Il testo ed il commento al Vangelo
del 28 Settembre 2017 su Lc 9, 7-9
XXV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Giovedì
- Il Santo di oggi: S. Venceslao (mf); Ss. Lorenzo Ruiz e c. (mf); B. Luigi Biraghi
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore ama il suo popolo.
- Letture del giorno: Ag 1, 1-8; Sal.149; Lc 9, 7-9
- Calendario Liturgico di Settembre
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Lc 9, 7-9
A cura dei Monaci Benedettini
Sentire senza comprendere
Il Re Erode ha sentito parlare di Cristo, della sua dottrina nuova, delle sue opere, dei segni e prodigi che compie, ma tutto ciò ha generato in lui, solo una divertita curiosità. Non è sorretto dalla fede e di conseguenza riduce tutto a dimensioni e ragionamenti umani.
E’ incapace di comprendere la chiamata divina, egli vorrebbe solo essere testimone di uno di quei miracoli dei quali tanto si parla. Il tiranno diventa la figura di tutti coloro che vorrebbero “vedere” Cristo, fidandosi della sola intelligenza, ignari che è impossibile all’uomo entrare nelle verità divine, senza il sostegno della fede e della grazia.
Quanti ancora oggi vorrebbero “capire” Dio, ridurlo alle proprie dimensioni, pretendendo di darGli suggerimenti e direttive! Il salmista saggiamente ammonisce: “Nella tua luce, Signore, vediamo la luce” (Sal 36,10).