Commento al Vangelo del 3 marzo 2020 a cura dei Monaci Benedettini –
I Settimana del Tempo di Quaresima – Anno A
- Periodo: Martedì
- Il Santo di oggi: S. Casimiro; S. Giovanni A. Farina; B. Umberto di Savoia
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce
- Letture del giorno: Is 55, 10-11; Sal.33; Mt 6, 7-15
- Calendario Liturgico di Marzo
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
La mia parola diventa preghiera.
«Con la Parola del Signore furono fatti i cieli, col soffio della sua bocca tutto il loro ordinamento». Egli ha detto e tutto è fatto! Dice il Signore: «La mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata». «Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore».
L’uomo, vivrà di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Questa premessa ci serve per comprendere l’importanza e la sacralità della Parola di Dio, ma anche per ben considerare la premessa che Gesù pone prima di suggerirci la sua preghiera. «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole.
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate». San Benedetto esorta noi monaci dicendoci: “Mens nostra concordet voci nostrae – La nostra mente sia in accordo con la nostra voce”. Rivolgendoci al Padre, fonte di perenne amore, dobbiamo a nostra volta esprimere amore figliale sentendoci veramente figli suoi e scoprendo il grande valore della nostra fraternità.
Scopriamo poi la sapiente gerarchia dei valori: la santità del tuo nome di Dio e l’adorazione, la lode e la gratitudine che Gli è dovuta. L’avvento del suo Regno che è l’adempimento del progetto divino nel tempo, tra noi e in noi e nella beata eternità questo a condizione che si compia in pienezza la santissima volontà divina. Nella seconda parte chiediamo che la potenza e la benevolenza di Dio ci soccorra in tutte le nostre necessità: chiediamo il pane quotidiano e non solo quello per le nostre mense; imploriamo dalla divina misericordia il perdono dei nostri debiti, come anche noi ci impegniamo a rimetterli ai nostri debitori e la grazia per vincere le insidie del male con.
È la preghiera per eccellenza, ma è anche il migliore programma di vita per ogni cristiano. Sicuramente un ottimo strumento per vivere santamente la quaresima.
Voi dunque pregate così.