Il Vangelo del Giorno, 4 Marzo 2018 – Gv 2, 13-25

Il testo ed il commento al Vangelo
del 4 Marzo 2018 su Gv 2, 13-25

III Settimana del Tempo di Quaresima – Anno II/B

  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Domenica
  • Il Santo di oggi: III QUARESIMA B; S. Casimiro; B. Umberto di Savoia III sett.
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Signore, tu hai parole di vita eterna.
  • Letture del giorno: Es 20, 1-17; Sal.18; 1 Cor 1, 22-25; Gv 2, 13-25
  • Calendario Liturgico di Marzo
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Terza Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 Marzo 2018 anche qui.

Gv 2, 13-25
Dal Vangelo secondo Giovanni
13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà. 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 – 10 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresima III
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

Il vero culto è l’offerta di sé a Dio.

Nel racconto di Giovanni, Gesù, entrato nel tempio, scaccia non solo i commercianti, come viene narrato dagli altri evangelisti, ma anche buoi e agnelli. Il tempio esige dignità, è la casa di Dio, e dall’altro lato ormai sarà lui l’unica e vera vittima. A chi gli chiedeva: “Quale segno mostrasse per fare queste cose?”

Gesù rispose: “Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere”, e l’evangelista Giovanni aggiunge: “Egli parlava del tempio del suo corpo”. La profezia era però talmente misteriosa che neppure i discepoli la capirono. Gesù parla del tempio del suo corpo glorioso dopo la risurrezione. Gli apostoli lo capiranno solo a evento compiuto. Ora si comprende perché la cacciata dei mercanti, pur così estranea al comportamento mansueto di Gesù, fosse così violenta.

Il rapporto infatti tra il tempio di Gerusalemme profanato dai mercanti e il tempio, cioè il corpo di Gesù, straziato sulla croce e risuscitato, è il rapporto che passa tra il segno e la cosa significata. Il Dio vivente non può essere presente come luogo esclusivo d’incontro in un tempio materiale, per di più anche profanato. Dio è presente in maniera nuova nella tenda di carne dell’umanità del Figlio. Siamo di fronte alla grande sostituzione. Gesù dice alla donna samaritana che è giunto il momento in cui: “Né su questo monte, né in Gerusalemme, i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e Verità”. Tutto il complesso tema rituale, sacrificale, costitutivo dell’alleanza antica, che era legato al tempio di Gerusalemme, ha ora un altro centro d’interesse e si sposta su Gesù.

Egli sarà il vero tempio di Dio, nel quale può avvenire l’incontro fra Dio e l’uomo in qualsiasi circostanza vitale possibile. Il tempio cristiano è quindi Gesù. Si legge nell’Apocalisse che, quando tutto sarà distrutto alla fine dei tempi e la storia umana sarà riepilogata in Dio, l’unico Tempio che sussisterà sarà quello di Dio e dell’Agnello. Incorporati a Cristo, partecipiamo di questa comunione santa. Dice Paolo: “noi siamo il tempio del Dio vivente”.

La pulizia pasquale è quella revisione di vita, alla quale la Chiesa ci sollecita durante il tempo quaresimale. Il gesto di Gesù parla da sé. Non mancano mai buoi e cambiavalute nel nostro spirito. Cacciarli dalla nostra coscienza, significa liberarci da tutta quella zavorra che sfigura la santità del tempio in cui Dio sarà tutto in tutti.

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