Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
6 Dicembre 2016 – Mt 18, 12-14
Seconda Settimana del Tempo di Avvento
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Seconda settimana del Salterio
- Martedì – Seconda settimana di Avvento
- Il Santo di oggi: S. Nicola (mf); S. Asella; S. Obizio
- Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
- Letture del giorno: Is 40, 1-11; Sal.95; Mt 18, 12-14
Mt 18, 12-14
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Mt 18, 12-14
Commento a cura dei Monaci Benedettini
La pecorella smarrita.
Il testo di Isaia si legge tutto d’un fiato. Tanto conquista l’animo con le sue invocazioni, riflessioni, promesse di salvezza gridata a squarciagola sui monti ma anche con il richiamo alla inconsistenza dell’uomo, paragonato all’erba del prato che a sera è già secca mentre la parola del Signore dura sempre. Ma l’immagine che conforta e rimane indelebile nel cuore viene offerta nell’ultimo versetto, quando egli presenta la bontà di Dio paragonandola al pastore “che porta gli agnellini sul petto e conduce pian piano le pecore madri”.
Qui c’è tutta la tenerezza di un Dio che si fa carne per amore dell’uomo, che cura con delicatezza e attenzione. La figura del buon pastore che ha fortemente impressionato i nostri fratelli anche nel tempo di persecuzione, tanto da raffigurarlo nelle catacombe, viene riproposta anche nella narrazione del vangelo odierno. Chi è questo buon pastore che lascia le novantanove sui monti per andare alla ricerca di quella smarrita?
E’ proprio Lui, il Cristo incarnato, che viene in cerca dell’umanità tutta perché tutti vuole salvi ma in particolare per quanti sentono il peso della propria debolezza e si sentono ultimi. L’esempio di Gesù è seguito da anime grandi che sono rivestiti dei suoi stessi sentimenti. Possano essere anche i nostri, di noi, cristiani…