Il Vangelo del giorno – domenica 12 Agosto 2018 – Gesuiti

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Quello che nella vita sembra incomprensibile, molte volte si rivela fondamentale.

Ci sono passaggi della vita di cui non ci rendiamo conto, passaggi che sono segnati dalla sorpresa o anche dalla sofferenza. Lโ€™incomprensione diventa talvolta talmente pesante e oscura che desideriamo farla finita. Ci sembra impossibile continuare, andare avanti.

รˆ anche la storia di Elia, raccontata nel Cap. 19 del Primo libro dei Re. Elia รจ un uomo appassionato per la veritร , tenace, infaticabile cercatore di giustizia. Ma tutto questo gli costa. Si ritrova isolato, solo, giudicato.

Quando ti sembra che intorno a te tutti la pensino diversamente, quando sei convinto che gli altri stiano sbagliando, quando avresti la possibilitร  di indicare anche la direzione corretta, non sempre hai le energie e il coraggio di esporti. Non ci vogliamo compromettere, ci tiriamo indietro, pensiamo che non ne valga la pena.

Elia invece ci prova. Vorrebbe convincere gli israeliti a decidersi, a non vacillare, a non farsi schiavi di divinitร  che non rispondono. I profeti di baal (che significa proprio padrone) si dissanguano senza ottenere alcun risultato. Somigliano tanto a noi in questo tempo. Continuiamo a chiedere laddove non otteniamo risposta, eppure continuiamo a buttare il nostro sangue.

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Elia si ritrova perseguitato dalla regina Gezabele: i potenti usano quelle divinitร  per esercitare il loro potere sulla gente semplice. Ma arriva un momento in cui anche Elia decide di gettare la spugna. Anche per lui giunge la paura e la stanchezza. E allora Elia fugge dalle sue responsabilitร . Si inoltra nel deserto, nellโ€™ignoto, nella solitudine. Vuole spegnersi sotto una ginestra. Perรฒ la vita deve continuare. E se guardi bene, il cibo per andare avanti non manca.

Cโ€™รจ un desiderio di vita che non si spegne, รจ il desiderio di Dio per ogni uomo. Dio ci vuole vivi. E vuole nutrire soprattutto chi, come Elia, non ce la fa piรน. I Giudei mormorano come Israele nel deserto. Quando hai fame, sei fissato sul tuo stomaco e ti sembra impossibile che Dio possa occuparsi di te.

Per nutrirci Dio sceglie infatti una via paradossale, ma รจ lโ€™unica possibile: sceglie di diventare vulnerabile come lโ€™uomo. Il pane disceso dal cielo รจ la sua carne. Nellโ€™antropologia biblica, la carne รจ proprio il costituente fragile dellโ€™essere umano, quella parte dellโ€™uomo che sperimenta lโ€™indigenza e la morte. Il Verbo infatti si รจ fatto carne, perchรฉ solo nella condivisione della vulnerabilitร  dellโ€™altro รจ possibile nutrire la sua vita. Solo se hai conosciuto la fame dellโ€™altro, puoi diventare pane per lui.

I Giudei mormorano perchรฉ si scandalizzano davanti alla rivelazione di un Dio vulnerabile. Ma รจ il solo Dio che salva. Un Dio che non รจ vulnerabile, sarebbe baal, padrone, una divinitร  che tiene schiavi e che non ascolta.

Gesรน รจ il figlio di Giuseppe, un uomo vulnerabile. Proprio per questo, paradossalmente, Gesรน puรฒ capire la nostra fame e nutrirci.

Ed รจ cosรฌ che scopriamo anche il senso della nostra vita: nutrire la vita di un altro.

La nostra vita รจ pane e trova senso solo quando quel pane viene mangiato da qualcuno, solo quando serve a nutrire la fame di qualcuno.

In Gesรน, Dio ci chiede di continuare il cammino per diventare pane per qualcun altro.

E allora cosรฌ lโ€™incomprensibile diventa fondamentale, perchรฉ la tua vulnerabilitร  come le tue ferite non sono piรน inutili, ma sono il motivo per cui ti accorgi che anche qualcun altro รจ stanco, non ce la fa piรน, ha bisogno di ripartire, e forse tu puoi essere il pane che gli permette di ricominciare.

Cโ€™รจ sempre una ginestra sotto cui qualcuno aspetta di morire, non esitare allora a offrirgli quella focaccia che gli permette di ricominciare.

Gaetano Piccolo SJ

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

  • Dove puoi trovare il cibo per andare avanti in questo tempo della tua vita?
  • Come puoi diventare pane per nutrire qualcun altro?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciรฒ che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualitร  ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.

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XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

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Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 41-51
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In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesรน perchรฉ aveva detto: ยซIo sono il pane disceso dal cieloยป. E dicevano: ยซCostui non รจ forse Gesรน, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque puรฒ dire: โ€œSono disceso dal cieloโ€?ยป.
ย 
Gesรน rispose loro: ยซNon mormorate tra voi. Nessuno puรฒ venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterรฒ nellโ€™ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: โ€œE tutti saranno istruiti da Dioโ€. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perchรฉ qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In veritร , in veritร  io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
ย 
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo รจ il pane che discende dal cielo, perchรฉ chi ne mangia non muoia.
ย 
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร  in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 12 – 18 Agosto 2018
  • Tempo Ordinario XIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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