Il testo ed il commento al Vangelo
del 7 Marzo 2018 su Mt 5, 17-19
III Settimana del Tempo di Quaresima – Anno II/B
- Colore liturgico: Viola
- Periodo: Mercoledì
- Il Santo di oggi: Ss. Perpetua e Felicita; S. Gaudioso
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Celebra il Signore, Gerusalemme.
- Letture del giorno: Dt 4, 1. 5-9; Sal.147; Mt 5, 17-19
- Calendario Liturgico di Marzo
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 5, 17-19
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini
L’Emanuele, Dio con noi.
Nella prima lettura, dopo aver spiegato al popolo la fedeltà di Dio lungo i secoli, Mosè ne trae le conseguenze pratiche: osservate leggi e norme, come condizione assoluta “perché viviate ed entriate in possesso del paese che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi”.
Inoltre, la fedeltà a tali disposizioni costituirà un utile insegnamento per gli altri popoli: “Quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente.
Infatti qual grande nazione ha la divinità così vicina a sé, come il Signore nostro Dio è vicino a noi, ogni volta che lo invochiamo?”. Fare memoria dei grandi eventi della Storia sacra è un compito affidato a tutte le generazioni. Sia “Benedetto il Signore, gloria del suo popolo”. Ma l’importanza della Legge e dei testi profetici è ribadita anche da San Matteo: Gesù non abolisce le tradizioni sacre d’Israele, ma le porta a compimento.
Il Vangelo è appunto quel supplemento e compimento; indirettamente si capisce che Gesù Cristo è un nuovo Mosè che riesce a portare a definitiva maturazione, con piena autorità, il messaggio, le osservanze, le usanze e tutte le caratteristiche del Primo Testamento. Nella mentalità dei credenti, nessun precetto è escluso dalla finalità sacra che orienta verso la comunione con un Dio vicino, anzi “Dio con noi” (in ebraico: Emmanuel).