Il commento al Vengelo del
4 Aprile 2018 su Lc 24, 35-48
Prima settimana del Tempo di Pasqua – Anno II/B
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Giovedì
- Il Santo di oggi: Ottava di Pasqua – S. Vincenzo Ferrer; S. Irene – P
- Ritornello al Salmo Responsoriale: O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra.
- Letture del giorno: At 3, 11-26; Sal.8; Lc 24, 35-48
- Calendario Liturgico di Aprile
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Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
“Pace a voi!”
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Gesù appare ai discepoli turbati da tutti questi avvenimenti che hanno dell’incredibile. Una serie di fatti straordinari ed inspiegabili si sono verificati dalla mattina di questa giornata.
Qualcosa di grandioso è avvenuto; il loro cuore, nel più profondo intimo, sa che cosa è. Il Maestro, il loro Signore, lo aveva predetto tante volte! Dopo tre giorni sarebbe resuscitato. È troppo grande la gioia perché vi ci si possa credere subito! Eppure è successo! Gesù appare proprio per confermare questo pensiero, proprio perché ciò che sembra indicibile diventi realtà vera e concreta. In Gesù Risorto abbiamo la fonte prima ed ultima della nostra fede.
Della fede personale che chiede l’incontro unico con il Nostro Signore e della fede della Chiesa, alimentato dallo Spirito Santo. Sono due realtà non contrapposte ma che si devono integrare a vicenda. Gesù non ci vuole dei fondamentalisti ciechi ma ci invita a considerare bene tutte le espressioni della nostra religiosità per non cadere in uno spazio troppo individualistico. La fede della comunità di Gerusalemme interpella la nostra vere fede per una verifica che è segno di apertura, è gioia di una scoperta che dispiega al nostro cuore di giorno in giorno.
Anche noi la risurrezione la intendiamo nel cuore, nella fede. Anche noi però, come i discepoli vogliamo sentirlo con i sensi umani. E lo sentiamo: “Pace a voi”, pace a voi…