Il Vangelo del giorno, 29 Gennaio 2019 – Mc 3, 31-35

Il commento al Vengelo
del 29 Gennaio 2019
su Mc 3, 31-35

Terza settimana del Tempo Ordinario
Anno III/C

Colore liturgico: VERDE

  • Periodo: Martedì
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà
  • Letture del giorno: Eb 10, 1-10; Sal 39; Mc 3, 31-35
  • Calendario Liturgico di Gennaio

Mc 3, 31-35
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Chi sono i miei…?

Ordinariamente noi, nella nostra realtà umana, non facciamo fatica a riconoscere il valore e l’importanza del vincolo di sangue, che naturalmente ci unisce anche nella sfera affettiva e di parentela: è, senza alcun dubbio, un’appartenenza importante per tutti i significati che racchiude.

È decisamente più difficile convincersi che possano esistere stati di comunione spirituali, così intensi e coinvolgenti, capaci di stabilire un primato rispetto ai significati, pur profondi, della parentela originata dalla consanguineità.

Gesù, che aveva detto: “quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito”, ora afferma e ribadisce tutto questo dinanzi ad una grande folla, che lo sta ascoltando e sta assimilando i suoi insegnamenti per farli diventare motivi decisivi per l’orientamento della loro vita. Potremmo dire che si sta realizzando, tra Colui che parla e coloro che ascoltano, una vera e propria comunione nella Parola.

Gli astanti avvertono Gesù: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!

Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre». Gesù vuole far comprendere, e l’occasione che gli si presenta è davvero propizia, che non è sufficiente ascoltare la sua parola per stabilire una vera e profonda comunione con Lui.

Occorre ascoltare e mettere in pratica, o maglio, come egli dice, bisogna “compiere” la volontà di Dio, riempire cioè con la vita, ciò che si ascolta con le orecchie. Dobbiamo concludere che Gesù ci assimila a sé, al punto di definirci fratello, sorella e madre, con la forza della sua parola e anche con la nostra piena ed incondizionata adesione ad essa.

È una comunione questa che sfugge a molti, anche a coloro che ricorrono con una certa frequenza a quella sacramentale eucaristica.

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