Il commento al Vengelo del
29 Maggio 2018 su Mc 10, 28-31
Nona settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Martedì
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore ha rivelato la sua giustizia
- Letture del giorno: 1 Pt 1, 10-16; Sal. 97; Mc 10, 28-31
- Calendario Liturgico di Maggio
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 10, 28-31
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Chi mi vuol seguire…
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Il mistero della salvezza eterna, adombrato nel vangelo di ieri dal giovane ricco, è riproposto oggi da San Pietro nella prima lettura. Egli invita i fedeli a rileggere la storia dei profeti, non tanto come avvenimenti passati, quanto come realtà vissute oggi dai discepoli del Signore, che per primo ha adempiuto quanto le Scritture avevano profetizzato di lui.
Non fermare quindi l’attenzione su ciò che è transitorio, come le prove e la sofferenza, ma su quello che è eterno: La gloria della risurrezione. Occorre quindi rivestirsi di una mentalità nuova, che sa dare alle realtà umane il loro vero valore. Il brano del vangelo conferma la necessità della sequela del Signore. Pietro si rivolge a Gesù: noi che abbiamo lasciato tutto… che ci siamo liberati dai vincoli del possesso… dalla mentalità del mondo… che cosa avremo?
La risposta del Signore è quanto mai consolante: Avrete cento volte tanto insieme a persecuzioni… e nel futuro la vita eterna… E’ una promessa esplicita per le anime consacrate e non solo… Ma attenzione agli inganni del demonio. I Padri di spiritualità ci ripetono: Non hai lasciato nulla se non lasci te stesso! E questo lasciare noi stessi, il nostro egoismo, il nostro orgoglio, il nostro “mondo”, non è facile… ma d’altra parte costituisce una esigenza evangelica nella sequela di Gesù: Chi mi vuol seguire…
E’ quindi una mèta proposta alle anime consacrate che vogliono seguire più da vicino il Signore, ma anche a tutti i fedeli. Tutti infatti siamo chiamati a morire a noi stessi per far trionfare la grazia dello Spirito.