a Lui, dettare le leggi a Dio stesso: ti dico io, caro Signore, cosa è giusto e cosa è sbagliato; cosa si può fare e cosa no. La legge prima di tutto! Poi tutto il resto… anche tu!

Ma Gesù riprende il timone. Ridefinisce ogni relazione, anche quella tra la legge e la misericordia: entrambe necessarie, ma non a scapito dell’uomo. Dio si schiera dalla parte dell’uomo. Le messi e il loro raccolto sono per la gioia e la benedizione dell’uomo. Dio si mostra Signore di misericordia nella generosità, non tiene niente per sé, si colloca a fianco dell’uomo perché l’uomo sia come Lui. Sceglie di sposare la sua umanità e le sue debolezze. Si catapulta nella storia, non rimane ai margini. E stare dentro la storia è per lui stare al fianco dell’uomo così com’è.

Gesù, il Dio che si mostra sovrano senza opprimere, senza bisogno di appesantire la vita già segnata dal peccato. Per questo ancora una volta sa da quale parte schierarsi: sempre e solo dalla parte dell’uomo. Perché stare dalla parte dell’uomo è stare dalla parte di Dio. Che è misericordia!

Michele Papaluca SJ

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

  • La mia immagine di Dio è quella del padre misericordioso piuttosto che quella del giudice?
  • Sono uomo o donna della legge o della misericordia?
  • Faccio fatica a donare? Mi viene facile essere generoso?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 12, 1-8
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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